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•canto non vi è nessuna legge generale di un rapporto causale
canto non vi è nessuna legge generale di un rapporto causale tra la divisione cellulare e la determinazione della forma: per ora noi non possiamo stabilire tra di esse altro che un rapporto teleologico-descrittivo.
tra la divisione cellulare e la determinazione della forma:
per ora noi non possiamo stabilire tra di esse altro che un
rapporto teleologico-descrittivo.


Il dato citologico positivo più generale ch’abbia valore rispetto alla fisiologia della forma, è per ora il reperto che, a contenuto eguale di cromatina, la grandezza delle cellule per ogni specie di tessuto è stabilmente determinata, che quindi nelle larve intere a grandezza ridotta, prodotte da blastomeri isolati, è diminuito il numero delle cellule, ma non la grandezza di esse; ma questa proposizione ha forse alcune, sebben rare, eccezioni.
Il dato citologico positivo più generale ch’abbia valore
rispetto alla fisiologia della forma, è per ora il reperto che,
a contenuto eguale di cromatina, la grandezza delle cellule
per ogni specie di tessuto è stabilmente determinata, che
quindi nelle larve intere a grandezza ridotta, prodotte da
blastomeri isolati, è diminuito il numero delle cellule, ma
non la grandezza di esse; ma questa proposizione ha forse
alcune, sebben rare, eccezioni.


Anche tutte le altre funzioni fisiologiche elementari, come il ricambio materiale e la secrezione, sono naturalmente dei mezzi che servono alla produzione della forma, e specialmente la secrezione potrebbe avere una parte assai importante nel processo dell’istogenesi. Ma di ciò non si sa nulla di più preciso e di sperimentalmente provato.
Anche tutte le altre funzioni fisiologiche elementari, come
il ricambio materiale e la secrezione, sono naturalmente dei
mezzi che servono alla produzione della forma, e specialmente
la secrezione potrebbe avere una parte assai importante nel
processo dell’ istogenesi. Ma di ciò non si sa nulla di più
preciso e di sperimentalmente provato.


''g)'' Di fronte ai mezzi, stanno le «cause» della produzione della forma e colla loro trattazione noi torniamo alla questione, come in sistemi equipotenziali si determini il «valore prospettico» dei singoli elementi. Vogliamo stabilire che ''causa'' di un singolo processo specifico morfogenetico, deve dirsi quel fattore cui ne è dovuta la «localizzazione», dal quale dipende cioè il punto dell’embrione in cui il processo si inizia.
g) Di fronte ai mezzi, stanno le « cause » della produ-
zione della forma e colla loro trattazione noi torniamo alla
questione, come in sistemi equipotenziali si determini il
« valore prospettico » dei singoli elementi. Vogliamo stabilire
che causa di un singolo processo specifico morfogenetico, deve
dirsi quel fattore cui ne è dovuta la « localizzazione », dal quale
dipende cioè il punto dell’embrione in cui il processosi inizia.


Con questa definizione non si esclude naturalmente che in certi casi, come p. es. nelle galle delle piante, dipenda, in parte dalla causa anche il carattere specifico dell’effetto, mentre per lo più questo carattere specifico dipende unicamente dalla «potenza prospettica».
Con questa definizione non si esclude naturalmente che
in certi casi, come p. es. nelle galle delle piante, dipenda, in
parte dalla causa anche il carattere specifico dell’effetto,
mentre per lo più questo carattere specifico dipende unica-
mente dalla « potenza prospettica ».


Herbst<ref>Heuiist- Wologitcliex Centralblatt. Voi. 14 c 15 1894-5. — Formative lleize in tìer tierinclien Ontogene»e. Leipzig, 1901.</ref> pel primo ha sottoposto le cause della determinazione della forma, ad una spiegazione teorica e analitica profonda. Egli distingue le due grandi classi di impulsi ''direttivi'' e ''formativi'': in seguito ai primi delle formazioni istologiche già esistenti mutano di luogo crescendo o migrando in modo tipico e per ciò appunto rientrante nello sviluppo della forma; in conseguenza degli ultimi, sorgono nuove formazioni embriologiche.
Ilerbst ’ pel primo ha sottoposto le cause della determi-
nazione della forma, ad una spiegazione teorica e analitica
profonda. Egli distingue le due grandi classi di impulsi diret-
tivi e formativi: in seguito ai primi delle formazioni istolo-
giche giil esistenti mutano di luogo crescendo o migrando in
modo tipico e per ciò appunto rientrante nello sviluppo della
forma; in conseguenza degli ultimi, sorgono nuove formazioni
embriologiche.

1 Heuiist- Wologitcliex Centralblatt. Voi. 14 c 15 1894-5. — Forma-
tive lleize in tìer tierinclien Ontogene»e. Leipzig, 1901.

Versione delle 18:23, 16 dic 2010

canto non vi è nessuna legge generale di un rapporto causale tra la divisione cellulare e la determinazione della forma: per ora noi non possiamo stabilire tra di esse altro che un rapporto teleologico-descrittivo.

Il dato citologico positivo più generale ch’abbia valore rispetto alla fisiologia della forma, è per ora il reperto che, a contenuto eguale di cromatina, la grandezza delle cellule per ogni specie di tessuto è stabilmente determinata, che quindi nelle larve intere a grandezza ridotta, prodotte da blastomeri isolati, è diminuito il numero delle cellule, ma non la grandezza di esse; ma questa proposizione ha forse alcune, sebben rare, eccezioni.

Anche tutte le altre funzioni fisiologiche elementari, come il ricambio materiale e la secrezione, sono naturalmente dei mezzi che servono alla produzione della forma, e specialmente la secrezione potrebbe avere una parte assai importante nel processo dell’istogenesi. Ma di ciò non si sa nulla di più preciso e di sperimentalmente provato.

g) Di fronte ai mezzi, stanno le «cause» della produzione della forma e colla loro trattazione noi torniamo alla questione, come in sistemi equipotenziali si determini il «valore prospettico» dei singoli elementi. Vogliamo stabilire che causa di un singolo processo specifico morfogenetico, deve dirsi quel fattore cui ne è dovuta la «localizzazione», dal quale dipende cioè il punto dell’embrione in cui il processo si inizia.

Con questa definizione non si esclude naturalmente che in certi casi, come p. es. nelle galle delle piante, dipenda, in parte dalla causa anche il carattere specifico dell’effetto, mentre per lo più questo carattere specifico dipende unicamente dalla «potenza prospettica».

Herbst1 pel primo ha sottoposto le cause della determinazione della forma, ad una spiegazione teorica e analitica profonda. Egli distingue le due grandi classi di impulsi direttivi e formativi: in seguito ai primi delle formazioni istologiche già esistenti mutano di luogo crescendo o migrando in modo tipico e per ciò appunto rientrante nello sviluppo della forma; in conseguenza degli ultimi, sorgono nuove formazioni embriologiche.

  1. Heuiist- Wologitcliex Centralblatt. Voi. 14 c 15 1894-5. — Formative lleize in tìer tierinclien Ontogene»e. Leipzig, 1901.