Pagina:Sotto il velame.djvu/429: differenze tra le versioni

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{{ms|font=0.7pc}}<poem>ch’aprì le strade intra il cielo e la terra</poem></div>.
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Ma "quivi è la rosa in che il Verbo divino carne si fece", quivi risuona il nome " del bel fiore che Dante invocava mattina e sera. (5) In lei misericordia! in lei pietate! Qui si vede l’atto di quei candori che si stendono in su, come il fantolino tende le braccia " in ver la mamma... poi che il latte prese. (6) E c’e oltre che misericordia, oltre che pieta nel senso di regolatrice dei nostri doveri verso il prossimo, v’e la pietas nell’altro senso augusto. Quivi il Poeta e esaminato intorno alle tre virtu sante, nel cui esercizio si assomma la pieta o religione (7). E Pietro maledice ci6 che e nelle bolgie, la simonia, lo scisma, l’ipocrisia dei lupi in vista di pastori; e fa piu alta(i) Par. XXII 151 e segg. - (2) Purg. XIV 150. - (3) Par. XXriI, si-jis. (4) ib. 37 seg. - (5) ib. 73 seg. 88. - (6) ib. 121 segg. - (7) l’ar. XXIV-XXYI.
Ma "quivi è la rosa in che il Verbo divino carne si fece", quivi risuona il nome " del bel fiore che Dante invocava mattina e sera. (5) In lei misericordia! in lei pietate! Qui si vede l’atto di quei candori che si stendono in su, come il fantolino tende le braccia " in ver la mamma... poi che il latte prese. (6) E c’e oltre che misericordia, oltre che pieta nel senso di regolatrice dei nostri doveri verso il prossimo, v’e la pietas nell’altro senso augusto. Quivi il Poeta e esaminato intorno alle tre virtu sante, nel cui esercizio si assomma la pieta o religione (7). E Pietro maledice ci6 che e nelle bolgie, la simonia, lo scisma, l’ipocrisia dei lupi in vista di pastori; e fa piu alta

Versione delle 14:34, 22 mar 2010

dei misericordi e il dono della pietà, ed è l’opposto quindi dell’invidia. Dante vi si volge con gli eterni Gemelli, e così vede "l’aiuola che ci fa tanto feroci".1 In verità l’occhio dell’invido "pur a terra mira",2 e per quel mirare l’animo si fa feroce. Laggiù l’aiuola dell’invidia, quassù il dono della pietà e la beatitudine dei misericordi. Ad accertarne, potrebbe bastare quella comparazione dell’augello3,

posato al nido de’ suoi dolci nati

.

Ma "ecco le schiere del trionfo di Cristo", o della misericordia divina, come si potrebbe dire: di quella "sapienza e possanza"4

ch’aprì le strade intra il cielo e la terra

.

Ma "quivi è la rosa in che il Verbo divino carne si fece", quivi risuona il nome " del bel fiore che Dante invocava mattina e sera. (5) In lei misericordia! in lei pietate! Qui si vede l’atto di quei candori che si stendono in su, come il fantolino tende le braccia " in ver la mamma... poi che il latte prese. (6) E c’e oltre che misericordia, oltre che pieta nel senso di regolatrice dei nostri doveri verso il prossimo, v’e la pietas nell’altro senso augusto. Quivi il Poeta e esaminato intorno alle tre virtu sante, nel cui esercizio si assomma la pieta o religione (7). E Pietro maledice ci6 che e nelle bolgie, la simonia, lo scisma, l’ipocrisia dei lupi in vista di pastori; e fa piu alta

  1. Par. XXII 151 e segg.
  2. Purg. XIV 150
  3. Par. XXIII 1 segg.
  4. ib. 37 seg.