Canti (Leopardi - Donati)/II. Sopra il monumento di Dante: differenze tra le versioni

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|TitoloSezione=Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze
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|CapitoloSuccessivo=III - Ad Angelo Mai: quand'ebbe trovato i libri di Cicerone della Repubblica
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Non fien da' lacci sciolte
Non fien da' lacci sciolte
Dell'antico sopor l'itale menti
Dell'antico sopor l'itale menti
S'ai patrii esempi della prisca etade
{{R|5}}S'ai patrii esempi della prisca etade
Questa terra fatal non si rivolga.
Questa terra fatal non si rivolga.
O Italia, a cor ti stia
O Italia, a cor ti stia
Far ai passati onor; che d'altrettali
Far ai passati onor; che d'altrettali
Oggi vedove son le tue contrade,
Oggi vedove son le tue contrade,
Né v'è chi d'onorar ti si convegna.
{{R|10}}Né v'è chi d'onorar ti si convegna.
Volgiti indietro, e guarda, o patria mia,
Volgiti indietro, e guarda, o patria mia,
Quella schiera infinita d'immortali,
Quella schiera infinita d'immortali,
E piangi e di te stessa ti disdegna;
E piangi e di te stessa ti disdegna;
Che senza sdegno omai la doglia è stolta:
Che senza sdegno omai la doglia è stolta:
Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti,
{{R|15}}Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti,
E ti punga una volta
E ti punga una volta
Pensier degli avi nostri e de' nepoti.
Pensier degli avi nostri e de' nepoti.

D'aria e d'ingegno e di parlar diverso
D'aria e d'ingegno e di parlar diverso
Per lo toscano suol cercando gia
Per lo toscano suol cercando gia
L'ospite desioso
{{R|20}}L'ospite desioso
Dove giaccia colui per lo cui verso
Dove giaccia colui per lo cui verso
Il meonio cantor non è più solo.
Il meonio cantor non è più solo.
Ed, oh vergogna! udia
Ed, oh vergogna! udia
Che non che il cener freddo e l'ossa nude
Che non che il cener freddo e l'ossa nude
Giaccian esuli ancora
{{R|25}}Giaccian esuli ancora
Dopo il funereo dì sott'altro suolo,
Dopo il funereo dì sott'altro suolo,
Ma non sorgea dentro a tue mura un sasso,
Ma non sorgea dentro a tue mura un sasso,
Firenze, a quello per la cui virtude
Firenze, a quello per la cui virtude
Tutto il mondo t'onora.
Tutto il mondo t'onora.
Oh voi pietosi, onde sì tristo e basso
{{R|30}}Oh voi pietosi, onde sì tristo e basso
Obbrobrio laverà nostro paese!
Obbrobrio laverà nostro paese!
Bell'opra hai tolta e di ch'amor ti rende,
Bell'opra hai tolta e di ch'amor ti rende,
Schiera prode e cortese,
Schiera prode e cortese,
Qualunque petto amor d'Italia accende.
Qualunque petto amor d'Italia accende.

Amor d'Italia, o cari,
{{R|35}}Amor d'Italia, o cari,
Amor di questa misera vi sproni,
Amor di questa misera vi sproni,
Ver cui pietade è morta
Ver cui pietade è morta
In ogni petto omai, perciò che amari
In ogni petto omai, perciò che amari
Giorni dopo il seren dato n'ha il cielo.
Giorni dopo il seren dato n'ha il cielo.
Spirti v'aggiunga e vostra opra coroni
{{R|40}}Spirti v'aggiunga e vostra opra coroni
Misericordia, o figli,
Misericordia, o figli,
E duolo e sdegno di cotanto affanno
E duolo e sdegno di cotanto affanno
Onde bagna costei le guance e il velo.
Onde bagna costei le guance e il velo.
Ma voi di quale ornar parola o canto
Ma voi di quale ornar parola o canto
Si debbe, a cui non pur cure o consigli,
{{R|45}}Si debbe, a cui non pur cure o consigli,
Ma dell'ingegno e della man daranno
Ma dell'ingegno e della man daranno
I sensi e le virtudi eterno vanto
I sensi e le virtudi eterno vanto
Oprate e mostre nella dolce impresa?
Oprate e mostre nella dolce impresa?
Quali a voi note invio, sì che nel core,
Quali a voi note invio, sì che nel core,
Sì che nell'alma accesa
{{R|50}}Sì che nell'alma accesa
Nova favilla indurre abbian valore?
Nova favilla indurre abbian valore?

