Iscrizioni (Rapisardi): differenze tra le versioni
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;LARINO. (Campobasso) |
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«su le rovine |
«su le rovine dell’anfiteatro |
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Questo rudere insigne |
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ammonisce |
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finchè serbi fede alle virtù che resero grandi i suoi padri. |
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CARONDA |
CARONDA |
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antichissimo legislatore |
antichissimo legislatore d’ Italia |
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istituiva in questa sua città, nel settimo secolo avanti Cristo, |
istituiva in questa sua città, nel settimo secolo avanti Cristo, |
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il primo celebrato ginnasio condotto da uomini liberi |
il primo celebrato ginnasio condotto da uomini liberi |
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di pubblico e privato costume |
di pubblico e privato costume |
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alla Sicilia e alla Magna Grecia ; |
alla Sicilia e alla Magna Grecia ; |
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e santificandole con |
e santificandole con 1’esempio |
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meritava gloria immortale |
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qual fondatore austerissimo |
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Qui |
Qui |
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dov’era l’Albergo del Leon d’Oro alloggiò dal 2 al 5 maggio del 1787 |
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dell’Etna e del mare |
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popolati di tanta gloria di miti, |
popolati di tanta gloria di miti, |
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ritemprava |
ritemprava l’olimpico ingegno |
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allo splendore della greca giovinezza immortale. |
allo splendore della greca giovinezza immortale. |
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STESICORO |
STESICORO |
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poeta e musicista Imerese, intrecciò con siciliano ardimento |
poeta e musicista Imerese, intrecciò con siciliano ardimento |
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l’eroica narrazione alla lirica, la poesia pastorale inventò, |
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al coro tragico diè nuova posa, illeggiadrì |
al coro tragico diè nuova posa, illeggiadrì d’altri ritmi la melopea. |
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Odiato dai tiranni, come avviene ogni tempo ai magnanimi, |
Odiato dai tiranni, come avviene ogni tempo ai magnanimi, |
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ebbe da Catania ospitalità generosa ed onori supremi ; |
ebbe da Catania ospitalità generosa ed onori supremi ; |
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GIOVANNI BOVIO |
GIOVANNI BOVIO |
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gli ha dedicato questa lapide |
gli ha dedicato questa lapide |
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perchè splenda sempre vivo |
perchè splenda sempre vivo 1’esempio |
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di una vita purissima di sapiente e di cittadino |
di una vita purissima di sapiente e di cittadino |
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tutta consacrata |
tutta consacrata all’indagine del vero, |
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alla religione del bene, |
alla religione del bene, all’ apostolato della libertà. |
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;CATANIA. |
;CATANIA. |
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A ''{{ |
A ''{{Ac|Giuseppe Garibaldi|Giuseppe Garibaldi}}'' |
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che la notte.del 18 agosto 1862 |
che la notte.del 18 agosto 1862 |
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pronunziava da questa casa |
pronunziava da questa casa |
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il 2 giugno MDCCCLXXXIII |
il 2 giugno MDCCCLXXXIII |
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primo anniversario |
primo anniversario |
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della morte |
della morte dell’Eroe, |
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a gloriosa memoria del fatto, |
a gloriosa memoria del fatto, |
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ad abborrimento perpetuo |
ad abborrimento perpetuo |
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''Lucio Boscarini'' |
''Lucio Boscarini'' |
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fautore fervidissimo di libertà. |
fautore fervidissimo di libertà. |
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implacabile |
implacabile agl’impostori |
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del tempio, della reggia, della piazza, |
del tempio, della reggia, della piazza, |
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nel ridestarsi delle popolari energie, |
nel ridestarsi delle popolari energie, |
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presentendo prossima |
presentendo prossima 1’ora |
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delle r i v e n di c a z i o n i sociali, |
delle r i v e n di c a z i o n i sociali, |
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ne propagò |
ne propagò senz’ambizione la fede, |
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non disanimato dal ghigno della nobilesca burbanza, della diffidenza borghese, |
non disanimato dal ghigno della nobilesca burbanza, della diffidenza borghese, |
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della gazzettiera venalità ; inteso ed amato dai lavoratori |
della gazzettiera venalità ; inteso ed amato dai lavoratori |
