Vita di Esopo Frigio/Capitolo LXIII

Da Wikisource.
Capitolo LXIII

../Capitolo LXII ../Capitolo LXIV IncludiIntestazione 1 gennaio 2018 100% Da definire

Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo LXIII
Capitolo LXII Capitolo LXIV
[p. 84 modifica]

C A P I T O L O   LXIII.

AVeva il Re Nectenabò, quando Esopo venne ad Helipoli, il qual nome significa Città del [p. 85 modifica]Sole, mandato per i suoi Satrapi periti nelle quistioni sofistiche: acciocchè con Esopo disputassero, e questi venuti, fece loro un real convito, e fece invitar Esopo. Dove poscia, che ebbero la fame spenta, incominciò uno de’ più dotti Heliopoliti a favellare, così dicendo: Sappi, o Esopo, che il mio Iddio, mi ha mandato ad interrogarti un dubbio, acciocchè intenda da te la soluzione. A cui Esopo, senza più oltre ascoltare disse: gran bugia è cotesta, che tu ora dici, conciosiachè non hanno bisogno i Dei d’imparare dagli uomini, ma volendo tu parer di dire cose grandi, non solamente accusi la vanità, e l’arroganza della tua presunzione, ma fai il tuo Iddio ignorante e poco saggio. A loro fecesi mutolo a tai parole l’Heliopolita, un altro poscia propose cotal questione: Egli è un magno ed amplissimo tempio, entro cui è una sola colonna, ma tanto grande, e spaziosa, ch’ella in se stessa dodici camere contiene, ciascuna delle quali è da trenta travi sostenuta, ed intorno vi vanno sempre girando due donne, l’una delle quali sempre corre dietro all’altra: or tu sopra di ciò dimmi quello, che ti porge il tuo ingegno, e sapere, e che pensi ciò sia cotesta questione. Rispose Esopo: appo noi la sviluppariano, e scioglieriano i fanciulli. Quel tuo gran tempio è tutta la machina mondiale, la colonna, che vi sia nel mezzo, è l’anno, mediante il quale l’ordine del Mondo, ed il movimento viene misurato; le dodici camere in quella colonna contenute sono i dodici mesi dell’anno, i trenta giorni di ciascuno de’ quali corrispondono alli trenta travi; e le Donne, che intorno le vanno sempre girando, sono la notte, ed il giorno, perciocchè queste pare, che sempre girando, l’una corra dietro all’ [p. 86 modifica]altra: e così fu da spiegata quella gran proposia di quel Satrapo; e poichè li due più saggi riputati, nella cui dottrina era tutta la speranza di Nectenabò riposta, furono da Esopo vinti, e smaccati, gli altri non ebbero poi ardire di venire a contesa con colui. Laonde disciolta la congregazione, ciascuno a suoi alloggiamenti se n’andarono, seco stessi pensando alla grandezza della dottrina, e dell’ingegno di Esopo.