Filisco di Rodi

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Filisco di Rodi (in greco antico: Φιλίσκος?, Philiskos; ... – ...; fl. II secolo a.C.) è stato uno scultore greco antico attivo a Rodi nella prima metà del II secolo a.C.

Plinio[1] ci riferisce della presenza nel tempio di Apollo Sosiano a Roma di statue di Apollo, di Latona e di Artemide insieme alle nove Muse, attribuite a questo scultore, appartenuto ad una delle famiglie di artisti attive a Rodi per lungo tempo in epoca ellenistica.

Opera[modifica | modifica wikitesto]

A lui si deve probabilmente la creazione dell'archetipo scultoreo con Apollo e le Muse, dal quale deriva, tra gli altri, il gruppo del II secolo rinvenuto (non completo) nelle "terme di Faustina" a Mileto, oggi esposto nel museo archeologico di Istanbul.

Il gruppo originale è datato tra il 179 e il 160 a.C. circa, età alla quale si ritiene appartenga il gruppo esposto nel tempio di Apollo Sosiano, del quale ci resta forse solo una testa femminile, di stampo classicistico e prassitelico.[2]

L'iconografia delle Muse, come erano raffigurate nel gruppo di Filisco, ebbe infatti particolare fortuna e venne riprodotta in numerose repliche che adornavano le case romane; le opere derivate dal gruppo di Filisco si caratterizzano per il panneggio del mantello trasparente che sottolinea le forme della veste sottostante, secondo il verismo virtuosistico tipicamente rodio; si veda ad esempio la base circolare rinvenuta ad Alicarnasso, datata al 120 a.C. circa.[2]

Un altro riferimento per l'iconografia del gruppo di Filisco è il rilievo con l'apoteosi di Omero firmato dallo scultore Archelao di Priene, in cui è presente una scena con le Muse raffigurate insieme ad Apollo, a Zeus e a Mnemosine sul monte Elicona, datato intorno al 130 a.C.[2] Sulla base di questo rilievo si ritiene che anche nel gruppo originale le figure fossero collocate su diversi registri e disposte in un ambiente paesistico e scenografico, quale è visibile ad esempio nel supplizio di Dirce.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plinio, Naturalis Historia, 36.34.
  2. ^ a b c Giuliano 1987,  p. 985.
  3. ^ Giuliano 1987,  p. 986.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Laurenzi, Philiskos, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, vol. 6, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1965.
  • Antonio Giuliano, Arte greca : Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987.
  • Antonio Giuliano, Storia dell'arte greca, Carrocci editore, Urbino 2001, p. 452. ISBN 88-430-1565-6

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