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sentirono il fremito della propria coscienza; |
sentirono il fremito della propria coscienza; |
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rispettato dagli avversari, |
rispettato dagli avversari, |
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che ne riconobbero |
che ne riconobbero gl’intenti generosi |
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e ne lodarono |
e ne lodarono l’innocentissima vita. |
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ALESSANDRO MANTESE |
ALESSANDRO MANTESE |
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pria capitano |
pria capitano nell’esercito n a z i o n a 1 e, |
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poi commissario, ingegnere, ispettore |
poi commissario, ingegnere, ispettore |
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delle strade ferrate; |
delle strade ferrate; |
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benemerito di Catania |
benemerito di Catania |
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che alla solerte opera di lui |
che alla solerte opera di lui |
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deve in gran parte |
deve in gran parte 1’ampliamento del molo e l’acconoia dogana ; |
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vissuto unicamente al dovere, altra ricchezza non lasciò alla famiglia adorata |
vissuto unicamente al dovere, altra ricchezza non lasciò alla famiglia adorata |
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che la memoria indelebile di una vita operosa con incorrotto costume. |
che la memoria indelebile di una vita operosa con incorrotto costume. |
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;CATANIA. |
;CATANIA. |
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All |
All ’ i p o c r i s i a volpeggiante |
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fra la scuola e la sagrestia, ai conciliatori della scienza col sillabo, |
fra la scuola e la sagrestia, ai conciliatori della scienza col sillabo, |
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all’imbestiato borghesume, che tutto falsando e trafficando, |
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d’ogni sacrificio eroico |
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beatamente sogghigna, |
beatamente sogghigna, |
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le coscienze, cui sorride ancora la fede |
le coscienze, cui sorride ancora la fede |
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a gloria della tua virtù, |
a gloria della tua virtù, |
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a vendetta del tuo martirio |
a vendetta del tuo martirio |
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o {{ |
o {{Ac|Giordano Bruno|GIORDANO BRUNO}}. |
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uomo di vario sapere, |
uomo di vario sapere, |
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di tenace proposito , di sincera virtù, |
di tenace proposito , di sincera virtù, |
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visse con |
visse con 1’animo fra’ migliori antichi, |
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e di loro fu degno. |
e di loro fu degno. |
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II. |
II. |
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Lo studio amoroso |
Lo studio amoroso |
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della lingua |
della lingua d’ltalia gli alimentò il culto della patria ; |
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la piena scienza |
la piena scienza |
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delle umane istorie |
delle umane istorie |
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gli crebbe la fede |
gli crebbe la fede |
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nell’Ideale. |
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nell'Ideale. |
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;LOANO (Genova). |
;LOANO (Genova). |
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{{Ac|Dante Alighieri|DANTE}} solo poeta degno di te, |
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o GARIBALDI, saluta con un suo verso |
o GARIBALDI, saluta con un suo verso |
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la madre tua |
la madre tua |
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sorriso dalla natura |
sorriso dalla natura |
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e illuminato dalla tua gloria : |
e illuminato dalla tua gloria : |
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Benedetta colei che in te |
Benedetta colei che in te s’incinse. |
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;MANTOVA (in una pergamena). |
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A {{ |
A {{Ac|Roberto Ardigò|ROBERTO ARDIGO'}} |
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indagatore sapiente dei fenomeni del pensiero e del sentimento. |
indagatore sapiente dei fenomeni del pensiero e del sentimento. |
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assertore impavido |
assertore impavido |
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della naturale formazione |
della naturale formazione |
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e |
e dell’ unità molteplice della vita. |
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la Società magistrale Mantovana, col plauso |
la Società magistrale Mantovana, col plauso degl’insegnanti elementari d’Italia, |
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della Società filosofica |
della Società filosofica |
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dei professori di Morale e di Pedagogia, festeggiando |
dei professori di Morale e di Pedagogia, festeggiando l’ottantesimo compleanno |
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del Maestro sublime, |
del Maestro sublime, |
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augura con fervidi voti |
