Storie incredibili/Allo scultore Costantino Corti
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Traduzione dall'inglese di Baccio Emanuele Maineri (1869)
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Allo scultore Costantino Corti
Carissimo,
Intitolo il Silenzio del Poe all'autore del Lucifero.
Tu, amico, con quest’opra mirabile del tuo scalpello affermasti, a mio avviso, l’epopea della Rivoluzione. Ma, più che Spartaco, Lucifero è l’umanità intiera, che levasi a signoria di sè; concitamento, rabbia, disfida ne ostentano la indomita coscienza: Capanèo, la impotenza delira; Lucifero, la forza del dritto — il Prometeo della favola che si trasforma nel Prometeo della fede nuova!
Hai fatto opra degna delle grandi tradizioni del Canova.
Il Silenzio, artisticamente, par quasi un’antitesi, ne’ limiti angusti d'una scena locale; in esso, il desolamento solenne, l’animazione convulsa e il letale riposo della natura stanca. — Dal masso il tuo Lucifero lancia la sua disfida; dal masso lo incognito, avvolto solennemente nella toga della antica Roma, arriccia di paura e fugge dinanzi al Silenzio, ch’è immagine della Morte. — Racconto degno del Demonio che lo fa, e del poeta che finge d'ascoltarlo.
E tu accogli questa poesia, proprio degna d’artista; e, rammentando l’amico, vivi e cresci all’onore dell’arte italiana.
B. E. MAINERI. |