Pagina:The Oxford book of Italian verse.djvu/38: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
(Nessuna differenza)

Versione delle 21:43, 13 ago 2011


SAN FRANCESCO D’ASSISI

<poem>Laudalu si’, mi signore, per quilli ke perdonano per lo

         tuo amore, 
    E sostengo infirmitate e tribulatione: 
    Beati quilli ke le sosterrano in pace, 
    Ka da te, altissimu, sirano incoronati, 

Laudatu si’, mi signore, per sora nostra morte corporale.

    Da la quale nullu homo vivente po skampare: 
    Guai a quilli ke morrano in peccato mortale; 
    Beati quilli ke se trovarà ne le tue sanctissime voluntati, 
    Ka la morte secunda nol farrà male. 

Laudate e benedicite lu mi signore et rengratiate

    Et serviateli cum grande humilitate. Amen. 

CIULLO D’ALCAMO

2

Prima metà del sec. xiii


ROSA fresca aulentissima,

    C'appari in ver la state, 
    Le donne ti disiano, 
    Pulzelle e maritate: 
    Traemi d’este focora,
    Se t’este a bolontate; 
    Perche non aio abentu notte e dia 
    Pensando pur di voi, Madonna mia. 

― Se di meve trabàgliti,

    Follia lo ti fa fare. 
    Lo mar potresti arrompere 
    Avanti e asemenare, 
    L’abere d’esto secolo 
    Tutto quanto assembrare: 
    Avere me non poterìa esto monno:
    Avanti li cavelli m’aritonno.38,3,Michiviane

38