Leggenda eterna/Intermezzo/Notturno: differenze tra le versioni

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Ecco la cerula notte, la placida
Ecco la cerula notte, la placida
notte d'estate!
notte d’estate!
Miti bisbigli, lucenti palpiti
Miti bisbigli, lucenti palpiti
di stelle, tepide fragranze, entrate!
di stelle, tepide fragranze, entrate!
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marea degli esseri che scende e sale!
marea degli esseri che scende e sale!


Pensose ascoltano l'ombre del memore
Pensose ascoltano l’ombre del memore
parco; le stanze
parco; le stanze
di sotto echeggiano aperte; cantano
di sotto echeggiano aperte; cantano
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Ed ecco, svegliano le note un popolo
Ed ecco, svegliano le note un popolo
d'ombre; la mente
d’ombre; la mente
le vede in rapida fuga rincorrersi;
le vede in rapida fuga rincorrersi;
il cor la mistica voce ne sente.
il cor la mistica voce ne sente.
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Parole tornano che un dì si accolsero
Parole tornano che un dì si accolsero
con disattento
con disattento
orecchio, e parvero scure; ora l'intimo
orecchio, e parvero scure; ora l’intimo
foco sprigionasi dal freddo accento.
foco sprigionasi dal freddo accento.


Tornano supplici sorrisi e pallidi
Tornano supplici sorrisi e pallidi
volti scordati.
volti scordati.
Un'onda tremula nel plenilunio
Un’onda tremula nel plenilunio
bianco, tra il placido sonno dei prati.
bianco, tra il placido sonno dei prati.


Spettrali, d'edera avvolte, sorgono
Spettrali, d’edera avvolte, sorgono
Certose, e strane
Certose, e strane
ombre di monaci, sfilanti tacite
ombre di monaci, sfilanti tacite
ad un monotono suon di campane.
ad un monotono suon di campane.


Torna d'un ultimo sguardo, d'un avido
Torna d’un ultimo sguardo, d’un avido
sguardo d'addio,
sguardo d’addio,
tutta la perfida dolcezza (o palpiti,
tutta la perfida dolcezza (o palpiti,
o angoscie, o lagrime date all'oblìo!)
o angoscie, o lagrime date all’oblìo!)


Nell'aria salgono le note a perdersi
Nell’aria salgono le note a perdersi
nell'ombra folta,
nell’ombra folta,
narrando storie dolci e terribili.
narrando storie dolci e terribili.
Muta ed immobile la Notte ascolta.
Muta ed immobile la Notte ascolta.

Versione delle 18:41, 31 lug 2010

Intermezzo - L'ultima primavera Intermezzo - Dalla terrazza

 
Ecco la cerula notte, la placida
notte d’estate!
Miti bisbigli, lucenti palpiti
di stelle, tepide fragranze, entrate!

Tutte ad accogliervi mi protendo avida
sul davanzale;
dolce sommergersi dentro la libera
marea degli esseri che scende e sale!

Pensose ascoltano l’ombre del memore
parco; le stanze
di sotto echeggiano aperte; cantano
sul vecchio cembalo vecchie romanze.

Ed ecco, svegliano le note un popolo
d’ombre; la mente
le vede in rapida fuga rincorrersi;
il cor la mistica voce ne sente.

Parole tornano che un dì si accolsero
con disattento
orecchio, e parvero scure; ora l’intimo
foco sprigionasi dal freddo accento.

Tornano supplici sorrisi e pallidi
volti scordati.
Un’onda tremula nel plenilunio
bianco, tra il placido sonno dei prati.

Spettrali, d’edera avvolte, sorgono
Certose, e strane
ombre di monaci, sfilanti tacite
ad un monotono suon di campane.

Torna d’un ultimo sguardo, d’un avido
sguardo d’addio,
tutta la perfida dolcezza (o palpiti,
o angoscie, o lagrime date all’oblìo!)

Nell’aria salgono le note a perdersi
nell’ombra folta,
narrando storie dolci e terribili.
Muta ed immobile la Notte ascolta.