augura con fervidi voti |
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cresca degna di lui |
cresca degna di lui |
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nel culto della scienza, |
nel culto della scienza, |
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nell’apostolato della verità. |
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;CATANIA. |
;CATANIA. |
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A ''{{Ac|Edmondo De Amicis|Edmondo De Amicis}}'' che in questa casa alloggio |
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nel 5 Novembre del 1906, |
nel 5 Novembre del 1906, |
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al cittadino, allo scrittore, al maestro |
al cittadino, allo scrittore, al maestro |
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la cui opera fu tutta |
la cui opera fu tutta un’armonia |
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di bonta di bellezza di amore, gli studenti delle scuole elementari |
di bonta di bellezza di amore, gli studenti delle scuole elementari |
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pongono questo ricordo |
pongono questo ricordo |
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che gli consacra il cuore del popolo |
che gli consacra il cuore del popolo |
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da lui confortato |
da lui confortato |
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con la parola, con gli scritti, con |
con la parola, con gli scritti, con l’esempio alle fulgide ascensioni dell’Ideale. |
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A EDOARDO PANTANO che con mente di statista |
A EDOARDO PANTANO che con mente di statista |
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e cuore garibaldino sfolgorava |
e cuore garibaldino sfolgorava gl’iniqui patteggiamenti |
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d’una politica da sensali, |
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gli elettori, gli ammiratori, gli amici |
gli elettori, gli ammiratori, gli amici |
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offrono questo segno di gratitudine, |
offrono questo segno di gratitudine, |
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non senza far voti |
non senza far voti |
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che |
che l’ animo del popolo |
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consapevole assai dei propri diritti, |
consapevole assai dei propri diritti, |
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educate sempre più al dovere ed al sacrificio, |
educate sempre più al dovere ed al sacrificio, |
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cooperi unanime con i suoi tribuni |
cooperi unanime con i suoi tribuni |
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alla prosperità |
alla prosperità d’ Italia, |
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alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali. |
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali. |
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Splenda alla memoria dei secoli |
Splenda alla memoria dei secoli |
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l’epopea del 27 Maggio 1860 |
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preparata da cuori siciliani, |
preparata da cuori siciliani, |
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scritta col miglior sangue |
scritta col miglior sangue d’ Italia |
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dalla spada prodigiosa |
dalla spada prodigiosa |
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di GARIBALDI. |
di GARIBALDI. |
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A ''Edoardo Pantano'' che con mente di statista |
A ''Edoardo Pantano'' che con mente di statista |
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e cuore garibaldino sfolgorava |
e cuore garibaldino sfolgorava gl’iniqui patteggiamenti |
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d’una politica da sensali, |
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gli elettori, gli ammiratori, gli amici |
gli elettori, gli ammiratori, gli amici |
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offrono questo segno di gratitudine, |
offrono questo segno di gratitudine, |
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non senza far voti |
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che |
che l’animo del popolo |
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consapevole assai dei propri diritti, |
consapevole assai dei propri diritti, |
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educato sempre più al dovere ed al sacrificio, |
educato sempre più al dovere ed al sacrificio, |
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cooperi unanime con i suoi tribuni |
cooperi unanime con i suoi tribuni |
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alla prosperità |
alla prosperità d’ Italia, |
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alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali. |
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali. |
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consacrava questo conoscente ricordo, |
consacrava questo conoscente ricordo, |
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perchè la dissimile età non dimentichi |
perchè la dissimile età non dimentichi |
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quanta religione |
quanta religione d’amore di dolore di sacrificio |
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leghi ancora, dopo tante amare delusioni, |
leghi ancora, dopo tante amare delusioni, |
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la generosa anima siciliana |
la generosa anima siciliana all’unità e alla gloria della religione. |
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Versione delle 19:15, 7 ott 2010
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- CATANIA.
