Wikisource:Bar/Archivio/2008.03

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Archivio delle discussioni del mese di marzo dell'anno 2008

Categoria: Archivio Bar 2008 Bar   Archivio    marzo 2008 



Smarrimendo UId e pw[modifica]

Ciao sono Utente:Emanuele Tinari. Purtroppo rientrando in wikisource dopo mesi e mesi, mi sono accorto di non aver salvato, o di aver smarrito i miei dati x accedere al sito. Alcuni miei tentativi, effettuati in data odierna, come forse i log files indicano, sono risultati vani. Desideravo sapere, sperando che la mia domanda non sia già stata posta + volte altrove, e forse interesse anche di altri utenti distratti" cm me, se esiste un metodo per recuperare tali dati, sia Nome Utente che relativa Pw. Eventualmente il tutto può anche essermi inviato via e-mail all'indirizzo: REMOVE_ME_emanuele.tinari@fastwebnet.it "Diamine ma chiunque può aprire un account così su Fastweb, ergo sta mail potrebbe non esser tua" P.S. Il mio nome nonchè la mia mail Fastweb sono anche indicate sull'elenco telefonico della Telecom! Grazie x la cortese risposta. Una buona giornata a tutti.

Il discorso è semplice. Se tu hai inserito, quando ti sei registato, l'indirizzo e-mail puoi farti mandare la password su quell'indirizzo. Nella pagina di login trovi il pulsante "Invia password in email" (Aiuto:Come registrarsi). Se, invece, non hai indicato il tuo indirizzo non è possibile per il sistema comunicartela. Il problema è meramente tecnico (nessuno di noi può accedere al database dove ci sono le passowrd che per di più sono crittate). La soluzione che ti propongo è quella di registrarti nuovamente con un nuovo nome utente inserendo la tua email, così da evitare futuri problemi. -- iPorkscrivimi 12:52, 1 mar 2008 (CET)[rispondi]
Tu sei Utente:Emanuele Tinari, dovresti farti mandare per mail la password.

OpenCamp 2008 -Roma 15 marzo[modifica]

L’Opencamp sarà l’occasione per incontrarsi e condividere conoscenze sul software libero e open source. Esso sarà incentrato su cos’è e cosa gira intorno all’Open Source e al software libero. L’evento si prefigge aperto a qualsiasi novità e idea senza porre limitazioni alla fantasia delle persone. Se qualcuno volesse partecipare e raccontare il progetto credo sarebbe il benvenuto. Altri wiki-cosi si stanno organizzando qui: Wikipedia:Raduni/Roma_2008_-_Opencamp--Xaura (disc.) 16:11, 1 mar 2008 (CET)[rispondi]

Un morso e via![modifica]

Cari amici,

passo rapidamente per segnalare una novità di Wikibooks che potrebbe interessarci: con un javascript è possibile sfruttare la struttura tipicamente "informatica" dei nostri titoli per gerarchizzare la navigazione fin dal titolo. Meglio che indichi un esempio che vale mille discorsi: prendiamo uno sgroppino. La discussione relativa all'adozione dello stratagemma è qui. Siccome nutro sentimenti contrastanti sulla proposta volevo metterla a vostra conoscenza e valutarla insieme a voi. - εΔω 21:48, 3 mar 2008 (CET)[rispondi]

Boh, non capisco il senso. L'ho visto anche da bookiani francesi ma non ne vedo l'utilità. La logica è di evitare un titolo lungo come Libro di cucina/Ricette/Sgroppino ed al contempo permettere una navigazione sulla pagina principale nella sottopagina di primo livello. Modificano il titolo della pagina per creare questo effetto. Noi non abbiamo questi problemi. Ad esempio Bruto Secondo/Atto secondo/Scena seconda: teniamo il titolo (con sotto il link automatico alle pagine dei diversi livelli) ed usiamo il template intestazione che fa la stessa cosa del javascript dei bookiani. Personalmente, ma è il mio gusto, credo che graficamente ed anche a livello di navigabilità sia molto meglio il nostro approccio. -- iPorkscrivimi 22:36, 3 mar 2008 (CET)[rispondi]

Padova[modifica]

Ciao A tutti. sono francesco e vorrei sapere se esistono conzoni o racconti eslusivamente su Padova Grazie

Hrmm, non saprei. Prova ad usare il motore di ricerca nel menu a sinistra scrivendo "Padova". Magari trovi qualcosa. A memoria, sui canti non ricordo qualcosa di espressamente relativo alla città. -- iPorkscrivimi 19:03, 7 mar 2008 (CET)[rispondi]
[1] --Accurimbono (disc) 19:49, 7 mar 2008 (CET)[rispondi]

Avviso[modifica]

Cari wikisourciani, ci siamo accorti, in ritardo purtroppo, che le linee guida di Wikisource sono incompatibili con un ottima ed importante biblioteca digitale da sempre utilizzata per trascrivere testi: Biblioteca Italiana. Il sito non permette la riproduzione commerciale, e ciò non è compatibile con la GFDL: chiediamo a tutti dunque di smettere di attingere dal suo archivio, e in un futuro prossimo provvederemo a trasferire tutto questo materiale nella neonata biblioteca wikimedia. Chiediamo a tutti scusa per la "svista" in ritardo. --Aubrey McFato 21:28, 9 mar 2008 (CET)[rispondi]