Voi spirerà l'altissimo subbietto,
Voi spirerà l'altissimo subbietto,
Ed acri punte premeravvi al seno.
Ed acri punte premeravvi al seno.
Chi dirà l'onda e il turbo
Chi dirà l'onda e il turbo
Del furor vostro e dell'immenso affetto?
{{R|55}}Del furor vostro e dell'immenso affetto?
Chi pingerà l'attonito sembiante?
Chi pingerà l'attonito sembiante?
Chi degli occhi il baleno?
Chi degli occhi il baleno?
Qual può voce mortal celeste cosa
Qual può voce mortal celeste cosa
Agguagliar figurando?
Agguagliar figurando?
Lunge sia, lunge alma profana. Oh quante
{{R|60}}Lunge sia, lunge alma profana. Oh quante
Lacrime al nobil sasso Italia serba!
Lacrime al nobil sasso Italia serba!
Come cadrà? come dal tempo rosa
Come cadrà? come dal tempo rosa
Fia vostra gloria o quando?
Fia vostra gloria o quando?
Voi, di ch'il nostro mal si disacerba,
Voi, di ch'il nostro mal si disacerba,
Sempre vivete, o care arti divine,
{{R|65}}Sempre vivete, o care arti divine,
Conforto a nostra sventurata gente,
Conforto a nostra sventurata gente,
Fra l'itale ruine
Fra l'itale ruine
Gl'itali pregi a celebrare intente.
Gl'itali pregi a celebrare intente.

Ecco voglioso anch'io
Ecco voglioso anch'io
Ad onorar nostra dolente madre
{{R|70}}Ad onorar nostra dolente madre
Porto quel che mi lice,
Porto quel che mi lice,
E mesco all'opra vostra il canto mio,
E mesco all'opra vostra il canto mio,
Sedendo u' vostro ferro i marmi avviva.
Sedendo u' vostro ferro i marmi avviva.
O dell'etrusco metro inclito padre,
O dell'etrusco metro inclito padre,
Se di cosa terrena,
{{R|75}}Se di cosa terrena,
Se di costei che tanto alto locasti
Se di costei che tanto alto locasti
Qualche novella ai vostri lidi arriva,
Qualche novella ai vostri lidi arriva,
io so ben che per te gioia non senti,
io so ben che per te gioia non senti,
Che saldi men che cera e men ch'arena,
Che saldi men che cera e men ch'arena,
Verso la fama che di te lasciasti,
{{R|80}}Verso la fama che di te lasciasti,
Son bronzi e marmi; e dalle nostre menti
Son bronzi e marmi; e dalle nostre menti
Se mai cadesti ancor, s'unqua cadrai,
Se mai cadesti ancor, s'unqua cadrai,
Cresca, se crescer può, nostra sciaura,
Cresca, se crescer può, nostra sciaura,
E in sempiterni guai
E in sempiterni guai
Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura.
{{R|85}}Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura.

Ma non per te; per questa ti rallegri
Ma non per te; per questa ti rallegri
Povera patria tua, s'unqua l'esempio
Povera patria tua, s'unqua l'esempio
Degli avi e de' parenti
Degli avi e de' parenti
Ponga ne' figli sonnacchiosi ed egri
Ponga ne' figli sonnacchiosi ed egri
Tanto valor che un tratto alzino il viso.
{{R|90}}Tanto valor che un tratto alzino il viso.
Ahi, da che lungo scempio
Ahi, da che lungo scempio
Vedi afflitta costei, che sì meschina
Vedi afflitta costei, che sì meschina
Te salutava allora
Te salutava allora
Che di novo salisti al paradiso!
Che di novo salisti al paradiso!
Oggi ridotta sì che a quel che vedi,
{{R|95}}Oggi ridotta sì che a quel che vedi,
Fu fortunata allor donna e reina.
Fu fortunata allor donna e reina.
Tal miseria l'accora
Tal miseria l'accora
Qual tu forse mirando a te non credi.
Qual tu forse mirando a te non credi.
Taccio gli altri nemici e l'altre doglie;
Taccio gli altri nemici e l'altre doglie;
Ma non la più recente e la più fera,
{{R|100}}Ma non la più recente e la più fera,
Per cui presso alle soglie
Per cui presso alle soglie
Vide la patria tua l'ultima sera.
Vide la patria tua l'ultima sera.