In questa casa
nel giugno del MDCCCLX
fu ospite venerato
NICOLA FABRIZI
che nelle cospirazioni, nell'esilio, tra l'armi,
cooperando con Mazzini e con Garibaldi
alla libertà e alla gloria d' Italia,
diede esempi memorabili di veneta prudenza,
di romana prodezza, di spartana austerità.
- NAPOLI.
In questa casa morì povero e incontaminato
Giovanni Bovio che meditando con animo libero
l'Infinito e consacrando le ragioni dei popoli
in pagine adamantine ravvivò d'alta luce
il pensiero italico
e precorse veggente
la nuova età.
A GIACOMO SACCHE'RO anima gentile di poeta e di cittadino,
che gli ozii dolorosi dell'esilio decenne consolò con lo studio dei fiori
e con i fiori della. poesia,
la patria non immemore
pone questo ricordo.
- ROMA.
Albergava in questa casa
Giovanni Bovio
che attinta nella scienza della vita la realtà suprema dell'ideale, ammonendo ed ammaestrando
la generazione discorde, romanamente visse e morì.
Il Fascio giovanile repubblicano
gli consacrava questo ricordo
nel giorno augurale della terza Italia
XX Setteiubre MCMIV.
- FIRENZE.
In questa casa molti anni ineditò e scrisse
Gaetano Trezza che, sfidando le ire e le insidie
dei potenti e dei bacchettoni
con sentimento profondo della vita moderna,
con entusiasmo d'apostolo, con feconda dottrina
iniziò e propagò in Italia
una critica scientifica.
- NAPOLI.
Matteo Renato Imbriani
ammoniva da questa casa
il popolo prediletto
d'intendere
con opera animosa e costante alla integrità e alla libertà d' Italia
minacciate da rissose ambizioni, insidiate da colleganze codarde.
Il sodalizio democratico,
ricordando il magnanimo cittadino
e proseguendone l'opera,
ravviva la sua fede nella vittoria dell'Ideale.
XX Settembre MCMV.
- CATANIA.
In q u e s t a casa
visse e morì Gioacchino Paternò Castello di Biscari
che l'avito censo i tesori dell' anima buona
per la libertà, d'Italia, per la religione del libero pensiero,
con modestia pari al coraggio,
con fede fino all'estremo inconcussa,
tranquillamente profuse.
- CATANIA.
Questo teatro
edificato a spese del Comune
e dedicato al nome immortale
di VINCENZO BELLINI
fu solennemente aperto
la sera del X Novembre MDCCCLXXXII
ad ammaestramento e sollazzo del popolo
e a perenne decoro della città.
- LARINO. (Campobasso)
«su le rovine dell’anfiteatro
Questo rudere insigne
ammonisce
che un popolo decaduto non è indegno dell’antica grandezza
finchè serbi fede alle virtù che resero grandi i suoi padri.
- CATANIA.
CARONDA
antichissimo legislatore d’ Italia
istituiva in questa sua città, nel settimo secolo avanti Cristo,
il primo celebrato ginnasio condotto da uomini liberi
a spese dello Stato;
poche leggi dava e molte norme
di pubblico e privato costume
alla Sicilia e alla Magna Grecia ;
e santificandole con 1’esempio
meritava gloria immortale
qual fondatore austerissimo
di civiltà.
- CATANIA.
Qui
dov’era l’Albergo del Leon d’Oro alloggiò dal 2 al 5 maggio del 1787
VOLFANGO GOETHE che, nella contemplazione beata
dell’Etna e del mare
popolati di tanta gloria di miti,
ritemprava l’olimpico ingegno
allo splendore della greca giovinezza immortale.
- CATANIA.
STESICORO
poeta e musicista Imerese, intrecciò con siciliano ardimento
l’eroica narrazione alla lirica, la poesia pastorale inventò,
al coro tragico diè nuova posa, illeggiadrì d’altri ritmi la melopea.