Sottolineo quanto dice Aubrey ricordando che il lavoro di chi ha caricato testi provenienti da bibliotecaitaliana non verrà cancellato e gettato nel cestino ma verrà trasferito sul nuovo progetto di Wikimedia Italia dedicato proprio alla diffusione di queste tipologie di testi rilasciati con licenze non compatibili con Wikisource. Come vedete dalle ultime modifiche stiamo lavorando sulle guide quindi vi anticipo che a breve ce ne sarà una molto chiara che spiegherà le regole da seguire. -- iPorkscrivimi 21:44, 9 mar 2008 (CET)[rispondi]
Calma e gesso, scusate... ma i testi nudi e crudi sono in PD, quale tipo di diritti di proprietà intellettuale staremmo violando? La trascrizione? Se fosse così allora sarebbero molti altri quasi tutti i siti che dovremmo tagliare fuori. La legge che prevede? Si possono avanzare diritti di trascrizione? Sarebbe bene discuterne e capire quali diritti ha realmente la BibIt. Ciao, --Accurimbono (disc) 10:22, 10 mar 2008 (CET)[rispondi]
Quando uso un libro per trascrivere un testo di pubblico dominio e tale trascrizione la inserisco su Wikisource accetto la GFDL. In parole povere è come dire "Accetto che il mio lavoro di trascrizione sia distribuito secondo tale licenza". Chi poi corregge il testo che ho trascritto, premendo il pulsante per salvare le sue modifiche accetta la GFDL. E così via. Il testo originario è indubbiamente di pubblico dominio ma l'opera di trascriverlo, correggerlo e formattarlo sono opere dei singoli contributori. Non a caso la responsabilità è dei contributori (esempio stupido: se pubblico i Promessi Sposi stravolgendo il testo ed inserendo frasi che possano ledere l'immagine dell'autore io sono responsabile).
Quando usiamo come fonte un sito quale, ad esempio, LiberLiber che è a noi vicino per vari motivi, non ultimo le licenze che usa, proseguiamo il lavoro messo a disposizione dai curatori di tale sito. Se invece, come accade per bibliotecaitaliana, viene indicato chiaramente che le trascrizioni fatte dai loro dipendenti non possono essere usate per fini commerciai noi non possiamo pubblicarle. Nota che parliamo delle loro trascrizioni, non dell'uso delle loro immagini per trascrivere noi il testo. Il problema nasce proprio dalla specifica indicazione presente sul sito che non lascia adito a interpretazioni e ci espone, da subito, a rischi. In altre parole mentre per altri siti il problema è meno pressante e possiamo gestircelo con calma valutando caso per caso, per bibliotecaitaliana dobbiamo trovare quanto prima una soluzione.
Tutto ciò che è pubblicato sui progetti Wikimedia è rilasciato in modo che sia possibile l'utilizzo commerciale. Potremmo anche definire una policy locale per accettare contributi non commerciali ma sarebbe scorretto nei confronti della mission di Wikimedia. La logica innovativa dei nostri progetti non è solo che siamo aperti a monte, ovvero chiunque può contribuire per creare i contenuti del sito, ma anche a valle, ovvero chiunque può utlizzare i contenuti generati (purchè sempre nel rispetto della GFDL) anche per fini commerciali. Questo è un punto di forza incredibile che ci differenzia dalle altre realtà del web. Non solo tu puoi generare i contenuti ma puoi anche, chessò creare un DVD che contiene i testi di un autore pubblicato su Wikisource e venderlo nelle edicole. L'obiettivo è quello originario di Wales, ovvero creare un mondo in cui è data ad ogni persona l'accesso alla conoscenza umana. Grazie ai progetti Wikimedia (tutti sempre e per regola gratuiti e senza pubblicità) l'accesso è garantito a tutti e grazie alla possibilità di utilizzo commerciale si permette una maggiore diffusione della conoscenza.
Per superare questi limiti e non snaturare le logiche di Wikisource, l'Associazione Wikimedia Italia si è mossa per realizzare un sito dedicato ai testi che sono sì di pubblico dominio ma che non sono pubblicabili qui e che si affiancherà a Wikisource. È lì che verranno spostati, ad esempio, le opere provenienti da bibliotecaitaliana e verrà indicato chiaramente che tale materiale non potrà essere usato per fini commerciali. In questo modo saremo sempre certi di operare nel rispetto delle leggi evitando ogni sorta di dubbio o di lasciare spazi alle interpretazioni dei singoli. Sappiamo che i server di Wikisource risiedono negli Stati Uniti e che dobbiamo quindi rispettare in primis le leggi statunitensi sul diritto d'autore. Per questo motivo, ad esempio, non possiamo pubblicare opere che per il Codice Civile italiano sono di PD ma che non lo sono per il codice statunitense (per noi gli autori devono essere morti da più di 70 anni, per gli states devono essere morti prima del 1926). Avere un sito residente in Italia e gestito dall'Associazione Wikimedia Italia, che ricordo essere la corrispondente italiana ufficiale della Wikimedia Foundation, ci permette di avere maggiore libertà d'azione.
Sottolineo che il nuovo sito sarà complementare a Wikisource e non si sovrapporrà al nostro. Facciamo un esempio semplice. Ad oggi i testi di Italo Svevo dovranno essere rimossi (l'autore è morto nel 1928). Senza il nuovo sito tutto il lavoro fatto dagli utenti andrebbe perso e non sarebbe possibile per i lettori conoscere le sue opere in formato wiki. Grazie al nuovo sito sposteremo le opere in quello spazio e nella pagina dedicata all'autore su Wikisource sarà presente un chiaro collegamento alle sue opere nel nuovo sito. Risulta evidente che Wikisource sarà sempre il luogo primo in cui pubblicare le opere e biblioteca wikimedia agirà come supporto a Wikisource.
Da un punto di vista pratico stiamo lavorando alla sistemazione di Wikisource per poter trasferire sul nuovo sito la struttura logica, le pagine di servizio, le guide e quanto altro così da renderlo coerente con Wikisource. È solo questione di tempo e vedremo in pratica i vantaggi di questa importante novità, non ultimo il fatto di riportare Wikisource alla sua natura originaria, ovvero una biblioteca in cui trovare trascrizioni realizzate dagli utenti di opere e non un collettore di documenti pubblicati su altri siti. Negli ultimi mesi il numero di testi nostri, creati dai wikisourciani, è aumentato in modo considerevole. Ora si tratta solo di proseguire in quella direzione. -- iPorkscrivimi 12:37, 10 mar 2008 (CET)[rispondi]

Hummm... Sinceramente non capisco cosa impedisca di mettere un avviso del tipo "Non commerciale", come per alcune delle immagini presenti in wikipedia. Intendo qualcosa del tipo:

Questo testo non ha licenza GFDL. Può essere utilizzato solo per scopi non commerciali.

A mio modesto parere (da persona esterna alle tematiche di wikisource) questo progetto ha senso in quanto permette di riunire in un unico sito testi e libri che altrimenti sarebbero dispersi nella rete. Se cominciamo a sminuzzare questa biblioteca in siti vari, tanto vale lasciare tutto dove già stava (ovvero sui siti di LiberLiber/BibliotecaItaliana & co.).