Beato te che il fato
Beato te che il fato
A viver non dannò fra tanto orrore;
A viver non dannò fra tanto orrore;
Che non vedesti in braccio
{{R|105}}Che non vedesti in braccio
L'itala moglie a barbaro soldato;
L'itala moglie a barbaro soldato;
Non predar, non guastar cittadi e colti
Non predar, non guastar cittadi e colti
L'asta inimica e il peregrin furore;
L'asta inimica e il peregrin furore;
Non degl'itali ingegni
Non degl'itali ingegni
Tratte l'opre divine a miseranda
{{R|110}}Tratte l'opre divine a miseranda
Schiavitude oltre l'alpe, e non de' folti
Schiavitude oltre l'alpe, e non de' folti
Carri impedita la dolente via;
Carri impedita la dolente via;
Non gli aspri cenni ed i superbi regni;
Non gli aspri cenni ed i superbi regni;
Non udisti gli oltraggi e la nefanda
Non udisti gli oltraggi e la nefanda
Voce di libertà che ne schernia
{{R|115}}Voce di libertà che ne schernia
Tra il suon delle catene e de' flagelli.
Tra il suon delle catene e de' flagelli.
Chi non si duol? che non soffrimmo? intatto
Chi non si duol? che non soffrimmo? intatto
Che lasciaron quei felli?
Che lasciaron quei felli?
Qual tempio, quale altare o qual misfatto?
Qual tempio, quale altare o qual misfatto?

Perché venimmo a sì perversi tempi?
{{R|120}}Perché venimmo a sì perversi tempi?
Perché il nascer ne desti o perché prima
Perché il nascer ne desti o perché prima
Non ne desti il morire,
Non ne desti il morire,
Acerbo fato? onde a stranieri ed empi
Acerbo fato? onde a stranieri ed empi
Nostra patria vedendo ancella e schiava,
Nostra patria vedendo ancella e schiava,
E da mordace lima
{{R|125}}E da mordace lima
Roder la sua virtù, di null'aita
Roder la sua virtù, di null'aita
E di nullo conforto
E di nullo conforto
Lo spietato dolor che la stracciava
Lo spietato dolor che la stracciava
Ammollir ne fu dato in parte alcuna.
Ammollir ne fu dato in parte alcuna.
Ahi non il sangue nostro e non la vita
{{R|130}}Ahi non il sangue nostro e non la vita
Avesti, o cara; e morto
Avesti, o cara; e morto
Io non son per la tua cruda fortuna.
Io non son per la tua cruda fortuna.
Qui l'ira al cor, qui la pietade abbonda:
Qui l'ira al cor, qui la pietade abbonda:
Pugnò, cadde gran parte anche di noi:
Pugnò, cadde gran parte anche di noi:
Ma per la moribonda
{{R|135}}Ma per la moribonda
Italia no; per li tiranni suoi.
Italia no; per li tiranni suoi.

Padre, se non ti sdegni,
Padre, se non ti sdegni,
Mutato sei da quel che fosti in terra.
Mutato sei da quel che fosti in terra.
Morian per le rutene
Morian per le rutene
Squallide piagge, ahi d'altra morte degni,
{{R|140}}Squallide piagge, ahi d'altra morte degni,
Gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo
Gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo
E gli uomini e le belve immensa guerra.
E gli uomini e le belve immensa guerra.
Cadeano a squadre a squadre
Cadeano a squadre a squadre
Semivestiti, maceri e cruenti,
Semivestiti, maceri e cruenti,
Ed era letto agli egri corpi il gelo.
{{R|145}}Ed era letto agli egri corpi il gelo.
Allor, quando traean l'ultime pene,
Allor, quando traean l'ultime pene,
Membrando questa desiata madre,
Membrando questa desiata madre,
Diceano: oh non le nubi e non i venti,
Diceano: oh non le nubi e non i venti,
Ma ne spegnesse il ferro, e per tuo bene,
Ma ne spegnesse il ferro, e per tuo bene,
O patria nostra. Ecco da te rimoti,
{{R|150}}O patria nostra. Ecco da te rimoti,
Quando più bella a noi l'età sorride,
Quando più bella a noi l'età sorride,
A tutto il mondo ignoti,
A tutto il mondo ignoti,
Moriam per quella gente che t'uccide.
Moriam per quella gente che t'uccide.

