Rime (Guittone d'Arezzo)/O motto vile e di vil cor messaggio: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AuBot (discussione | contributi)
m Aggiornamento intestazione:da Opera a Duecento + Rime (Guittone)/ nel nome della pagina
Accurimbono (discussione | contributi)
Porto il SAL a SAL 75%
Riga 1: Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=13 settembre 2008|arg=poesie}}
{{Intestazione Duecento
{{Intestazione Duecento
|Nome e cognome dell'autore=Guittone d'Arezzo
|Nome e cognome dell'autore=Guittone d'Arezzo
Riga 40: Riga 41:
sé danna, brevileggio; e bestial fae.
sé danna, brevileggio; e bestial fae.
</poem>
</poem>

{{Qualità testo|75%|poesie}}





Versione delle 17:33, 13 set 2008

 
     O motto vile e di vil cor messaggio,
d'onni vertù salvaggio,
e d'onni brevileggio e pregio umano,
dir omo a donna: - io son tuo servo, e aggio
5sì stretto in te coraggio,
more, se, per mercé, no fai el sano! -
     Dove legge tutte e dove usaggio,
u' senn', ove coraggio,
ove altezza di schif'animo e strano?
10Perché non vole d'omo om signoraggio,
e dal divin servaggio
dice non po lo core suo far piano;
     ed a femina vil talor barone,
trascurata ragione,
15valore e onor, servo se dae;
e sol de notte vae
per lochi laidi e strain, come ladrone.
     Oh, se ragion portasse al partir ch'hae!
Non forse uniria giae
20l'autezza de l'umana condizione,
unde senza questione
sé danna, brevileggio; e bestial fae.