In ogni caso, se questo fantomatico diritto d'autore sulle trascrizioni esiste, credo che andrebbero spostati non solo i testi provenienti da BibliotecaItaliana, ma anche tutti i testi presi da ClassiciItaliani, da GoogleLibri, da Silab-Progetto Duecento e da LiberLiber (notati i simbolini © al fondo delle pagine?) E non mi si dica che quelli di GoogleLibri li trascriviamo noi, perchè in fondo noi proseguiamo solo l'opera di digitalizzazione eseguita da Google, che potrebbe vantare un diritto sulle immagini scannerizzate, e a cui noi poi attingiamo senza il loro permesso.

IPork dice: "Negli ultimi mesi il numero di testi nostri, creati dai wikisourciani, è aumentato in modo considerevole." Mha. Parlando di questi ultimi mesi (da quando io sono qui) a me sembra che i testi non provenienti da altri siti (LiberLiber, Silab, GoogleLibri...) siano ben pochi. Ma se lo dite voi, sarà davvero così.

Se invece questo sito ha un altro scopo... Scusate la crudezza, ma non me n'ero accorto. Un altro scopo ci sarebbe se noi creassimo davvero dei nostri testi (ad esempio, permettendo agli utenti di pubblicare loro traduzioni di testi in lingua straniera). Ma si è scelta un'altra strada. Se questo progetto ha obiettivi differenti spiegatemeli, che davvero non li ho capiti.

Questa non è una difesa disperata dei testi che ho inserito io, molti dei quali provengono appunto da BibliotecaItaliana, e di cui (per quanto mi riguarda) potete fare ciò che volete. È solo che a questo punto mi sembra perfettamente inutile spostare tutte queste "violazioni di copyright" da un sito all'altro, tanto vale cancellarli e metterci al posto il link al sito di provenienza. Meditate, gente, meditate... Gavagai (disc.)

(conflittato)Caro Gavagai, io credo che gli obiettivi del progetto tu li abbi compresi: non ci sono complotti di nessun genere, ma purtroppo l'essere venuti a conoscenza di un aspetto legale che ci era sfuggito.
Io ed iPork siamo stati i primi ad accorgercene, e èpurtroppo è l'ennesima volta che dobbiamo fare i conti con forze esterne. LiberLiber è un progetto molto simile a noi, e ne conosciamo personalmente i protagonisti.
ma Biblioteca Italiana è un'ottimo progetto di un istituzione, il copyright sulla trascrizione è loro e i salari ai dipendenti li hanno pagati loro. Io sarei il primo a volere delle licenze libere su quei testi (e se potessi gliene parlerei di persona). ma non li hanno e purtroppo, co come funziona la Wikimedia foundation, noi siamo costretti a rispettare le leggi e le licenze. Quella di Biblioteca Wikimedia (BWI) è un'ottima idea mutuata da altre Wikisource straniere, ed un posto in cui abbiamo più libertà di decisione.
L'idea sarà di mantenere qui tutti i testi che possiamo mantenere, mentre spostare là quello che non possiamo.
Ma qui rimarranno tutte le pagine autore, in modo che l'unicità del portale Wikisource sia in qualche modo preservata. E' un valore importante, e cercheremo di mantenerlo.
Ti assicuro che per i tuoi edit e per quelli di tutti gli altri abbiamo la massima stima e premura (non è captatio benevolentiae, neanche a me questa cosa va giù bene, ma la legge è legge e se vogliamo essere seri dobbiamo fare così; le licenze sono incompatibili), anche perchè gran parte è lavoro nostro.
Dunque spero di avere chiarito che l'utilità di possedere quei testi rimane e anche di aver dissipato qualche dubbio su eventuali ma inesistenti "complotti" ;-) Aubrey McFato 16:15, 10 mar 2008 (CET)[rispondi]
Copio-incollo da bibliotecaitaliana.it/copyright.php:
Tutte le opere incluse nelle collezioni digitali di Biblioteca Italiana sono esenti da diritti d'autore. Chiunque individui nelle nostre collezioni versioni digitali di opere o di materiali secondari su cui vanti diritti di proprietà intellettuale in qualsisasi forma legalmente tutelata è pregato di contattare immediatamente la redazione all'indirizzo redazione@bibliotecaitaliana.it
Tutte le versioni digitali di opere letterarie e gli altri materiali pubblicati in questo sito sono coperte da una Licenza Creative Commons
Non capisco perché non è come per le altre fonti? cioè il testo "in sè" è pubblico dominio (e lo rimane anche quando e dopo che è stato copiato qui) mentre sono coperti da diritto d'autore gli "elementi" aggiunti/modificati dall'editore/trascrittore/pubblicatore precedente?
-- Utente:Qualc1 (sloggato e di tretta)
Perchè la CC usata da biblitecaitaliana è NC, quindi non è compatibile con le policy di Wikisource. -- iPorkscrivimi 20:39, 10 mar 2008 (CET)[rispondi]
Gavagai dal fondo. Vi è una profonda differenza tra un testo statico presentato da bibliotecaitaliana e la versione wiki. È una differenza concettuale e d'uso. Il primo è statico, difficilmente leggibile e praticamente non ipertestualizzabile. Il testo wiki è altra cosa. Per questo avere una versione wiki di un testo è un vantaggio ben superiore dal presentare dei link al sito d'origine.
Sullo scopo di Wikisource mi pare chiaro: "Wikisource è un progetto della Fondazione Wikimedia che utilizza il linguaggio wiki, ovvero un sistema dinamico che permette a qualsiasi individuo di modificare le pagine, il cui scopo è di realizzare una biblioteca digitale dedita alla riproduzione e conservazione di testi editi." Che ci siano siti, come LiberLiber che fungono da fonte per molti testi non esclude che si debba andare verso la digitalizzazione di opere che non sono ancora presenti in rete in formato wiki. Non capisco la logica secondo la quale se non possiamo usare una determinata fonte allora non ha senso ciò che facciamo. Che non si accettino traduzioni create dagli utenti rafforza se mai proprio la finalità di mettere a disposizione di tutti opere edite.
Su googlelibri sbagli. Non riproduciamo alcuna loro immagine ma trascriviamo ciò che è contenuto nelle immagini. Il lavoro di trascrizione è nostro, mica di chi ha scannerizzato il testo.
Non si tratta di sminuzzare la biblioteca ma il contrario dal momento che i due siti vivranno in simbiosi. Wikisource è un progetto della Wikimedia Foundation, biblioteca.wikimedia.it è un sito dell'associazione Wikimedia Italia. Entrambi usano la medesima piattaforma tecnologica, vengono gestiti dalle stesse persone e hanno lo stesso fine. Ciò che cambia sono le licenze accettate. In questo modo Wikisource rimarrà coerente con le linee decise a livello internazionale dalla Fondazione e non generiamo confusione. Ciò che non possiamo mettere su Wikisource, poichè è PD per l'Italia ma non per gli USA ad esempio, finisce su biblioteca.wikimedia.it. È come una valvola di sfogo per il materiale distribuito pubblicabile sotto licenze diverse dalla GDL. Come ad esempio le CCnc.
Inserire delle limitazioni alle licenze di Wikisource attraverso dei banner, come nell'esempio che fai, non è corretto e ci porta verso più problemi che benefici. L'esempio delle immagini non commerciali presenti su Wikipedia mi porta proprio a guardare con grande interesse al lavoro dell'associazione italiana. Non credi sia paradossale presentare i progetti Wikimedia come aperti all'uso commerciale e poi scoprire che esistono materiali non commerciali? Non è meglio utilizzare uno spazio dedicato dove mettere quel materiale così da essere coerenti con quanto diciamo? Chi legge un nostro testo avrà la certezza della licenza con cui è distribuito senza dubbi o confusione. Poi con un link chiaro potrà accedere ai testi pubblicati su biblioteca.wikimedia.it e leggere anche ciò che per la giurisdizione USA non può essere pubblicato qui da noi. Non credi sia più corretto agire in questo modo? -- iPorkscrivimi 20:39, 10 mar 2008 (CET)[rispondi]

