Angelo De Santi

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Angelo De Santi (Trieste, 1847Roma, 1922) è stato un gesuita e musicologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Pietro e di Anna Bonivento, il 3 giugno 1863 entrò nella Compagnia di Gesù.

Il suo percorso di studi iniziò a Trieste con corsi letterari e musicali, proseguì in Francia e si concluse con la laurea in lettere all'Università di Innsbruck.[1]

Diventò sacerdote nel 1887 e subito dopo intraprese la professione di insegnante di musica nel seminario vescovile di Zara.

Si appassionò di storia della musica, divenendo un cultore ed un esperto del canto gregoriano.[2]

Nel 1887 si recò a Roma, su invito di padre Giovanni Maria Cornoldi, direttore de La Civiltà Cattolica, per riformare la musica sacra, dal canto gregoriano alla polifonia, liberandola dalle influenze della musica profana.[1]

Fu il promotore di una scuola fondata presso il Seminario Vaticano denominata Schola cantorum.

Papa Pio X accettò le proposte portate avanti da De Santi, inerenti alla riforma del canto nelle chiese. Dal 1909 ottenne l'incarico di presiedere l'Associazione italiana di S.Cecilia e il Bollettino ceciliano.[2]

Spinse per l'apertura di una scuola superiore di musica sacra nella città di Roma, che si concretizzò nel 1910.[1]

Nella scuola furono istituiti numerosi corsi, tra i quali quelli di canto gregoriano, di polifonia classica, di organo, di composizione, nel pieno rispetto della riforma della musica sacra.

Tra gli insegnanti della scuola si annoverarono il benedettino e futuro arcivescovo di Milano Schuster, il paleografo R. Baralli, Casimiri, Refice, Dobici, E. Boezi, E. Dagnino.

De Santi fu un collaboratore de La Civiltà Cattolica e della Rassegna gregoriana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Angelo De Santi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 marzo 2018.
  2. ^ a b Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 133.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69062725 · ISNI (EN0000 0000 7689 8815 · SBN CUBV080194 · BAV 495/153490 · LCCN (ENno2010022327 · GND (DE116081503 · BNF (FRcb129806260 (data) · CONOR.SI (SL315355491 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010022327