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''Mess''. Alla mia partenza queste furono le sue parole: Di’ al traditore Eduardo, tuo falso re, che Luigi di Francia gli manderà una mano di maschere per celebrare i suoi nuovi sponsali. |
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''Ed''. Non la biasimo, non poteva dir meno, poichè fu ella l’offesa. E la sposa di Enrico che altro disse? perocchè ho inteso che ella pure era presente. |
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ATTO QUARTO | 193 |
mi dovranno ed amarti, se incorrere non Yogliono nell’odio mio, al quale esponendosi proverebbero in breve tntta la mia vendetta.
Gloc. (a parte) Io ascolto in silenzio, e medito profondamente.
(entra un Messaggiere)
Ed. Ora, Messaggiere, quali lettere, o quali novelle rechi tu di Francia?
Mess. Mio signore, non ho lettere; ma poche parole che, senza un vostro preventivo perdono, non ardirò ripetere.
Ed. Di’, ti perdoniamo; sii breve, ed esponi fedele il messaggio. Che rispose Luigi alle nostre lettere?
Mess. Alla mia partenza queste furono le sue parole: Di’ al traditore Eduardo, tuo falso re, che Luigi di Francia gli manderà una mano di maschere per celebrare i suoi nuovi sponsali.
Ed. È Luigi sì prode? Forse mi crede Enrico. Ma che soggiunse la principessa Bona del mio matrimonio?
Mess. Queste furono le sue parole profferite con mite sdegno: Di che nella speranza in cui sono ch’ei rimanga in breve vedovo, io porterò una ghirlanda di salice.
Ed. Non la biasimo, non poteva dir meno, poichè fu ella l’offesa. E la sposa di Enrico che altro disse? perocchè ho inteso che ella pure era presente.
Mess. Digli, essa gridò, che ho spogliati i miei abiti di lutto, e che sto per rivestire l’armatura dei prodi.
Ed. Forse intende compiere le parti di Amazzone. Le parole era di Warwick a queste ingiurie?
Mess. Più sdegnato di ogni altro contro Vostra Maestà, e fece intendere questi accenti: Digli che ei mi ha oltraggiato, e che fra non molto gli toglierò quella corona.
Ed. Ah! il traditore osò dir tanto? Bene, io saprò armarmi, sendo così avvertito: essi avranno la guerra, e sconteranno la loro presunzione. Ma dimmi, è Warwick amico di Margherita?
Mess. Sì, grazioso sovrano; essi sono così amici che il giovine principe Eduardo sposa la figlia di Warwick.
Clar. Forse la maggiore, perchè Clarenza avrà l’altra. Addio re e fratello, assidetevi bene sul vostro trono, perchè uscendo di qui io vado a chiedere l’altra figlia di Warwick, onde, se mi manca un regno, il mio matrimonio almeno non sia inferiore al vostro che Warwick e me amate, seguitemi.
(esce con Somm.)