Cercherò di essere sintetica e di rispondere a qualcuno dei dubbi presenti. Tenete presente che AIANAL.

  1. bannerino NC: impossibile. Le licenze dei progetti sono chiare e stabilite e non è data alla comunità la facoltà di cambiarle. Questo per diverse ragioni, tra cui l'interoperabilità tra i progetti. Ciò non toglie che potete provare (se ci fosse del consenso) a fare richiesta a WMF. Vi faccio però presente che quando si è manifestato il problema "PD in Italia, sotto copyright negli USA" io ho chiesto di poter tenere le opere come PD-Italy, analogamente a quanto facciamo con le immagini, e mi è stato detto di no
  2. fonti da tagliar fuori: non frequento assiduamente Wikisource da tempo, anche se ci lurko, per cui non ho idea se esista già quello che ora vi chiedo. Servirebbe una lista di tutte le fonti online usate, da vagliare una ad una per valutarne la compatibilità con la GFDL. Le fonti non compatibili possono essere contattate chiedendo espressamente se sono disponibili a rilasciare i loro contenuti in GFDL per Wikisource. Per LiberLiber posso informarmi io :-)
  3. sminuzzamento del progetto: a quanto pare non ci sono troppe alternative. Per il problema "PD in Italia, sotto copyright negli USA" è stata la stessa Anthere a suggerire il fork e nel caso non sareste nemmeno i primi. Conoscete wikilivres.info? Ecco. Quello che nessuno ha intenzione di buttare via, sminuzzare o altro, è la filosofia del progetto: una biblioteca digitale popolata cooperativamente dai suoi utenti. Alcuni limiti pratici impediscono che tutto stia sullo stesso scaffale..
  4. biblioteca.wikimedia.it: biblioteca, questo usurpatore. Il progetto lanciato da WMI accoglie il suggerimento di Anthere e lo sgomento di alcuni amministratori di 'source all'idea di buttare via tanto lavoro già fatto e intende essere uno strumento complementare di Wikisource. Tanto per essere molto chiara: se qualcosa può stare su Wikisource e invece si trova su Biblioteca, verrà spostato su 'source. Biblioteca intende raccogliere opere di pubblico dominio o rilasciate con licenze libere (semplifichiamo: le Creative Commons) che non possono stare su 'source per questioni di copyright o incompatibilità della licenza.

Ciao,

Frieda (dillo a Ubi) 10:32, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
@Aubrey: Ehi, stop the cows, chi ha mai parlato di complotti? Credo che qui siamo tutti in buona fede, abbiamo tutti più o meno lo stesso obiettivo, che è quello di rendere fruibile per tutti il patrimonio letterario italiano; e sul fatto che abbiate il pieno rispetto degli edit di tutti, mi sembrava evidente, è l'essenza stessa di un wiki-progetto (ma anche di un qualsiasi progetto che si avvale di contributi di volontari). Quindi, nessun complotto. :) Semplicemente, un po' di stanchezza: per dirla tutta, mi sto chiedendo perchè fare tutto ciò. L'approccio wiki e la GDFL sono delle belle cose, che apprezzo e condivido (altrimenti non sarei qui). Ma forse non è la cosa più importante: forse per un utente quadratico medio è più utile il fatto di poter trovare gli autori che cerca tutti all'interno dello stesso sito, o il fatto di potersi scaricare un pdf con un libro intero senza doversi salvare le singole pagine (cosa a cui mi pare di capire che state lavorando, ma che non è ancora possibile fare), piuttosto che il fatto che un testo sia in GDFL o NC o qualsiasi altra licenza (cosa di cui, a essere proprio sincero, non interessa troppo nemmeno a me).
Ho capito le vostre motivazioni, e ho capito che probabilmente non c'è altra scelta. Però mi sa che finirò di digitalizzare l'opera che sto digitalizzando (detesto lasciare i lavori a metà!!!), e poi mi autosospenderò per un po' (consideratela una "pausa di riflessione"). =) Chissà!?! Magari resto qui e continuo con ciò che stavo facendo, o magari deciderò se transire verso qualche progetto fratello, un po' meno "burocraticamente complicato" (LiberLiber mi attira molto, ha più o meno gli stessi scopi di wikisource, anche se non usa l'approccio wiki; anzi, vi ringrazio per avermelo fatto conoscere!). Insomma, vedremo.
Detto questo, la smetto di intervenire (che diàmine, avevo promesso che avrei interferito il meno possibile nelle questioni organizzative, e l'ho già fatto anche troppo!). Spero che vorrete scusare i miei dubbi, non sono critiche, e qualunque cosa deciderò continuerò ad apprezzare il vostro lavoro. Senza alcuna recriminazione, buon lavoro e buona fortuna per il futuro! :) Gavagai (disc.)
Parto col dire che per me la GnuFDL è irrinunciabile, è il punto cardine dei progetti Wikimedia e per me la libertà a valle e a monte del mio lavoro è fondamentale, quindi non sono interessato a collaborare con siti con licenze diverse (NC per esempio).


