Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/15: differenze tra le versioni
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Le navi nostre: Altri le vele giura |
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{{r|160}}Viste aver biancheggiar non lunge a queste |
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Spiagge: e pur troppo ancor v'ha tal, che dice |
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La regal prora ad uno scoglio infranta, |
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E chi sù v'era, in un col Re, sommersi |
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Tutti. Ahi misere noi! Madre, a chi fede |
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{{r|165}}Prestare ormai? Come dubbio trarci; |
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Come cessar dal rio timor? |
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Venti, che al suo partir non si placaro |
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Se non col sangue, or nel ritorno forse |
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Vorran col sangue anco placarsi. O figli, |
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{{r|170}}Quanto or mi giova in securtà tenervi |
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Presso di me! Come già son due lustri, |
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Oggi tremare almen per voi non deggio. |
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Che sento? E ancor quel sacrificio impresso |
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Nel cuor ti sta? Terribile, funesto, |
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{{r|175}}Ma necessario fù. Se il Ciel pur oggi |
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Volesse aver d'una Figlia il sangue, |
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Versione delle 15:45, 26 gen 2011
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Le navi nostre: Altri le vele giura
160Viste aver biancheggiar non lunge a queste
Spiagge: e pur troppo ancor v'ha tal, che dice
La regal prora ad uno scoglio infranta,
E chi sù v'era, in un col Re, sommersi
Tutti. Ahi misere noi! Madre, a chi fede
165Prestare ormai? Come dubbio trarci;
Come cessar dal rio timor?
Clitennestra.
Gl'infidi
Venti, che al suo partir non si placaro
Se non col sangue, or nel ritorno forse
Vorran col sangue anco placarsi. O figli,
170Quanto or mi giova in securtà tenervi
Presso di me! Come già son due lustri,
Oggi tremare almen per voi non deggio.
Elettra.
Che sento? E ancor quel sacrificio impresso
Nel cuor ti sta? Terribile, funesto,
175Ma necessario fù. Se il Ciel pur oggi
Volesse aver d'una Figlia il sangue,