Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/224: differenze tra le versioni

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Mi sfiorerebbe appena con le dita:
Mi sfiorerebbe appena con le dita:
le sue lagrime, come una rugiada
le sue lagrime, come una rugiada
nell'ombra, sentirei su la ferita.
nell’ombra, sentirei su la ferita.


Verranno gU altri, e me di su la strada
Verranno gU altri, e me di su la strada
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così soave! dove tu sorridi
così soave! dove tu sorridi
eternamente sopra il tuo giaciglio
eternamente sopra il tuo giaciglio
fatto di muschi e d'erbe, come i nidi!
fatto di muschi e d’erbe, come i nidi!


Mentre pensavo, e già sentia, sul ciglio
Mentre pensavo, e già sentia, sul ciglio
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truce, un lampo, uno scoppio... ecco scoppiare
truce, un lampo, uno scoppio... ecco scoppiare
e brillare, cadere esser caduto,
e brillare, cadere esser caduto,
dall' infinito tremolìo stellare ,
dall’ infinito tremolìo stellare ,


un globo d' oro , che si tuffò muto
un globo d’ oro , che si tuffò muto
nelle campagne, come in nebbie vane,
nelle campagne, come in nebbie vane,
vano: ed illuminò nel suo minuto
vano: ed illuminò nel suo minuto

Versione delle 13:33, 19 giu 2010

208 IL BOLIDE

lento lento passavo: e il cuore a volo andava avanti. E che dunque? Uno schianto; e su la strada rantolerei, solo...

no, non solo! Lì presso è il camposanto, con la sua fioca lampada di vita. Accorrerebbe la mia madre in pianto.

Mi sfiorerebbe appena con le dita: le sue lagrime, come una rugiada nell’ombra, sentirei su la ferita.

Verranno gU altri, e me di su la strada porteranno con loro esili gridi a medicare nella lor contrada,

così soave! dove tu sorridi eternamente sopra il tuo giaciglio fatto di muschi e d’erbe, come i nidi!

Mentre pensavo, e già sentia, sul ciglio

del fosso, nella siepe, oltre un filare

di viti, dietro il grande olmo, un bisbiglio

truce, un lampo, uno scoppio... ecco scoppiare e brillare, cadere esser caduto, dall’ infinito tremolìo stellare ,

un globo d’ oro , che si tuffò muto nelle campagne, come in nebbie vane, vano: ed illuminò nel suo minuto

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