Inoltre la legge vale per tutti i siti. Quindi:
Punto numero 1: I testi nudi e crudi di autori morti da un pezzo (+70/95 anni o quello che è) sono in PD (su questo concordiamo tutti?)
Punto numero 2: Chiarire se la legge italiana e statunitense (quelle a cui sottostanno i progetti Wikimedia) prevedono o meno la possibilità di avanzare diritti di proprietà intellettuale (o di altra natura) su lavoro di trascrizione di testi?
Se :
  1. per chiarezza nei confronti di tutti, mostrare la legge che consente questo
  2. conseguentemente far rispettare la legge nei confronti di tutti i siti che non concedano esplicitamente la propria opera di trascrizione con licenza GnuFDL compatibile (oltre a BibIt, molti altri, da cui provengono penso la maggior parte dei testi presenti)
Se NO: allora eventuali diritti avanzati da siti come BibIt o altri non hanno ragione di esistere e Wikimedia non ha il dovere di rispettare disclaimer impropri.


Su questi punti vorrei un chiarimento da parte di iPork e Aubrey e Frieda che hanno giustamente sollevato il problema.
Non sono accettabili regole ad hoc per un singolo sito, sono sicuro che siamo tutti d'accordo che le regole si fanno su principi generali e si fanno rispettare per tutti i siti. E lo dico essendo consapevole che il mio lavoro fatto sul progetto Duecento in questi anni è a rischio cancellazione.


Sottolineo inoltre che i miei contributi (come quelli di tutti) sono stati fatti nell'intenzione di fornire materiale con licenza GnuFDL, e non accetto che i miei contributi possano essere utilizzati da siti con licenze restrittive e non compatibili (come licenze CC -NC); quindi nel caso si scoprisse che la legge prevede un diritto di trascrizione e conseguentemente Wikisource non possa contenere i testi i cui diritti di trascrizione non sono stati esplicitamente rilasciati con la GnuFDL, allora i testi da me inseriti dal progetto duecento (Silab) dovranno essere cancellati e non spostati in siti NC in quanto questo sarebbe in violazione della licenza con cui ho consapevolmente rilasciato ogni mio singolo contributo.
Gli stessi testi potranno ovviamente essere prelevati da altri contributori dal sito Silab-200 ed essere inseriti in altri siti -NC da altri, ma senza utilizzare i miei contributi ed il mio lavoro rilasciato sotto GnuFDL.
Il discorso ovviamente si estende a tutti gli altri contributori di Wikisource che hanno analogamente rilasciato il proprio lavoro con licenze GnuFDL.