Odiato dai tiranni, come avviene ogni tempo ai magnanimi,
ebbe da Catania ospitalità generosa ed onori supremi ;
tradito dalla fortuna,
che tutte ne sonmmerse le opere,
trionfò ventisei secoli
con lo splendore
del solo nome.
- SALA CONSILINA.
XXV Aprile MCMIII
Il popolo di Sala Consilina
commemorato solennemente
il nome glorioso
di
GIOVANNI BOVIO
gli ha dedicato questa lapide
perchè splenda sempre vivo 1’esempio
di una vita purissima di sapiente e di cittadino
tutta consacrata all’indagine del vero,
alla religione del bene, all’ apostolato della libertà.
- CATANIA.
A Giuseppe Garibaldi
che la notte.del 18 agosto 1862
pronunziava da questa casa
le storiche parole
« Roma o Morte »
il popolo catanese
dedicava questa lapide
il 2 giugno MDCCCLXXXIII
primo anniversario
della morte dell’Eroe,
a gloriosa memoria del fatto,
ad abborrimento perpetuo
di usurpatori, di sacerdoti,
di reggitori codardi.
- CATANIA.
Lucio Boscarini
fautore fervidissimo di libertà.
implacabile agl’impostori
del tempio, della reggia, della piazza,
nel ridestarsi delle popolari energie,
presentendo prossima 1’ora
delle r i v e n di c a z i o n i sociali,
ne propagò senz’ambizione la fede,
non disanimato dal ghigno della nobilesca burbanza, della diffidenza borghese,
della gazzettiera venalità ; inteso ed amato dai lavoratori
che nella rovente parola di lui
sentirono il fremito della propria coscienza;
rispettato dagli avversari,
che ne riconobbero gl’intenti generosi
e ne lodarono l’innocentissima vita.
- CATANIA.
ALESSANDRO MANTESE
pria capitano nell’esercito n a z i o n a 1 e,
poi commissario, ingegnere, ispettore
delle strade ferrate;
benemerito di Catania
che alla solerte opera di lui
deve in gran parte 1’ampliamento del molo e l’acconoia dogana ;
vissuto unicamente al dovere, altra ricchezza non lasciò alla famiglia adorata
che la memoria indelebile di una vita operosa con incorrotto costume.
- CATANIA.
Ad Agatino Paternò Castello
dei principi di BISCARI comandante la guardia nazionale
nel MDCCCXLIX pongono questa conoscente nemoria
i Catanesi perchè non sia dimenticata
la magnanima risposta
che egli diede al Satriano
persuadente la resa della ribellata città :
« Coi Borboni non si patteggia ».
- CATANIA.
All ’ i p o c r i s i a volpeggiante
fra la scuola e la sagrestia, ai conciliatori della scienza col sillabo,
all’imbestiato borghesume, che tutto falsando e trafficando,
d’ogni sacrificio eroico
beatamente sogghigna,
le coscienze, cui sorride ancora la fede
nel trionfo di tutte le umane libertà,
lanciano oggi ad una voce dalle università Italiane
una sfida solenne
a gloria della tua virtù,
a vendetta del tuo martirio
o GIORDANO BRUNO.
I.
CARLO ARDIZZONI
uomo di vario sapere,
di tenace proposito , di sincera virtù,
visse con 1’animo fra’ migliori antichi,
e di loro fu degno.
II.
Lo studio amoroso
della lingua d’ltalia gli alimentò il culto della patria ;
la piena scienza
delle umane istorie
gli crebbe la fede
nell’Ideale.
- LOANO (Genova).
DANTE solo poeta degno di te,
o GARIBALDI, saluta con un suo verso
la madre tua
ROSA RAIMONDI
che ebbe il natale in questo paesello
sorriso dalla natura
e illuminato dalla tua gloria :
Benedetta colei che in te s’incinse.
- MANTOVA (in una pergamena).
