Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3430: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
m Edit by Alebot
 
Alebot (discussione | contributi)
m Conversione intestazione / correzione capitolo by Alebot
Riga 1: Riga 1:
{{Qualità|avz=50%|data=16 settembre 2009|arg=Saggi}}{{:Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/Intestazione|3430}}
{{Qualità|avz=50%|data=16 settembre 2009|arg=Saggi}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Pagina 3430}}
{{Capitolo
{{capitolo
| CapitoloPrecedente = Pagina 3429
| CapitoloPrecedente = Pagina 3429
| NomePaginaCapitoloPrecedente = ../3429
| NomePaginaCapitoloPrecedente = ../3429
Riga 7: Riga 7:
}}{{Pagina|Zibaldone di pensieri V.djvu/389|section=3}} {{Pagina|Zibaldone di pensieri V.djvu/390|section=1}}
}}{{Pagina|Zibaldone di pensieri V.djvu/389|section=3}} {{Pagina|Zibaldone di pensieri V.djvu/390|section=1}}


{{Capitolo
{{capitolo
| CapitoloPrecedente = Pagina 3429
| CapitoloPrecedente = Pagina 3429
| NomePaginaCapitoloPrecedente = ../3429
| NomePaginaCapitoloPrecedente = ../3429
Riga 13: Riga 13:
| NomePaginaCapitoloSuccessivo = ../3431
| NomePaginaCapitoloSuccessivo = ../3431
}}
}}
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}

Versione delle 10:17, 17 feb 2010

◄   Pagina 3429 Pagina 3431   ►
[p. 389 modifica]*   Altronde per altrove, e indi fors’anche quasi ivi o colà, delle quali cose ho detto altrove. Vedi Petrarca, sonetto Io sentia dentr’al cor già venir meno (15 settembre 1823).


*    Natura insegna il curare e onorare i cadaveri di quelli che in vita ci furon cari o conoscenti per sangue o per circostanze ec. e l’onorar quelli di chi fu in vita onorato ec. Ma ella non insegna di seppellirli né di abbruciarli, né di tórceli in altro modo [p. 390 modifica]davanti agli occhi.1 Anzi a questo la natura ripugna, perché il separarci perpetuamente da’ cadaveri de’ nostri è, naturalmente parlando, separazione piú dolorosa che la morte loro, la qual non facciam noi, ma questa è volontaria ed opera nostra, e quella è quasi insensibile a chi si trova presente, e accade bene spesso a poco a poco; questa è manifestissima e si fa in un punto. E separarsi da’ cadaveri tanto è quasi in natura quanto separarsi dalle persone di chi essi furono, perché degli uomini non si vede che il corpo, il quale, ancor morto, rimane, ed è, naturalmente tenuto per la persona stessa, benché mutata (piuttosto che in luogo di


◄   Pagina 3429 Pagina 3431   ►
  1. Veggasi a questo proposito la Parte primiera de la Chronica del Peru, di Pedro de Cieça de Leon, en Anvers, 1584, 8vo piccolo, cap. 53, fine, a car. 146, p. II, cap. 62, 63, 100, 101, principio.