Spero di aver spiegato la mia posizione. --Accurimbono (disc) 10:43, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Nel momento in cui leggi un libro ed attraverso la tua capacità di interpretare quanto scritto lo trascrivi, stai compiendo una azione ben diversa dal semplice premere un pulsante di un qualsiasi programma OCR. Quando dal testo generato da un OCR effettui delle correzioni, fai agire il tuo ingegno per migliorare quanto creato da un software. In entrambe le azioni (trascrizione o correzioni da OCR) entrano in gioco la tua mente, le tue capacità, il tuo intelletto. Ciò che generi è opera del tuo ingegno e come tale sei l'autore di tale lavoro di trascrizione. Non a caso quando premi salva la pagina su Wikisource accetti che il tuo lavoro di trascrizione/formattazione/correzione venga rilasciato sotto GFDL. Se non vi fosse in queste azioni alcun contributo personale non avrebbe senso tale liberatoria, ovvero non avrebbe senso assegnare una licenza ad un conributo di cui non detieni alcun diritto. Questa è la riflessione di base, che ha fatto nascere i dubbi sui quali discutiamo.
Nelle ultime settimane è emerso il problema di bibliotecaitaliana che, a differenza di altri siti attendibili, indica la licenza di distribuzione come non commerciale. Da ciò è nato il dubbio sul da farsi poichè ad oggi nessuno di noi (leggasi utenti registrati e non di Wikisource) si era accorto di nulla. La soluzione che è stata trovata, è quella di fermare il caricamento dei testi provenienti da quel sito, come è stato scritto da Aubrey, e cercare di capire come muoversi. La prima idea è quella di usare il nuovo sito, sul quale comunque finiranno gli autori non pubblicabili su Source. Si parla solo di bibliotecaitaliana perchè, ad oggi, è quella la cui licenza è in contrasto con la nostra.
I tuoi dubbi sono più che comprensibili, cerchiamo di agire come abbiamo sempre fatto, ovvero approfondendo la questione per poi trovare una strada certa e sicura da seguire.
In conclusione non facciamoci prendere dal panico. Vedrai che, come capitato per il caso degli autori, troveremo una soluzione. -- iPorkscrivimi 13:13, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
IMHO trascrivere non è un lavoro intellettuale, cmq le nostre singole interpretazioni non hanno alcun valore legale: bisogna vedere quello che prevedono le leggi italiana e statunitense, perchè è a queste che dobbiamo rispondere. Una volta chiarito cosa prevede la legge la si rispetterà come sempre fatto, senza distinzione di sito e di utente. Il disclaimer della bibliotecaitaliana non ha alcun valore legale, quello che conta è la legge, quindi se la legge dice che la trascrizione è oggetto di diritti non potremo utilizzare i testi (in PD) trascritti da nessun sito che non li rilasci esplicitamente con licenze GnuFDL e compatibili. Se la legislazione dice che la trascrizione non è oggetto di diritti potremo utilizzare i testi (in PD) trascritti da qualsiasi sito, anche se avanzano diritti che sarebbero (in tal caso) non esistenti.
Quindi prima di procedere si tratta di verificare cosa prevede la legge, magari interpellando la (tanto vituperata) SIAE, e agire di conseguenza.
Inoltre, se la SIAE ci dovesse rispondere che le trascrizioni sono oggetto di diritti, non escluderei, prima di procedere alla cancellazione, di inviare a nome di Wikisource italiana a ciascun sito frequentato la richiesta di poter utilizzare i propri contenuti con licenza GnuFDL. A volte queste richieste vanno a buon fine (ne ho fatte un paio con successo in provincia per i teatri e i musei della provincia di Ancona su it.wiki)
Nel frattempo, in attesa di chiarire questi aspetti, sospendo la mia attività nel Progetto:Duecento (non voglio perdere altro tempo in attività potenzialmente illegali) e continuerò a collaborare solo con la trascrizione del Cimarelli, che sicuramente non andrà incontro a questi problemi. --Accurimbono (disc) 14:31, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Scusa perchè fare confusione? Cosa c'entra la Società Italiana Autori e Editori? Non so in che modo spiegarlo diversamente. Tu sei l'autore dei tuoi contributi e premendo su salva la pagina concedi la distribuzione secondo GFDL. Io sono l'autore di queste mie parole, così come sono l'autore dei miei altri contributi tanto è che sono responsabile per ciò che faccio nonostante l'uso di un nickname. I riferimenti normativi sono le leggi sul diritto d'autore (quella italiana è linkata dalla mia pagina utente se vuoi rivederla). Ti ripeto che stiamo approfondendo la questione per arrivare a capire in primis la posizione della fondazione (come fatto per gli autori) e quindi la situazione italiana. Sul fatto poi di chiedere ai siti è ciò che faremo se sarà necessario. -- iPorkscrivimi 17:40, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Dicevo SIAE perché si occupano di diritti di autore e connessi e conoscono queste leggi meglio di chiunque altro. Inoltre per causa bandistica ci passo spesso, quindi chiedere un parere su un argomento o su un legge non è difficile. Cmq sì, concordo, il nostro riferimento sono le leggi. Ma come spesso accade queste sono talmente intricate che se non si chiede delucidazioni a chi le conosce per professione difficilmente (almeno per gli inesperti come me) si riescono a capire. --Accurimbono (disc) 21:34, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Su un argomento di questo tipo è ben difficile che un funzionariop Siae, periferico o centrale che sia, possa fornire una interpretazione autorevole, tanto più che il caso in questione non è in regime di copyright ma di CC. La cosa sarebbe diversa se, come prospettato in coda al convegno delle Biblioteche alle Stelline di Milano, si arrivasse ad un accordo collettivo in tema di Biblioteche digitali. Ma si tratta, forse di una ipotesi troppo fantasiosa. Vedi sotto.--Mizardellorsa (disc.) 23:26, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
L'argomento è se l'attività di trascrizione (non edizione critica) di un testo letterario in PD viene considerata dalla legge italiana attività intellettuale o comunque oggetto di diritti.
Quindi il CC non c'entra nulla e IMHO la SIAE potrebbe fornire un parere scritto autorevole. Ho detto potrebbe perchè non voglio stare ad insistere sul punto, era solo una mia personale proposta.
Ho letto il tuo messaggio sotto e la tua proposta mi sembra molto interessante. D'altronde siamo un progetto internamente collaborativo e dovremmo IMO collaborare anche esternamente con progetti analoghi al nostro, come già per certi versi si sta facendo. A decidere come sempre sarà la comunità. Ciao, --Accurimbono (disc) 09:29, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Non SIAE. SIAE ti risponde sì, se ha dei benefici economici o se può inventarseli, quindi SIAE non è un interlocutore.
L'avvocato di WMF e uno o due avvocati italiani invece sono gli interlocutori corretti.
Ci stiamo lavorando..

Frieda (dillo a Ubi) 11:13, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]


Benissimo! Tanto meglio, sentiamo il parere degli avvocati. Cmq io, per la mia esperienza personale, non ho una visione così pessimista della SIAE. Ciao, --Accurimbono (disc) 14:16, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Notizie di questo genere pubblicizzatele nel Bibliotecario... Tornando a quanto si diceva: c'è un indice dei testi da cancellare e che saranno trasferiti in Biblioteca (divisi per motivi: norma del tempo inferiore, trascrizioni nc, ecc.)? Sarebbe molto utile per mostrare al pubblico l'assurdità di certe leggi. Il caso Pirandello è stracitato, ma poter dire che siamo costretti a cancellare n testi di m autori fra cui Tizio, Caio e Sempronio permette di uscire dalla genericità e avere una maggiore efficacia. Grazie, Nemo (disc.) 17:58, 18 mar 2008 (CET)[rispondi]


E' proprio per uscire dalla genericità che si stanno consultando gli avvocati. Quando si saprà il loro responso ci regoleremo di conseguenza. --Accurimbono (disc) 20:23, 18 mar 2008 (CET)[rispondi]

Ma come? Wikipedia, l'enciclopedia libera, permette un uso commerciale del materiale messo a disposizione? E la Biblioteca Italiana, sprezzantemente definita "sito proprietario" da alcuni wikipediani, mette il suo materiale a disposizione solo per usi didattici e di ricerca? Mi sa tanto che il sito con logiche commercial-proprietarie è Wikipedia allora... E noi stiamo lavorando gratis perché qualcuno poi possa vendere il nostro lavoro? Questo dalle mie parti si chiama schiavitù, o presa per il c. visto che siamo volontari. Commento anonimo di 67.159.44.138

Il ragazzo è bravo ma non si applica. Si suggerisce la consultazione di un buon dizionario dove trovare il significato dei termini usati alla rinfusa nel messaggio così da evitare di commettere errori grossolani. In alternativa si propone l'affiancamento ad un insegnante di sostegno per colmare le lacune prima della chiusura del periodo scolastico. -- iPorkscrivimi 11:50, 25 mar 2008 (CET)[rispondi]
Non capisco, Accurimbono. Non si sa ancora che cosa va cancellato? --Nemo (disc.) 14:52, 25 mar 2008 (CET)[rispondi]
Esatto, a meno che dall'ultima volta che sono passato qui non sia stato reso noto il parere degli avvocati Wikimedia. Nel Bar non è stato scritto nulla, quindi credo che non abbiano ancora risolto l'arcano. Ci sono notizie? Saluti a tutti, --Accurimbono (disc) 15:27, 17 apr 2008 (CEST)[rispondi]

I convegni dei bibliotecari e dintorni[modifica]

L'ultimo intervento di Accurimbono mi spinge a riferire di alcune riflessioni fatte a margine della partecipazione a due convegni dei bibliotecari italiani:

  • quello all'Umanitaria di Milano (c'era anche Nemo)
  • quello alle Stelline (c'erano Aubrey, Alec e Nemo)

Ho anche accompagnato Frieda ad un incontro con il prefetto della Biblioteca Ambrosiana

Uno dei filoni che avevo seguito era il tema del copyright, nell'ottica delle biblioteche digitali.

