Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/136: differenze tra le versioni
Bot: modifica fittizia Pywikibot |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 12: | Riga 12: | ||
Il Padre Cristoforo arrivava nell’attitudine d’un buon Generale, il quale, perduta senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non iscorato, soprappensiero, ma non istordito, a corsa e non in fuga, si porta ove il bisogno lo chiede a premunire i luoghi <ref>che potrebbero esser</ref> minacciati, a dare ordini, disposizioni, avvertimenti. |
Il Padre Cristoforo arrivava nell’attitudine d’un buon Generale, il quale, perduta senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non iscorato, soprappensiero, ma non istordito, a corsa e non in fuga, si porta ove il bisogno lo chiede a premunire i luoghi <ref>che potrebbero esser</ref> minacciati, a dare ordini, disposizioni, avvertimenti. |
||
«La pace sia con voi, |
«La pace sia con voi,» diss’egli, <ref>con voce</ref> entrando, <ref>molto</ref> ansante, ma con voce ferma. «Non c’è nulla da sperare dall’uomo: tanto più bisogna confidare in Dio.» Benché nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del Padre Cristoforo, giacché <ref>gli...</ref> il vedere un <ref>soperchiatore</ref> potente recedere da una soperchieria per preghiera e senza esser sopraffatto da una forza superiore era [cosa] <ref>''Non riscritto questo necessario'' cosa ''dopo averlo cancellato con un'' piuttosto</ref> più inaudita che rara; nullameno la trista certezza fu un colpo per tutti. |
||
[cosa] <ref>''Non riscritto questo necessario cosa dopo averlo cancellato con un'' piuttosto</ref> più inaudita che rara; nullameno la trista certezza fu un colpo per tutti. |
|||
Ma Fermo ne prese più sdegno che accoramento. Le ripulse7 <ref>inespugnabili</ref> replicate di Lucia, i suoi disegni cosi ben <ref>compiti</ref> meditati, e le sue speranze al vento, <ref>un lungo diverbio</ref> il non saper più come |
Ma Fermo ne prese più sdegno che accoramento. Le ripulse7 <ref>inespugnabili</ref> replicate di Lucia, i suoi disegni cosi ben <ref>compiti</ref> meditati, e le sue speranze al vento, <ref>un lungo diverbio</ref> il non saper più come |
Versione attuale delle 18:26, 6 ott 2020
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Cap. VII.
La sorpresa. * 1
Il Padre Cristoforo arrivava nell’attitudine d’un buon Generale, il quale, perduta senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non iscorato, soprappensiero, ma non istordito, a corsa e non in fuga, si porta ove il bisogno lo chiede a premunire i luoghi 1 minacciati, a dare ordini, disposizioni, avvertimenti.
«La pace sia con voi,» diss’egli, 2 entrando, 3 ansante, ma con voce ferma. «Non c’è nulla da sperare dall’uomo: tanto più bisogna confidare in Dio.» Benché nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del Padre Cristoforo, giacché 4 il vedere un 5 potente recedere da una soperchieria per preghiera e senza esser sopraffatto da una forza superiore era [cosa] 6 più inaudita che rara; nullameno la trista certezza fu un colpo per tutti.
Ma Fermo ne prese più sdegno che accoramento. Le ripulse7 7 replicate di Lucia, i suoi disegni cosi ben 8 meditati, e le sue speranze al vento, 9 il non saper più come uscire per altra via d’impaccio, un lungo diverbio, 10
avevano cresciuta e riscaldata 11 la stizza che egli covava già da due
- ↑ Cancellato.
- ↑ che potrebbero esser
- ↑ con voce
- ↑ molto
- ↑ gli...
- ↑ soperchiatore
- ↑ Non riscritto questo necessario cosa dopo averlo cancellato con un piuttosto
- ↑ inespugnabili
- ↑ compiti
- ↑ un lungo diverbio
- ↑ gli avevan messa addosso una stizza che era stata però fin allora temperata dall’amore, e dal sentimento
- ↑ l’ira che [già da] egli