Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/207: differenze tra le versioni

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''War''. Questa è la sua tenda; e mirate dorè sta la guardia. Coraggio, signori: valore ora, o non più! Seguitemi solo, ed Eduardo è nostro.
''War''. Questa è la sua tenda; e mirate dove sta la guardia. Coraggio, signori: valore ora, o non più! Seguitemi solo, ed Eduardo è nostro.


''1° Scol''., Cliivalà?
''Scol''. Cliivalà?


2° ''Scol''. Fermati, o sei morto.
''2° Scol''., Fermati, o sei morto, (Rartcidc e tutto U resto gridano IVarwick! ff’artciekl e pongono in fuga la guardia che grida àlTamii! leopra/V’venuti la inseguono: i tanllmri battono V allarme e U trombe squillano, Rientra Warwick cogli altri condur cendo HRin panni da notte seduto sopra una sedia. GÌO’ cester e Hastings fuggono) Somm. Chi sono coloro che fuggono?


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''War''. Riccardo e Hastings; lasciali andare. Quivi è il duca.


''Somm''. Chi sono coloro che fuggono?
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''War''. Riccardo e Hastings; lasciali andare. Quivi è il duca.


''Ed''. Il duca! Quando ci vedemmo l’ultima volta, Warwick, tu mi chiamavi re.
''War''. SI, ma le cose mutarono. Allorché voi mi disonoraste con quella ambasciata, io vi degradai, e vengo ora per crearvi duca di Tork. OimèI come potreste voi governare un regno, se non sapete come si trattino gli ambasciatori, come esser si possa contento con una moglie, come fraternamente vadano riguardati i fratelli, nò come si intenda al pubblico bene, come uom si difenda dai suoi nemici?


''War''. , ma le cose mutarono. Allorchè voi mi disonoraste con quella ambasciata, io vi degradai, e vengo ora per crearvi duca di York. Oimè! come potreste voi governare un regno, se non sapete come si trattino gli ambasciatori, come esser si possa contento con una moglie, come fraternamente vadano riguardati i fratelli, nò come si intenda al pubblico bene, come uom si difenda dai suoi nemici?
''Ed''. fratello Clarenza, sei tu pure qui? Or veggo che Eduardo forza è che cada. Nondimeno, Warwick, in onta della sorte, di te, e di tutti i tuoi complici, Eduardo si comporterà sempre da re. Sebbene la mobilità della fortuna offuschi il mio splendore la mia anima è posta al disopra della sua incostanza.


''Ed''. O fratello Clarenza, sei tu pure qui? Or veggo che Eduardo forza è che cada. Nondimeno, Warwick, in onta della sorte, di te, e di tutti i tuoi complici, Eduardo si comporterà sempre da re. Sebbene la mobilità della fortuna offuschi il mio splendore la mia anima è posta al disopra della sua incostanza.
''War''. Ebbene: sarà colla sua anima che Eduardo continnerà a regnare sull’Inghilterra: (togliendogli la corona) ma Enrico solo porterà questo diadema e sarà il vero re: tu la di lui ombra. — Milord di Sommerset, assumetevi, a mia inchiesta, di tur condurre il duca Eduardo da mio fratello l’arcivescovo di ''York''. Quando avrò combattuto Fembroke e i suoi seguaci, io vi rag giungerò, e dirò qual risposta mandino ad Eduardo Luigi e la principessa Bona. Per ora addio, buon duca di Tork.


''War''. Ebbene: sarà colla sua anima che Eduardo continuerà a regnare sull’Inghilterra: (''togliendogli la corona'') ma Enrico solo porterà questo diadema e sarà il vero re: tu la di lui ombra. — Milord di Sommerset, assumetevi, a mia inchiesta, di tur condurre il duca Eduardo da mio fratello l’arcivescovo di York. Quando avrò combattuto Pembroke e i suoi seguaci, io vi raggiungerò, e dirò qual risposta mandino ad Eduardo Luigi e la principessa Bona. Per ora addio, buon duca di York.
''Ed''. Quel che il destino vuole, forza è che l’uomo sopportL Inutile è il resistere al vento e al flutto. (esce fra le guardie con Sommerset)


''Ed''. Quel che il destino vuole, forza è che l’uomo sopporti. Inutile è il resistere al vento e al flutto.
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''Ox''. Che ci rimane ora, signori, da fare, se non marciare a Londra coi nostri soldati?
''Ox''. Che ci rimane ora, signori, da fare, se non marciare a Londra coi nostri soldati?



Versione delle 00:30, 25 ott 2020

198 IL RE ENRICO VI


War. Questa è la sua tenda; e mirate dove sta la guardia. Coraggio, signori: valore ora, o non più! Seguitemi solo, ed Eduardo è nostro.

Scol. Cliivalà?

Scol. Fermati, o sei morto.

(Warwick e tutto il resto gridano Warwick! Warwick! e pongono in fuga la guardia che grida all’armi! I sopravvenuti la inseguono: i tamburi battono l’allarme e le trombe squillano. Rientra Warwick cogli altri conducendo il Re in panni da notte seduto sopra una sedia. Glocester e Hastings fuggono)

Somm. Chi sono coloro che fuggono?

War. Riccardo e Hastings; lasciali andare. Quivi è il duca.

Ed. Il duca! Quando ci vedemmo l’ultima volta, Warwick, tu mi chiamavi re.

War. Sì, ma le cose mutarono. Allorchè voi mi disonoraste con quella ambasciata, io vi degradai, e vengo ora per crearvi duca di York. Oimè! come potreste voi governare un regno, se non sapete come si trattino gli ambasciatori, nè come esser si possa contento con una moglie, nè come fraternamente vadano riguardati i fratelli, nò come si intenda al pubblico bene, nè come uom si difenda dai suoi nemici?

Ed. O fratello Clarenza, sei tu pure qui? Or veggo che Eduardo forza è che cada. Nondimeno, Warwick, in onta della sorte, di te, e di tutti i tuoi complici, Eduardo si comporterà sempre da re. Sebbene la mobilità della fortuna offuschi il mio splendore la mia anima è posta al disopra della sua incostanza.

War. Ebbene: sarà colla sua anima che Eduardo continuerà a regnare sull’Inghilterra: (togliendogli la corona) ma Enrico solo porterà questo diadema e sarà il vero re: tu la di lui ombra. — Milord di Sommerset, assumetevi, a mia inchiesta, di tur condurre il duca Eduardo da mio fratello l’arcivescovo di York. Quando avrò combattuto Pembroke e i suoi seguaci, io vi raggiungerò, e dirò qual risposta mandino ad Eduardo Luigi e la principessa Bona. Per ora addio, buon duca di York.

Ed. Quel che il destino vuole, forza è che l’uomo sopporti. Inutile è il resistere al vento e al flutto.

(esce fra le guardie con Sommerset)

Ox. Che ci rimane ora, signori, da fare, se non marciare a Londra coi nostri soldati?

War. Sì, questa è la prima cosa: sciogliere il re Enrico dalla sua carcere, e rimetterlo sul trono reale.

(escono)