Più che fare un resoconto delle relazioni (molto interessanti, ma senza novità sconvolgenti) posso esprimere il giudizio che è stato interessante il clima creato dai responsabili di alcune delle maggiori biblioteche impegnate in progetti di digitalizzazione (Biblioteca Sormani e Braidense di Milano).

Erano presenti anche esponenti delle maggiori realtà che consideriamo controparte in questa questione Siae Aidro, Aie. Ho iniziato qualche timido contatto, mentre molto più avanzati sono i rapporti con la Biblioteca Ambrosiana.

Chiacchierando con Aubrey mi sono reso conto che è perfettamente comprensibile la linea che se le risorse umane di Wikisource sono scarse, è meglio concentrarsi sul filone principale. Ma se ci troviamo di fronte alla necessità di un ripensamento, tanto vale seguire l'esempio delle videoteche che si sono costituite in associazione e, in assenza di chiarezza degli strumenti legislativi, hanno contrattato con le controparti una regolamentazione. Se ritenete la cosa interessante e percorribile mi metto a disposizione almeno per compiere il tentativo, cercando di coinvolgere anche altri amici con cui mi sono già consultato.--Mizardellorsa (disc.) 16:04, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]

Non ho capito. Non è sufficiente Wikimedia Italia come associazione? Frieda (dillo a Ubi) 17:46, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Piccolo riassuntino della tavola rotonda svolta il 7 marzo alle Stelline sulle possibili soluzioni in materia di diritti d'autore per le biblioteche. Oltre ai rappresentanti di alcune delle maggiori biblioteche digitali, c'era il direttore del servizio antipirateria della Siae ed il segretario della Aidro (associazione italiana per i diritti di riproduzione delle opere di ingegno) che è anche un importante esponente dell'Aie (associazione italiana editori.
Tralascio qui il riassunto dei vari interventi e mi soffermo, perchè estremamente significativa come esempio di una possibile via da seguire, la relazione di Franco Barzocchi, responsabile della videoteca di Cesena. Ha raccontato le traversie giudiziarie per l'attività di cineteca.
La soluzione trovata è stata, appunto, quella di costituire una associazione di categoria l'AVI (Asoociazione Videoteche e mediateche) [2] i cui iscritti si contano sulle dita di una mano.
Questo è però bastato perchè la Siae e l'Aidro riconoscesse l'Avi come soggetto qualificato per sottoscrivere un accordo collettivo che è risultato abbastanza onorevole per tutti.
Non solo la legge del 41, ma anche la legge 18 agosto 2000 n.248 affidano un ruolo alle associazioni di categoria. Per buttare giù un esempio basterebbe che le biblioteche digitali che hanno aderito ad Open Alexandria raggiungessero una intesa per costituire una associazione di categoria.
La stessa Aie, in tono di sfida parlava di disponibilità a concedere licenze speciali per le opere fuori catalogo, ma che mancava l'interlocutore.--Mizardellorsa (disc.) 18:42, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Sono certo che ciò che suggerisci sia interessante e lungimirante ma ritengo che i tempi non siano ancora maturi. Per avere una associazione di categoria è necessario in primis avere una categoria. Ci si può arrivare per gradi partendo dal consolidare ciò che si sta facendo. -- iPorkscrivimi 09:35, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Mi dispiace molto che non c'eri alle Stelline. Avresti avuto la netta sensazione che la categoria c'è già allo stato attuale molto di più che ad esempio di quella delle videoteche. C'è anche l'urgenza di una presenza in questo momento di fondazione di Europeana e di offerta di licenze per le opere fuori catalogo. Io cerco di continuare a sentire quali novità ci sono in giro e , se me lo permetti, di riferirle qui al bar o dove meglio credi.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:47, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Mizar io non devo permettere nulla ^____^ È naturale che ogni interessamento è ben accetto, credo che su questo concordiamo tutti. -- iPorkscrivimi 11:04, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Devo essere tonta ma continuo a non capire. Quali benefici avrebbe Wikisource dalla creazione di tal associazione? A che pro servirebbe una associazione? Me lo spiegate in termini semplici come se fossi una bimba di 3 anni? Perché giuro, non riesco a cogliere il nocciolo.

Frieda (dillo a Ubi) 11:11, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Cara bambina di tre anni, se tu vai a nome di Wikimedia, dalla Associazione degli editori e per essa dalla Siae a parlare, ti danno una caramella e ti accompagnano alla porta. Se ci vai a nome della futura associazione sindacale (insieme ad esempio con Liber Liber e qualche biblioteca) puoi stipulare un accordo economico collettivo per disciplinare, ad esempio, la possibilità di pubblicare in linea le opere di autori viventi o morti da meno di 70 anni, ma finite fuori catalogo. Gli accordi economici collettivi li possono fare solo le associazioni sindacali ed è questa la strada seguita dalle videoteche. Alle Stelline il dr. Attanasio dell'Aie ha dichiarato che loro sono pronti ad aprire il dialogo, ma che manca l'interlocutore. Accettare la sfida sarebbe bellissimo. Il vantaggio per Wikimedia sarebbe aprire una prospettiva a Wikisource o al proprio progetto Biblioteca altrimenti impensabile. Forse in piazza Caiazzo ho bevuto troppa birra rossa e scambio lucciole per lanterne, ma mi sembra una mano di poker da giocare.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 11:45, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Mizar, io credo che la tua idea sia tutt'altro che stupida, anzi apre nuove possibilità.... future. Il fatto che Wikisource è un manipolo di volontari che digitalizzano libri e si divertono a collegarli e categorizzarli. Volontari, per ora: se la foundation mi offrisse un lavoro, dubito che rifiuterei. Ma per ora siamo volontari e siamo soltanto la comunità attiva della Wikisource in lingua italiana. Wikimedia Italia è un'altra cosa, ma le biblioteche digitali sono soltanto una delle sue diramazioni e in ogni modo non vi è il minimo capitale da poter mettere in gioco.
Il tipo dell'AIE fa il furbo perchè sa di poterlo fare: non ci sono interlocutori all'altezza, proprio perchè i due modelli economici sono profondamente diversi. Noi con LiberLiber siamo e saremo in contatto, anche per una fantomatica federezione delle biblioteche digitali libere, ma ho paura che il nostro peso specifico sia ancora troppo poco... Comunque, per me bisogna assolutamente continuare a spingere su questo tasto, conoscere persone e farsi conoscere, non fosse altro per togliere pregiudizi alla gente e farli aprire un po' su questo mondo. Aubrey McFato 14:14, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Grazie, ora ho capito :-) --Frieda (dillo a Ubi) 17:00, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Molto interessante, Mizar; che ne dici di mettere qualcosa in WMN? Copio direttamente, se non ti spiace. --Nemo (disc.) 17:58, 18 mar 2008 (CET)[rispondi]

