<dc:title> Storia della geografia e delle scoperte geografiche esposta da Luigi Hugues (parte seconda - la geografia nel medio evo) </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Luigi Hugues</dc:creator><dc:date>1891</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Storia_della_geografia_e_delle_scoperte_geografiche_(parte_seconda)/Capitolo_IV/Considerazioni_generali&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20191212110239</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Storia_della_geografia_e_delle_scoperte_geografiche_(parte_seconda)/Capitolo_IV/Considerazioni_generali&oldid=-20191212110239
Storia della geografia e delle scoperte geografiche esposta da Luigi Hugues (parte seconda - la geografia nel medio evo) Luigi HuguesStoria della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu
[p. 76modifica]24. Considerazioni generali. — Inattesi e grandi avvenimenti si compiono, nel secolo XIII, nell’Asia Centrale e nell’Europa orientale. Le orde mongole, condotte da Ginghiz-Khan, si impadroniscono successivamente del paese dei Turchi orientali (1208), della Cina settentrionale (1215), della Corasmia e del Corassan (1219), ed estendono il loro dominio dal Caspio sino al di là della Grande Muraglia. Sotto Okodai, successore di Ginghiz-Khan, i Mongoli invadono le grandi pianure che si estendono a settentrione del Caspio e del Mar Nero, occupano Mosca, e, procedendo verso occidente e sud-ovest, minacciano i paesi della Vistola, dell’Oder e del Danubio. Nel fine di allontanare dall’Europa il terribile flagello, ma, più ancora, per favorire la diffusione del Vangelo nelle regioni dell’Asia Centrale e fare dei Mongoli un potente alleato dei Cristiani contro i [p. 77modifica]fanatici propagatori dell’Islamismo, il Sommo Pontefice Innocenzo IV affidava nel 1245 a due ambascerie l’incarico di recarsi, l’una presso il Khan Batù che accampava sulle rive del Volga, l’altra presso il capo Tataro Baiothnoi che dominava nell’Armenia e nella Persia. Ed alcuni anni dopo (1253), Luigi IX di Francia incaricava della medesima missione, diplomatica a un tempo e religiosa, il monaco Ruysbroek o Rubruk. Gli ambasciatori nulla ottennero dai capi Mongoli: lo scopo principale dei loro viaggi andò fallito, ma preziose informazioni giunsero, per loro mezzo, in Europa sopra i paesi e le nazioni dell’Asia Centrale e dell’estremo Oriente, ed i risultamenti ottenuti dai pii e zelanti missionari prepararono le grandi scoperte che, per opera di Marco Polo, caratterizzano, nella storia della Geografia, la seconda metà del secolo XIII.