Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/122: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
CandalBot (discussione | contributi)
Bot: modifica fittizia Pywikibot
Pebbles (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo v. - peggio che peggio.}}|103}}
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo vi. - peggio che peggio.}}|103}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:


«Sa ella,» disse interrompendo con stizza ma non senza qualche raccappriccio
«Sa ella,» disse interrompendo con stizza ma non senza qualche raccappriccio
<ref>''Sic.''</ref> D. Rodrigo, «sa ella che quando mi viene il ghiribizzo di sentire una predica, io so benissimo andare in chiesa come fanno gli altri? Ma in casa mia : oh!» e continuò con un sorriso affettato, <ref>io ho di che ringraziare</ref> «io non posso lagnarmi di Dio che m’abbia fatto nascere in basso luogo, ma ella mi tratta per da più che io non sono alla fine. Il predicatore ih casa! non l’hanno che i principi regnanti.»
<ref>''Sic.''</ref> D. Rodrigo, «sa ella che quando mi viene il ghiribizzo di sentire una predica, io so benissimo andare in chiesa come fanno gli altri? Ma in casa mia: oh!» e continuò con un sorriso affettato, <ref>io ho di che ringraziare</ref> «io non posso lagnarmi di Dio che m’abbia fatto nascere in basso luogo, ma ella mi tratta per da più che io non sono alla fine. Il predicatore in casa! non l’hanno che i principi regnanti.»


<ref>E Dio do</ref> «E quel Dio che domanda conto ai principi della
<ref>E Dio do</ref> «E quel Dio che domanda conto ai principi della parola che fa loro intendere nelle loro reggie, quel Dio le fa ora un tratto di misericordia mandando un suo ministro, indegno e miserabile, ma un suo ministro, ad avvertirla di non toccare una innoncente, lasciare in libertà una innocente ...»
parola che fa loro intendere nelle loro reggie, quel Dio le fa ora un tratto di misericordia mandando un suo ministro, indegno e miserabile, ma un suo ministro, ad avvertirla di non toccare una innoncente, lasciare in libertà una innocente ...»


«Insomma, padre,» disse alzandosi dispettosamente Don Rodrigo; «io non <ref>non capisco altro se</ref> so quello ch’ella mi voglia dire: io non capisco altro se non che vi debb’essere qualche fanciulla che le preme assai: vada a fare le sue confidenze a chi le piace; non si permetta di seccare più a lungo un
«Insomma, padre,» disse alzandosi dispettosamente Don Rodrigo; «io non <ref>non capisco altro se</ref> so quello ch’ella mi voglia dire: io non capisco altro se non che vi debb’essere qualche fanciulla che le preme assai: vada a fare le sue confidenze a chi le piace; non si permetta di seccare più a lungo un gentiluomo.»
gentiluomo.»


Il Padre Cristoforo <ref>temette</ref> vedendo D. Rodrigo alzarsi, <ref>[impazientito] come perduta la pazienza</ref> temè che questi rompesse affatto il discorso, e levatosi egli pure col maggior garbo che potè e con aria quasi supplichevole, dissimulando quello che potevano avere di frizzante le
Il Padre Cristoforo <ref>temette</ref> vedendo D. Rodrigo alzarsi, <ref>[impazientito] come perduta la pazienza</ref> temé che questi rompesse affatto il discorso, e levatosi egli pure col maggior garbo che potè e con aria quasi supplichevole, dissimulando quello che potevano avere di frizzante le
parole che aveva intese, rispose. <ref>Si mi preme</ref> Si <ref>ella</ref> la mi preme; ma non più di lei: io veggio in entrambi dei fratelli di redenzione
parole che aveva intese, rispose. <ref>Si mi preme</ref> Si <ref>ella</ref> la mi preme; ma non più di lei: io veggio in entrambi dei fratelli di redenzione e delle anime, <ref>preziose: Don</ref> che mi sono più care del mio sangue. Don Rodrigo io sono un nulla dinanzi a lei, ma il mio rispetto, ma la mia riconoscenza potranno forse valere qualche
e delle anime, <ref>preziose: Don</ref> che mi sono più care del mio sangue. Don Rodrigo io sono un nulla dinanzi a lei, ma il mio rispetto, ma la mia riconoscenza potranno forse valere qualche

Versione delle 18:22, 15 set 2020


capitolo vi. - peggio che peggio. 103

diti può far tremare. 1 Non v’è disonore a ritrarsi dalla iniquità: la codardia sta 2 nel fare delle azioni inique per timore di scomparire dinanzi ai tristi. Signor Don Rodrigo, le parole ch’io proferisco ora dinanzi a lei sono 3 numerate, un giorno le potrebbero esser fatte scontare ad una ad una da Colui che me le ispira.»

«Sa ella,» disse interrompendo con stizza ma non senza qualche raccappriccio 4 D. Rodrigo, «sa ella che quando mi viene il ghiribizzo di sentire una predica, io so benissimo andare in chiesa come fanno gli altri? Ma in casa mia: oh!» e continuò con un sorriso affettato, 5 «io non posso lagnarmi di Dio che m’abbia fatto nascere in basso luogo, ma ella mi tratta per da più che io non sono alla fine. Il predicatore in casa! non l’hanno che i principi regnanti.»

6 «E quel Dio che domanda conto ai principi della parola che fa loro intendere nelle loro reggie, quel Dio le fa ora un tratto di misericordia mandando un suo ministro, indegno e miserabile, ma un suo ministro, ad avvertirla di non toccare una innoncente, lasciare in libertà una innocente ...»

«Insomma, padre,» disse alzandosi dispettosamente Don Rodrigo; «io non 7 so quello ch’ella mi voglia dire: io non capisco altro se non che vi debb’essere qualche fanciulla che le preme assai: vada a fare le sue confidenze a chi le piace; non si permetta di seccare più a lungo un gentiluomo.»

Il Padre Cristoforo 8 vedendo D. Rodrigo alzarsi, 9 temé che questi rompesse affatto il discorso, e levatosi egli pure col maggior garbo che potè e con aria quasi supplichevole, dissimulando quello che potevano avere di frizzante le parole che aveva intese, rispose. 10 Si 11 la mi preme; ma non più di lei: io veggio in entrambi dei fratelli di redenzione e delle anime, 12 che mi sono più care del mio sangue. Don Rodrigo io sono un nulla dinanzi a lei, ma il mio rispetto, ma la mia riconoscenza potranno forse valere qualche

  1. Qual gloria
  2. nell’aver [temere di scomparire] vergogna del demonio e di quelli che lo assomigliano
  3. contate
  4. Sic.
  5. io ho di che ringraziare
  6. E Dio do
  7. non capisco altro se
  8. temette
  9. [impazientito] come perduta la pazienza
  10. Si mi preme
  11. ella
  12. preziose: Don