Pagina:Speraz - Cesare, L'ultima notte, Autunno.pdf/283: differenze tra le versioni

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provava! Tutti i ragionamenti della logica contrastavano quel fatto, e il fatto era innegabile. I sensi non gli permettevano di dubitare e tuttavia non poteva astenersi dal dichiararlo impossibile. Ma la donna che s’era arrestata un momento, forse per orientarsi nelle tenebre, o per riposare, suonò. Carlo era giá in piedi; accorse e aprì... La donna lo guardò un momento, e poi si precipitò come un turbine, colle braccia aperte, cascò quasi sovra il suo petto... E lagrime, singulti, grida di dolorò e di gioia, parole interrotte, deliranti, tale fu il loro incontro. Era arrivata, era là.
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non gli permettevano di dubitare e tuttavia non
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Aveva sfidato la morte; oltrepassato í suoi desideri
Aveva sfidato la morte; oltrepassato i suoi desideri piú folli; indovinati e resi possibili i suoi sogni piú stravaganti.
piú folli; indovinati e resi possibili i suoi sogni piú
stravaganti. *


Che voleva di piú?
Che voleva di piú?


Non si saziava di guardarla. La stringeva fra le
Non si saziava di guardarla. La stringeva fra le sue braccia, la baciava, poi si staccava da lei e la guardava ancora: era proprio lei!
sue braccia, la baciava, poi si staccava da lei e la
guardava ancora: era proprio lei!


Quando l’emozione di quel momento fu un poco
Quando l’emozione di quel momento fu un poco quietata, e i loro cuori perfettamente sicuri del loro bene, egli cominciò a interrogarla.
quietata, e i loro cuori perfettamente sicuri del loro
bene, egli cominciò a interrogarla.


E com’era venuta? E come aveva saputo ch’egli
E com’era venuta? E come aveva saputo ch’egli era lá? E come aveva avuto la forza di abbandonare la famiglia?
era lá? E come aveva avuto la forza di abbandonare la famiglia?

Versione attuale delle 17:24, 25 mag 2021


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provava! Tutti i ragionamenti della logica contrastavano quel fatto, e il fatto era innegabile. I sensi non gli permettevano di dubitare e tuttavia non poteva astenersi dal dichiararlo impossibile. Ma la donna che s’era arrestata un momento, forse per orientarsi nelle tenebre, o per riposare, suonò. Carlo era giá in piedi; accorse e aprì... La donna lo guardò un momento, e poi si precipitò come un turbine, colle braccia aperte, cascò quasi sovra il suo petto... E lagrime, singulti, grida di dolorò e di gioia, parole interrotte, deliranti, tale fu il loro incontro. Era arrivata, era là.

Aveva sfidato la morte; oltrepassato i suoi desideri piú folli; indovinati e resi possibili i suoi sogni piú stravaganti.

Che voleva di piú?

Non si saziava di guardarla. La stringeva fra le sue braccia, la baciava, poi si staccava da lei e la guardava ancora: era proprio lei!

Quando l’emozione di quel momento fu un poco quietata, e i loro cuori perfettamente sicuri del loro bene, egli cominciò a interrogarla.

E com’era venuta? E come aveva saputo ch’egli era lá? E come aveva avuto la forza di abbandonare la famiglia?