Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3486: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:06, 6 ott 2010

3485 3487

[p. 416 modifica] tale terribile fenomeno o singolarità della natura, che niente ha che fare con quelli che lo riguardano. Essi rappresentavano cosí quelle sciagure, quelle colpe, quelle passioni, quelle prodezze, come meteore spaventevoli che gli spettatori potessero contemplare senza pericolo di nocumento, provando il piacer della maraviglia e dello spaventoso, impotente a nuocere, senza però trovare né dover trovare alcuna conformità o somiglianza fra esse sciagure ec. e le lor proprie, o quelle de’ lor conoscenti, anzi neppur de’ loro simili e degl’individui della loro specie.

Da queste osservazioni si dee raccogliere per qual ragione non si trovi, e come sia vano il cercare, e piú il pretendere di trovare, nelle antiche tragedie, que’ dettagli, quelle gradazioni quella esattezza nella pittura e nello sviluppo e condotta delle passioni e de’ caratteri, che si trovano nelle moderne; anzi neppur cosa alcuna di simile o di analogo.

Queste osservazioni possono in parte applicarsi anche alle antiche commedie, massime a quella