Visita (Prati)
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XLVI
VISITA
— Chi batte a l’uscio della mia dimora,
sí fuor di tempo? Pellegrin, che vuoi?
— Ti dimando ricovro. — È tarda l’ora;
né c’è negozio da trattar fra noi.
5— Aprimi, dico. — Non finisci ancora?
— A me la soglia ricusar non puoi.
— Fuor resta intanto. — Per restar di fuora
son poco saldi i chiavistelli tuoi.
— Or chi se’ tu? — Son la fanciulla bruna.
10— Che vuoi da me? — Tu déi saperlo, io penso;
e tempo da garrir piú non m’avanza. —
Spuntava intanto la gioconda luna;
cadean le porte; e un grave odor d’incenso
giá si spargea per la funerea stanza.