Rime (Guittone d'Arezzo)/O tracoitata e forsennata gente: differenze tra le versioni

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<onlyinclude>{{Intestazione
| Nome e cognome dell'autore =Guittone d'Arezzo
| Titolo =O tracoitata e forsennata gente
| Iniziale del titolo =O
| Anno di pubblicazione =XIII secolo
| Eventuale secondo anno di pubblicazione =
| Lingua originale del testo =
| Nome e cognome del traduttore =
| Anno di traduzione =
| Progetto =letteratura
| Argomento =poesie
| URL della versione cartacea a fronte =
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[[Categoria:Poesie del XIII secolo]]
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Versione delle 11:56, 21 set 2010

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
O tracoitata e forsennata gente
O grave, o fellonesco, o periglioso Nescienza e più scienza carnale

 
     O tracoitata e forsennata gente,
già non vidd'io miravigliarsi alcono
ch'al mio Dio ribellai sì lungiamente,
4lo qual mi fece e fa quant'ho di bono;
     e, rendendomi lui, immantenente
meravigliaste sì tutti a comono,
e dite, como posso esser sofrente
8che mondano piacer tant'abandono.
     Ma non meravigliate, ahi, matti, como
sovrabondosa gioi non m'ha già morto,
11membrando unde da voi son dipartuto;
     ché di bestia tornat'esser cred'omo,
di legno franco o' ferm'e' tegn'a porto,
14ov'è terreno ben, spero, compiuto.