Spirto che troppo di sua gloria altero

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Giuseppe Maria Ercolani

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Spirto che troppo di sua gloria altero Intestazione 6 marzo 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani


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XI1


Spirto che troppo di sua gloria altero
     Minacciò l’Austro, e l’Aquilone invano,
     Trasse tutto in catena il germe umano
     Per vendicarsi del perduto impero;

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5Ma la gran Donna a cui l’onor primiero
     Serbò l’eterna onnipotente mano,
     Libera nacque, e in se medesma vano
     Fè il nostro fallo e l’empio altrui pensiero.
Non già che avvinta non dovesse anch’ella
     10Scender tra noi, ma nol sofferse il Verbo,
     Perch’ei fora men chiaro, essa men bella;
E l’Avversario nel suo esiglio acerbo
     Rammentando a Maria che l’ebbe ancella,
     Avrìa giusta cagion d’esser superbo.


Note

  1. Sopra l’Immacolata Concezione della stessa.