Rime (Guittone d'Arezzo)/Messer Bottaccio amico, ogn'animale: differenze tra le versioni

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Messer Bottaccio amico, ogn'animale
Messer Bottaccio amico, ogn’animale
dico razionale,
dico razionale,
in quanto ten ragion di sua natura;
in quanto ten ragion di sua natura;
e om, ch'ha legge e ragion naturale,
e om, ch’ha legge e ragion naturale,
{{R|5}}ben cernendo da male,
{{R|5}}ben cernendo da male,
e in disragionata opera dura,
e in disragionata opera dura,
dico piò d'onne bestia è bestiale.
dico piò d’onne bestia è bestiale.
Ô onta e danno, a tale,
Ô onta e danno, a tale,
ragion; ché non ragion, ma voler cura.
ragion; ché non ragion, ma voler cura.
{{R|10}}No scienza aver, ma scienza operar, vale;
{{R|10}}No scienza aver, ma scienza operar, vale;
e matt'è via più quale,
e matt’è via più quale,
se mal fa, piò sa arte o iscrittura.
se mal fa, piò sa arte o iscrittura.
E voi, messer, che non bestial figura,
E voi, messer, che non bestial figura,
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Mercé donque: se già montar volete,
Mercé donque: se già montar volete,
non deletto seguete,
non deletto seguete,
{{R|20}}ma sol vertù, ch'ogni dificio mura,
{{R|20}}ma sol vertù, ch’ogni dificio mura,
o' pregio e amor dura;
o’ pregio e amor dura;
vizio d'onni ben strugge onni parete.
vizio d’onni ben strugge onni parete.
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Versione delle 14:11, 21 set 2010

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Messer Bottaccio amico, ogn'animale
O motto vile e di vil cor messaggio Se vole, amico, amor gioi a te dare

 
     Messer Bottaccio amico, ogn’animale
dico razionale,
in quanto ten ragion di sua natura;
e om, ch’ha legge e ragion naturale,
5ben cernendo da male,
e in disragionata opera dura,
     dico piò d’onne bestia è bestiale.
Ô onta e danno, a tale,
ragion; ché non ragion, ma voler cura.
10No scienza aver, ma scienza operar, vale;
e matt’è via più quale,
se mal fa, piò sa arte o iscrittura.
     E voi, messer, che non bestial figura,
ma cara, umana e pura,
15de gran lignaggio e grandi amici sete,
ahi, che gran torto avete,
non ben seguendo umana dirittura!
     Mercé donque: se già montar volete,
non deletto seguete,
20ma sol vertù, ch’ogni dificio mura,
o’ pregio e amor dura;
vizio d’onni ben strugge onni parete.