Di lor querela il boreal deserto
Di lor querela il boreal deserto
E conscie fur le sibilanti selve.
{{R|155}}E conscie fur le sibilanti selve.
Così vennero al passo,
Così vennero al passo,
E i negletti cadaveri all'aperto
E i negletti cadaveri all'aperto
Su per quello di neve orrido mare
Su per quello di neve orrido mare
Dilaceràr le belve
Dilaceràr le belve
E sarà il nome degli egregi e forti
{{R|160}}E sarà il nome degli egregi e forti
Pari mai sempre ed uno
Pari mai sempre ed uno
Con quel de' tardi e vili. Anime care,
Con quel de' tardi e vili. Anime care,
Bench'infinita sia vostra sciagura,
Bench'infinita sia vostra sciagura,
Datevi pace; e questo vi conforti
Datevi pace; e questo vi conforti
Che conforto nessuno
{{R|165}}Che conforto nessuno
Avrete in questa o nell'età futura.
Avrete in questa o nell'età futura.
In seno al vostro smisurato affanno
In seno al vostro smisurato affanno
Posate, o di costei veraci figli,
Posate, o di costei veraci figli,
Al cui supremo danno
Al cui supremo danno
Il vostro solo è tal che s'assomigli.
{{R|170}}Il vostro solo è tal che s'assomigli.

Di voi già non si lagna
Di voi già non si lagna
La patria vostra, ma di chi vi spinse
La patria vostra, ma di chi vi spinse
A pugnar contra lei,
A pugnar contra lei,
Sì ch'ella sempre amaramente piagna
Sì ch'ella sempre amaramente piagna
E il suo col vostro lacrimar confonda.
{{R|175}}E il suo col vostro lacrimar confonda.
Oh di costei ch'ogni altra gloria vinse
Oh di costei ch'ogni altra gloria vinse
Pietà nascesse in core
Pietà nascesse in core
A tal de' suoi ch'affaticata e lenta
A tal de' suoi ch'affaticata e lenta
Di sì buia vorago e sì profonda
Di sì buia vorago e sì profonda
La ritraesse! O glorioso spirto,
{{R|180}}La ritraesse! O glorioso spirto,
Dimmi: d'Italia tua morto è l'amore?
Dimmi: d'Italia tua morto è l'amore?
Di': quella fiamma che t'accese, è spenta?
Di': quella fiamma che t'accese, è spenta?
Di': né più mai rinverdirà quel mirto
Di': né più mai rinverdirà quel mirto
Ch'alleggiò per gran tempo il nostro male?
Ch'alleggiò per gran tempo il nostro male?
Nostre corone al suol fien tutte sparte?
{{R|185}}Nostre corone al suol fien tutte sparte?
Né sorgerà mai tale
Né sorgerà mai tale
Che ti rassembri in qualsivoglia parte?
Che ti rassembri in qualsivoglia parte?

In eterno perimmo? e il nostro scorno
In eterno perimmo? e il nostro scorno
Non ha verun confine?
Non ha verun confine?
Io mentre viva andrò sclamando intorno,
{{R|190}}Io mentre viva andrò sclamando intorno,
Volgiti agli avi tuoi, guasto legnaggio;
Volgiti agli avi tuoi, guasto legnaggio;
Mira queste ruine
Mira queste ruine
E le carte e le tele e i marmi e i templi;
E le carte e le tele e i marmi e i templi;
Pensa qual terra premi; e se destarti
Pensa qual terra premi; e se destarti
Non può la luce di cotanti esempli,
{{R|195}}Non può la luce di cotanti esempli,
Che stai? levati e parti.
Che stai? levati e parti.
Non si conviene a sì corrotta usanza
Non si conviene a sì corrotta usanza
Questa d'animi eccelsi altrice e scola:
Questa d'animi eccelsi altrice e scola:
Se di codardi è stanza,
Se di codardi è stanza,
Meglio l'è rimaner vedova e sola.
{{R|200}}Meglio l'è rimaner vedova e sola.
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Versione delle 17:49, 26 mar 2007

