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Era il signor Tognino.
Era il signor Tognino.


"Pazienza, mi ha fatta una..." e non ebbe la forza nemmeno di nominarla.
Pazienza, mi ha fatta una... e non ebbe la forza nemmeno di nominarla.


Il padrone era entrato così repentinamente nel mezzo delle sue idee, che queste trabalzarono come i bicchierini sopra un vassoio, a cui un matto appioppi un pugno di sotto.
Il padrone era entrato così repentinamente nel mezzo delle sue idee, che queste trabalzarono come i bicchierini sopra un vassoio, a cui un matto appioppi un pugno di sotto.
A tutta prima il portinaio stentò a riconoscere il suo padrone di casa. Invece del consueto paltò col bavero di castoro e del solito cappello duro portava indosso in questa delicata escursione notturna un mantello bigio a pieghe fitte e pesanti e in testa aveva un cappello molle di campagna a tese larghe. Mantello e cappello erano pieni di neve.


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"Finalmente!" ripeté il portinaio, levandosi col dolore d’uno che si schiodi da un’assa. "Credevo che non venisse più stasera."
A tutta prima il portinaio stentò a riconoscere il suo padrone di casa. Invece del consueto paltò col bavero di castoro e del solito cappello duro portava indosso in questa delicata escursione notturna un mantello bigio a pieghe fitte e pesanti e in testa aveva un cappello molle di campagna a tese larghe. Mantello e cappello erano pieni di neve.


Finalmente! ripeté il portinaio, levandosi col dolore d’uno che si schiodi da un’assa. Credevo che non venisse più stasera."
"Fa del fuoco, fa del fuoco" brontolò stizzito il padrone.


Fa del fuoco, fa del fuoco brontolò stizzito il padrone.
"Vado fuori a pigliare qualche fascinetta..."


Il Berretta accese l’altra candela che stava sul camino e uscì, mentre il signor Tognino, scrollata la neve dalle spalle e sbattuto il cappello contro la schiena della sedia, buttava la roba sul tavolo e andava a sedersi davanti al caminetto per riattizzare un po’ di fiamma.
— Vado fuori a pigliare qualche fascinetta... — Il Berretta accese l’altra candela che stava sul camino e uscì, mentre il signor Tognino, scrollata la neve dalle spalle e sbattuto il cappello contro la schiena della sedia, buttava la roba sul tavolo e andava a sedersi davanti al caminetto per riattizzare un po’ di fiamma.


Era un uomo di sessantatré anni, con una testa piccola, quadra, intelligente, i capelli non bianchi del tutto, il viso secco e colorito, d’una magrezza solida e risoluta che tradiva dai lineamenti sciupati
Era un uomo di sessantatré anni, con una testa piccola, quadra, intelligente, i capelli non bianchi del tutto, il viso secco e colorito, d’una magrezza solida e risoluta che tradiva dai lineamenti sciupati

Versione delle 00:56, 5 gen 2011


Era il signor Tognino.

— Pazienza, mi ha fatta una... — e non ebbe la forza nemmeno di nominarla.

Il padrone era entrato così repentinamente nel mezzo delle sue idee, che queste trabalzarono come i bicchierini sopra un vassoio, a cui un matto appioppi un pugno di sotto.

 * *

A tutta prima il portinaio stentò a riconoscere il suo padrone di casa. Invece del consueto paltò col bavero di castoro e del solito cappello duro portava indosso in questa delicata escursione notturna un mantello bigio a pieghe fitte e pesanti e in testa aveva un cappello molle di campagna a tese larghe. Mantello e cappello erano pieni di neve.

— Finalmente! — ripeté il portinaio, levandosi col dolore d’uno che si schiodi da un’assa. — Credevo che non venisse più stasera."

— Fa del fuoco, fa del fuoco — brontolò stizzito il padrone.

— Vado fuori a pigliare qualche fascinetta... — Il Berretta accese l’altra candela che stava sul camino e uscì, mentre il signor Tognino, scrollata la neve dalle spalle e sbattuto il cappello contro la schiena della sedia, buttava la roba sul tavolo e andava a sedersi davanti al caminetto per riattizzare un po’ di fiamma.

Era un uomo di sessantatré anni, con una testa piccola, quadra, intelligente, i capelli non bianchi del tutto, il viso secco e colorito, d’una magrezza solida e risoluta che tradiva dai lineamenti sciupati