Viaggio in Dalmazia/De' Costumi de' Morlacchi/9. Costume

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9. Costume

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§. 9. Costume.

L’innocenza, e la libertà naturale de’ secoli pastorali mantiensi ancora in Morlacchia; o almeno ve ne rimangono grandissimi vestigj ne’ luoghi più rimoti dai nostri stabilimenti, La pura cordialità del sentimento non vi è trattenuta da’ riguardi, e dà di se chiari segni esteriori senza distinzione di circostanze. Una bella fanciulla Morlacca trova un uomo del suo paese per la strada, e lo bacia affettuosamente, senza pensare a malizia. Io ò veduto tutte le donne, e le fanciulle, e i giovani, e i vecchi di più d’una Villa baciarsi fra loro, a misura che giungevano su’ piazzali delle Chiese, ne’ giorni di festa. Sembrava, che quella gente fosse tutta d’una sola famiglia. Ò poi osservato cento volte la medesima cosa pelle strade, e pe’ mercati delle Città maritime, dove i Morlacchi vengono a vendere le loro derrate. Ne’ tempi di feste, e chiasso, oltre al bacio corre qualche altra libertatuccia di mani, che noi troveressimo poco decente, ma presso di loro non passa per [p. 68 modifica]tale; se ne vengano ripresi, dicono, “ch’egli è uno scherzare, che a nulla monta“. Da questi scherzi però ànno principio sovente i loro amori, che frequentemente finiscono in ratti, quando i due Amanti si trovino d’accordo. È raro caso (e non avviene certamente ne’ luoghi più rimoti dal commercio) che il Morlacco rapisca una fanciulla non consenziente, o la disonori. Se questo accadesse, la giovane farebbe per certo buona difesa; da che la robustezza delle donne di que’ paesi di poco la cede a’ maschi pell’ordinario. Quasi sempre la fanciulla rapita fissa ella medesima l’ora, e ’l luogo del ratto; e lo fa per liberarsi dal numero dei pretendenti, ai quali forse à dato buone parole, e da’ quali à ricevuto qualche regaluccio in pegno d’amore, come d’anella d’ottone, di coltellini, o d’altra tal cosa di lieve prezzo. Le Morlacche si tengono un poco in assetto prima d’andare a marito: ma dopo che ne ànno fatto l’acquisto, si abbandonano totalmente al sudiciume, quasi volessero giustificare il disprezzo con cui sono trattate. Non è però, che le fanciulle mandino buoni effluvj; imperocchè usano d’ungersi i capelli col burro, che irrancidisce facilmente, ed esala anche di lontano il più disaggradevole puzzo, che possa ferire il naso d’un galantuomo.