Vita reale[modifica]

Spezzo un attimo le importanti discussioni di argomento legale per condividere con tutti voi la gioia per la mia laurea, lunedì scorso. Voto: 106/110. Come alcuni hanno notato ho tolto dalla mia pagina utente il template della mia wikipausa universitaria. Ora spero che il lavoro mi lasci quel po' di tempo per continuare a collaborare con questo appassionante progetto come fatto negli ultimi anni.

Ciao a tutti! --Accurimbono (disc) 14:23, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Gaudeamus wikisource! Un brindisi per il noe wikidottore :D -- iPorkscrivimi 16:38, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Qui su Wikisource il 106 è un numero fortunato... iPork, ci raccomandiamo, non fare scherzi ;-)
Ancora complimenti ad Accurimbono Aubrey McFato 16:46, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Evviva, un altro dottoraccio! Per l'occasione esco un attimo dalla mia intricatissima vita reale per festeggiare il nostro tecnoumanista con un altro stornello, anzi no, con uno strambotto pantagruelico, un po' come i plazer di Folgore:

La birra scorra a fiumi... anzi, il Verdicchio
dei Castelli di Jesi, ed il Suasano
rosso piceno uníscansi a uno spicchio
di cipolla; teniam calici in mano:
Accurimbono, mica un Piripicchio
qualunque dalla Valle del Cesano
S'è laureato! E adesso a testa bassa
ci strafoghiám: Quel che 'nno strozza 'ngrassa.

Buon riposo se puoi! - εΔω 19:09, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Grazie a tutti! Ho salvato lo "strambotto pantagruelico" nella mia pagina utente. --Accurimbono (disc) 19:19, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Numerazione dei versi delle poesie in automatico per tutti![modifica]

Il grande Qualc1 è riuscito ad attivare nelle tendine il suo programma per aggiungere in automatico il numero dei versi per le poesie. È presente nel menu modifica dei testi. Selezionare Testo --> Numerazione --> Riga automatica (qui lo schema). Usarlo è semplicissimo. Si seleziona il testo della poesia, si preme il comando nelle tendine e si scrive ogni quanti versi si vuole il template {{R}} e il programma fa tutto il resto. -- iPorkscrivimi 23:39, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

MITICO! Se penso a tutte i template R che mi sono inserito a mano.... :) --Accurimbono (disc) 08:25, 14 mar 2008 (CET)[rispondi]

dominazione spagnola a brindisi[modifica]

sto facendo una tesi su questo argomento...chi mi da qualche dritta?

Personalmente sono ignorante in materia, se vuoi ricercare nel sito vedrai che in questa pagina il terzo box in altro a sinistra si chiama ricerca, se non dovessi trovare nulla ti consiglio di cercare libri cartacei sull'argomento dall'OPAC di internet culturale, altrimenti il sempre utilissimo Google. Inboccallupo! --Accurimbono (disc) 09:55, 16 mar 2008 (CET)[rispondi]

Comunicazione di servizio. Sto per flaggare il bot dell'utente White Cat, noto su molte wiki che ci aiuterà con gli interlink. -- iPorkscrivimi 23:10, 16 mar 2008 (CET)[rispondi]

Sarebbe cosa buona e giusta che sparissero quei link rossi dalle sue pagine utenti. Felice della presenza di un altro interwikibot! --Accurimbono (disc) 20:19, 17 mar 2008 (CET)[rispondi]

Buona Pasqua![modifica]

  1. --Accurimbono (disc) 11:25, 23 mar 2008 (CET)[rispondi]

CD-ROM per Giuseppe Peano - può la gente di Wikisource aiuto?[modifica]

Ciao a tutti. Mi dispiace - posso leggere Italiano ma non posso scrivere - puoi rispondere in italiano se preferisci.

Hi, I have been asking for help on the Italian Wikipedia about Giuseppe Peano's works and uploading them to Wikisource. Here is the discussion.

My question is, is it possible for any of the wikisourciani to find the CD-ROM and upload his works to the Italian or Latin (for Latino sine flexione) Wikisource? I live in Korea and could order the CD-ROM but it would take some time. Maybe the wikisourciani would be faster. Grazie in anticipo. Mithridates (disc.) 17:43, 24 mar 2008 (CET)[rispondi]

Speciale:MergeAccount ovvero l'account unico[modifica]

È stato attivato, per ora solo per gli amministratori, l'account unico. Speciale:MergeAccount è la pagina speciale dedicata dove trovate tutte le informazioni. -- iPorkscrivimi 19:43, 25 mar 2008 (CET)[rispondi]

Fico! Già usato, mi sembra furbo. --Aubrey McFato 23:03, 25 mar 2008 (CET)[rispondi]

Chiedo l'autorizzazione per Olandobot, che sarà usato solo per gli interwiki e non per le correzioni ortografiche, a differenza dai contributi già fatto. Grazie. --Olando (disc.) 21:22, 27 mar 2008 (CET)[rispondi]

Attualmente non è presente in altri progetti Wikisource. --Olando (disc.) 13:15, 31 mar 2008 (CEST)[rispondi]
Per Edo: se il bot guarda nelle altre source alla ricerca dei collegamenti verso questa, il bot è utile perchè aggiorna da noi tali collegamenti. Detto questo procedo. -- iPorkscrivimi 13:38, 31 mar 2008 (CEST)[rispondi]