Il trovatore: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: creazione area dati
Riga 14: Riga 14:
| Iniziale del titolo =T
| Iniziale del titolo =T
| Anno di pubblicazione =1824
| Anno di pubblicazione =1824
| Eventuale secondo anno di pubblicazione =
| Lingua originale del testo =
| Lingua originale del testo =
| Nome e cognome del traduttore =
| Nome e cognome del traduttore =

Versione delle 22:23, 17 apr 2011

Giovanni Berchet

1824 T Poesie letteratura Il trovatore Intestazione 21 settembre 2009 75% Poesie


Va per la selva bruna
solingo il trovator,
domato dal rigor
4della fortuna.

La faccia sua sì bella
la disfiorò il dolor;
la voce del cantor
8non è più quella.

Ardea nel suo segreto;
e i voti, i lai, l'ardor
alla canzon d'amor
12fidò indiscreto.

Dal talamo inaccesso
udillo il suo signor:
l'improvido cantor
16tradì se stesso.

Pei dì del giovinetto
tremò alla donna il cor,
ignara fino allor
20di tanto affetto.

E supplice al geloso,
ne contenea il furor:
bella del proprio onor
24piacque allo sposo.

Rise l'ingenua. Blando
l'accarezzò il signor:
ma il giovin trovator
28cacciato è in bando.

De' cari occhi fatali
più non vedrà il fulgor,
non berrà più da lor
32l'obblio de' mali.

Varcò quegli atri muto
ch'ei rallegrava ognor
con gl'inni del valor,
36col suo lïuto.

Scese, varcò le porte;
stette, guardolle ancor:
e gli scoppiava il cor
40come per morte.

Venne alla selva bruna:
quivi erra il trovator,
fuggendo ogni chiaror
44fuor che la luna.

La guancia sua sì bella
più non somiglia un fior;
la voce del cantor
48non è più quella.