Tacete, o maschj, a dir, che la Natura: differenze tra le versioni

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| Nome e cognome dell'autore = Leonora della Genga
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| Titolo = Tacete, o maschj, a dir, che la Natura
| Titolo =Tacete, o maschj, a dir, che la Natura
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| Iniziale del titolo =T
| Anno di pubblicazione =XIV secolo
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Tacete, o maschj, a dir, che la Natura
Tacete, o maschj, a dir, che la Natura
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{{R|14}}Mai per torne di man pregio, o corona.
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Versione delle 09:30, 16 feb 2010

 
Tacete, o maschj, a dir, che la Natura
A far il maschio solamente intenda,
E per formar la femmina non prenda,
4Se non contra sua voglia alcuna cura.

Qual' invidia per tal, qual nube oscura
Fa, che la mente vostra non comprenda,
Com' ella in farle ogni sua forza spenda,
8Onde la gloria lor la vostra oscura?

Sanno le donne maneggiar le spade,
Sanno regger gl' Imperj, e sanno ancora
11Trovar il cammin dritto in Elicona.

In ogni cosa il valor vostro cade,
Uomini, appresso loro. Uomo non fora
14Mai per torne di man pregio, o corona.