Canti/II. Sopra il monumento di Dante
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Perché le nostre genti
Pace sotto le bianche ali raccolga,
Non fien da' lacci sciolte
Dell'antico sopor l'itale menti
5S'ai patrii esempi della prisca etade
Questa terra fatal non si rivolga.
O Italia, a cor ti stia
Far ai passati onor; che d'altrettali
Oggi vedove son le tue contrade,
10Né v'è chi d'onorar ti si convegna.
Volgiti indietro, e guarda, o patria mia,
Quella schiera infinita d'immortali,
E piangi e di te stessa ti disdegna;
Che senza sdegno omai la doglia è stolta:
15Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti,
E ti punga una volta
Pensier degli avi nostri e de' nepoti.

D'aria e d'ingegno e di parlar diverso
Per lo toscano suol cercando gia
20L'ospite desioso
Dove giaccia colui per lo cui verso
Il meonio cantor non è più solo.
Ed, oh vergogna! udia
Che non che il cener freddo e l'ossa nude
25Giaccian esuli ancora
Dopo il funereo dì sott'altro suolo,
Ma non sorgea dentro a tue mura un sasso,
Firenze, a quello per la cui virtude
Tutto il mondo t'onora.
30Oh voi pietosi, onde sì tristo e basso
Obbrobrio laverà nostro paese!
Bell'opra hai tolta e di ch'amor ti rende,
Schiera prode e cortese,
Qualunque petto amor d'Italia accende.

35Amor d'Italia, o cari,
Amor di questa misera vi sproni,
Ver cui pietade è morta
In ogni petto omai, perciò che amari
Giorni dopo il seren dato n'ha il cielo.
40Spirti v'aggiunga e vostra opra coroni
Misericordia, o figli,
E duolo e sdegno di cotanto affanno
Onde bagna costei le guance e il velo.
Ma voi di quale ornar parola o canto
45Si debbe, a cui non pur cure o consigli,
Ma dell'ingegno e della man daranno
I sensi e le virtudi eterno vanto
Oprate e mostre nella dolce impresa?
Quali a voi note invio, sì che nel core,
50Sì che nell'alma accesa
Nova favilla indurre abbian valore?

Voi spirerà l'altissimo subbietto,
Ed acri punte premeravvi al seno.
Chi dirà l'onda e il turbo
55Del furor vostro e dell'immenso affetto?
Chi pingerà l'attonito sembiante?
Chi degli occhi il baleno?
Qual può voce mortal celeste cosa
Agguagliar figurando?
60Lunge sia, lunge alma profana. Oh quante
Lacrime al nobil sasso Italia serba!
Come cadrà? come dal tempo rosa
Fia vostra gloria o quando?
Voi, di ch'il nostro mal si disacerba,
65Sempre vivete, o care arti divine,
Conforto a nostra sventurata gente,
Fra l'itale ruine
Gl'itali pregi a celebrare intente.

Ecco voglioso anch'io
70Ad onorar nostra dolente madre
Porto quel che mi lice,
E mesco all'opra vostra il canto mio,
Sedendo u' vostro ferro i marmi avviva.
O dell'etrusco metro inclito padre,
75Se di cosa terrena,
Se di costei che tanto alto locasti
Qualche novella ai vostri lidi arriva,
io so ben che per te gioia non senti,
Che saldi men che cera e men ch'arena,
80Verso la fama che di te lasciasti,
Son bronzi e marmi; e dalle nostre menti
Se mai cadesti ancor, s'unqua cadrai,
Cresca, se crescer può, nostra sciaura,
E in sempiterni guai
85Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura.

Ma non per te; per questa ti rallegri
Povera patria tua, s'unqua l'esempio
Degli avi e de' parenti
Ponga ne' figli sonnacchiosi ed egri
90Tanto valor che un tratto alzino il viso.
Ahi, da che lungo scempio
Vedi afflitta costei, che sì meschina
Te salutava allora
Che di novo salisti al paradiso!
95Oggi ridotta sì che a quel che vedi,
Fu fortunata allor donna e reina.
Tal miseria l'accora
Qual tu forse mirando a te non credi.
Taccio gli altri nemici e l'altre doglie;
100Ma non la più recente e la più fera,
Per cui presso alle soglie
Vide la patria tua l'ultima sera.

