Canti (Leopardi - Ginzburg)/L'infinito: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 23:05, 3 mar 2021

XII. L'infinito

../Il passero solitario ../La sera del dì di festa IncludiIntestazione 3 marzo 2021 100% Da definire

Il passero solitario La sera del dì di festa

[p. 49 modifica]

XII

L’INFINITO

     Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
5spazi di lá da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
10infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Cosí tra questa
immensitá s’annega il pensier mio:
15e il naufragar m’è dolce in questo mare.