A ROBERTO ARDIGO'
indagatore sapiente dei fenomeni del pensiero e del sentimento.
assertore impavido
della naturale formazione
e dell’ unità molteplice della vita.
la Società magistrale Mantovana, col plauso degl’insegnanti elementari d’Italia,
della Società filosofica
dei professori di Morale e di Pedagogia, festeggiando l’ottantesimo compleanno
del Maestro sublime,
augura con fervidi voti
che la nuova generazione
cresca degna di lui
nel culto della scienza,
nell’apostolato della verità.
- CATANIA.
A Edmondo De Amicis che in questa casa alloggio
nel 5 Novembre del 1906,
al cittadino, allo scrittore, al maestro
la cui opera fu tutta un’armonia
di bonta di bellezza di amore, gli studenti delle scuole elementari
pongono questo ricordo
come segno del monumento perenne
che gli consacra il cuore del popolo
da lui confortato
con la parola, con gli scritti, con l’esempio alle fulgide ascensioni dell’Ideale.
- S. GIUSEPPE VESUVIANO.
Qui nel 1876
GIOVANNI BOVIO
illuminando la coscienza del lavoratosi
ansiosi di liberi instituti
Siate concordi, ammonì,
e sarete forti,
siate giusti
e sarete liberi.
Non vada perduta, o lavoratori,
la parola del sapiente !
- GIARRE (in una pergamena).
A EDOARDO PANTANO che con mente di statista
e cuore garibaldino sfolgorava gl’iniqui patteggiamenti
d’una politica da sensali,
gli elettori, gli ammiratori, gli amici
offrono questo segno di gratitudine,
non senza far voti
che l’ animo del popolo
consapevole assai dei propri diritti,
educate sempre più al dovere ed al sacrificio,
cooperi unanime con i suoi tribuni
alla prosperità d’ Italia,
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali.
- PALERMO.
Splenda alla memoria dei secoli
l’epopea del 27 Maggio 1860
preparata da cuori siciliani,
scritta col miglior sangue d’ Italia
dalla spada prodigiosa
di GARIBALDI.
Riecheggi nella coscienza dei popoli il tuo ruggito, o Palermo,
sfida magnanima a tutte le perfide signorie,
auspicio di liberazione a tutti gli oppressi del mondo.
XXVII Maggio 1910.
- TARANTO.
Torquemeda disse ai monarchi :
Uccidiamo il Pensiero!
FERRER disse ai carnefici:
Il Pensiero non muore.
La Scuola Moderna
scriverà col mio sangue
la vostra condanna.
- GIARRE (in una pergamena).
A Edoardo Pantano che con mente di statista
e cuore garibaldino sfolgorava gl’iniqui patteggiamenti
d’una politica da sensali,
gli elettori, gli ammiratori, gli amici
offrono questo segno di gratitudine,
non senza far voti
che l’animo del popolo
consapevole assai dei propri diritti,
educato sempre più al dovere ed al sacrificio,
cooperi unanime con i suoi tribuni
alla prosperità d’ Italia,
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali.
- MONREALE.
A ROSOLINO PILO
precursore nobilissimo di libertà,
morto combattendo per la patria addì 21 giugno 1860,
il popolo monrealese
auspice il Municipio
consacrava questo conoscente ricordo,
perchè la dissimile età non dimentichi
quanta religione d’amore di dolore di sacrificio
leghi ancora, dopo tante amare delusioni,
la generosa anima siciliana all’unità e alla gloria della religione.
- Testi in cui è citato Vincenzo Bellini
- Testi in cui è citato Johann Wolfgang von Goethe
- Testi in cui è citato Giuseppe Garibaldi
- Testi in cui è citato Giordano Bruno
- Testi in cui è citato Dante Alighieri
- Testi in cui è citato Roberto Ardigò
- Testi in cui è citato Edmondo De Amicis
- Testi SAL 75%
- Testi-I
- Testi senza argomento in Intestazione
- Testi anonimi
- Testi non datati
- Testi senza versione cartacea a fronte
- Testi senza fonte
- Testi senza titolo