Beato te che il fato
A viver non dannò fra tanto orrore;
105Che non vedesti in braccio
L'itala moglie a barbaro soldato;
Non predar, non guastar cittadi e colti
L'asta inimica e il peregrin furore;
Non degl'itali ingegni
110Tratte l'opre divine a miseranda
Schiavitude oltre l'alpe, e non de' folti
Carri impedita la dolente via;
Non gli aspri cenni ed i superbi regni;
Non udisti gli oltraggi e la nefanda
115Voce di libertà che ne schernia
Tra il suon delle catene e de' flagelli.
Chi non si duol? che non soffrimmo? intatto
Che lasciaron quei felli?
Qual tempio, quale altare o qual misfatto?

120Perché venimmo a sì perversi tempi?
Perché il nascer ne desti o perché prima
Non ne desti il morire,
Acerbo fato? onde a stranieri ed empi
Nostra patria vedendo ancella e schiava,
125E da mordace lima
Roder la sua virtù, di null'aita
E di nullo conforto
Lo spietato dolor che la stracciava
Ammollir ne fu dato in parte alcuna.
130Ahi non il sangue nostro e non la vita
Avesti, o cara; e morto
Io non son per la tua cruda fortuna.
Qui l'ira al cor, qui la pietade abbonda:
Pugnò, cadde gran parte anche di noi:
135Ma per la moribonda
Italia no; per li tiranni suoi.

Padre, se non ti sdegni,
Mutato sei da quel che fosti in terra.
Morian per le rutene
140Squallide piagge, ahi d'altra morte degni,
Gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo
E gli uomini e le belve immensa guerra.
Cadeano a squadre a squadre
Semivestiti, maceri e cruenti,
145Ed era letto agli egri corpi il gelo.
Allor, quando traean l'ultime pene,
Membrando questa desiata madre,
Diceano: oh non le nubi e non i venti,
Ma ne spegnesse il ferro, e per tuo bene,
150O patria nostra. Ecco da te rimoti,
Quando più bella a noi l'età sorride,
A tutto il mondo ignoti,
Moriam per quella gente che t'uccide.

Di lor querela il boreal deserto
155E conscie fur le sibilanti selve.
Così vennero al passo,
E i negletti cadaveri all'aperto
Su per quello di neve orrido mare
Dilaceràr le belve
160E sarà il nome degli egregi e forti
Pari mai sempre ed uno
Con quel de' tardi e vili. Anime care,
Bench'infinita sia vostra sciagura,
Datevi pace; e questo vi conforti
165Che conforto nessuno
Avrete in questa o nell'età futura.
In seno al vostro smisurato affanno
Posate, o di costei veraci figli,
Al cui supremo danno
170Il vostro solo è tal che s'assomigli.

Di voi già non si lagna
La patria vostra, ma di chi vi spinse
A pugnar contra lei,
Sì ch'ella sempre amaramente piagna
175E il suo col vostro lacrimar confonda.
Oh di costei ch'ogni altra gloria vinse
Pietà nascesse in core
A tal de' suoi ch'affaticata e lenta
Di sì buia vorago e sì profonda
180La ritraesse! O glorioso spirto,
Dimmi: d'Italia tua morto è l'amore?
Di': quella fiamma che t'accese, è spenta?
Di': né più mai rinverdirà quel mirto
Ch'alleggiò per gran tempo il nostro male?
185Nostre corone al suol fien tutte sparte?
Né sorgerà mai tale
Che ti rassembri in qualsivoglia parte?

In eterno perimmo? e il nostro scorno
Non ha verun confine?
190Io mentre viva andrò sclamando intorno,
Volgiti agli avi tuoi, guasto legnaggio;
Mira queste ruine
E le carte e le tele e i marmi e i templi;
Pensa qual terra premi; e se destarti
195Non può la luce di cotanti esempli,
Che stai? levati e parti.
Non si conviene a sì corrotta usanza
Questa d'animi eccelsi altrice e scola:
Se di codardi è stanza,
200Meglio l'è rimaner vedova e sola.

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