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<poem>Talor, quando la notte alta più vola, |
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Per queste onde deserte ascolti il grido |
Per queste onde deserte ascolti il grido |
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Del barcaiuol che trafficando in mare |
Del barcaiuol che trafficando in mare |
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Da Taranto a Cotrone apre le vele. |
Da Taranto a Cotrone apre le vele. |
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Ed or che passo e canto una indistinta |
Ed or che passo e canto una indistinta{{R|205}} |
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Da l’acque esala melodia soave, |
Da l’acque esala melodia soave, |
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E aleggia intorno al mio naviglio. Ah forse |
E aleggia intorno al mio naviglio. Ah forse |
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Tu sei, Calipso solitaria, errante |
Tu sei, Calipso solitaria, errante |
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Su questi flutti, a te sì cari? 0 questa |
Su questi flutti, a te sì cari? 0 questa |
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Forse è la ricorrente eco del canto, |
Forse è la ricorrente eco del canto,{{R|210}} |
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Cui da l’aerea rupe ultimo sciolse |
Cui da l’aerea rupe ultimo sciolse |
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Saffo infelice, allor che volta ai cieli, |
Saffo infelice, allor che volta ai cieli, |
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E date a l’aure le riverse chiome |
E date a l’aure le riverse chiome |
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In grembo a le pietose acque disparve? |
In grembo a le pietose acque disparve? |
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0 tu sei che rivieni ai molli climi |
0 tu sei che rivieni ai molli climi{{R|215}} |
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Di Zacinto materna, ombra del fiero |
Di Zacinto materna, ombra del fiero |
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Foscolo mio? Tua lunga ansia, tuo lungo |
Foscolo mio? Tua lunga ansia, tuo lungo |
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Disperato sospir questi sereni |
Disperato sospir questi sereni |
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Spazi di cielo erano un di fra i nembi |
Spazi di cielo erano un di fra i nembi |
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D’Albione! Ti allegra, anima ardente! |
D’Albione! Ti allegra, anima ardente!{{R|220}} |
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Sovra i colli di Zante arde peranche |
Sovra i colli di Zante arde peranche |
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L’ira de’ carmi, e di tua mente un raggio |
L’ira de’ carmi, e di tua mente un raggio |
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Di Sòlomos nel petto inni profondi |
Di Sòlomos nel petto inni profondi |
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Spira. Chi mai, chi non saria poeta |
Spira. Chi mai, chi non saria poeta |
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Su queste piaggie, ove abitò colui, |
Su queste piaggie, ove abitò colui,{{R|225}} |
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Che l’armonia de’ firmamenti intese? |
Che l’armonia de’ firmamenti intese? |
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Qui Pitagora eterno, allor che l’empio |
Qui Pitagora eterno, allor che l’empio |
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Pugnal Crotoniate incontro al santo |
Pugnal Crotoniate incontro al santo</poem> |
Versione delle 18:39, 30 apr 2010
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Talor, quando la notte alta più vola,
Per queste onde deserte ascolti il grido
Del barcaiuol che trafficando in mare
Da Taranto a Cotrone apre le vele.
Ed or che passo e canto una indistinta205
Da l’acque esala melodia soave,
E aleggia intorno al mio naviglio. Ah forse
Tu sei, Calipso solitaria, errante
Su questi flutti, a te sì cari? 0 questa
Forse è la ricorrente eco del canto,210
Cui da l’aerea rupe ultimo sciolse
Saffo infelice, allor che volta ai cieli,
E date a l’aure le riverse chiome
In grembo a le pietose acque disparve?
0 tu sei che rivieni ai molli climi215
Di Zacinto materna, ombra del fiero
Foscolo mio? Tua lunga ansia, tuo lungo
Disperato sospir questi sereni
Spazi di cielo erano un di fra i nembi
D’Albione! Ti allegra, anima ardente!220
Sovra i colli di Zante arde peranche
L’ira de’ carmi, e di tua mente un raggio
Di Sòlomos nel petto inni profondi
Spira. Chi mai, chi non saria poeta
Su queste piaggie, ove abitò colui,225
Che l’armonia de’ firmamenti intese?
VIII
Qui Pitagora eterno, allor che l’empio
Pugnal Crotoniate incontro al santo