Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/555

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annunzi bibliografici 549

amore per le memorie dei suoi maggiori; culto gentile che va a farsi sempre più raro. Per chi ama di conoscere il passato non in formule astratte o in descrizioni artificiose di avvenimenti, ma vuol entrare nei particolari della vita degli uomini e nelle minute esplicazioni dei fatti, questi documenti hanno un valore storico; e si leggeranno con interesse l’Ordine della vita giornaliero, di Pio II; la Lettera ai Maremmani sui negozi della Crociata; l’Inventario delle orificerie possedute dal Cardinale Giacomo che fu poi Pio III; e l’Allegagione della sepoltura di questo Papa a Francesco di Giovanni e a Bastianino di Francesco scultori. Quanto alle illustrazioni, non si potrebbero desiderare nè più compiute nè più giudiziose; e so chi pubblica documenti procedesse cosi, non si vedrebbero tanti ignoranti affannarsi a stampare earte antiche, e ambiscono nome di autori, mentre non sono altro che copisti e copisti non sempre corretti. Il Piccolomini è giovane, educato a buona scuola, e questi saggi sono promettenti; pensi egli a sdebitarsi di quello che i suoi estimatori sanno ormai di potere aspettarsi da lui.

M. T.


Giuramento di Fratellanza a difesa della libertà, scrittura senese del secolo XVI pubblicata da Enea Piccolomini ed intitolata a Cesare Paoli. - Siena, 1871.


Sebbene gli storici senesi non dian cenno di questa Fratellanza della libertà nè di questo giuramento, pure con buone ragioni crede l’editore che si riferisca all’epoca memorabile della cacciata degli Spagnuoli. È scrittura breve ma efficace, e mostra passione viva e schietta, non contaminata da quella rettorica faziosa che tante cose belle ha sciupato fra noi. Gli animosi Senesi uniti in questa lodevole Fratellanza, si dicono difensori de la dolce et santa libertà,... e vogliono per lei quando altro non si possa, far bastione e riparo del proprio corpo;.... e giurano in comune fratellanza esporre la vita per l’universal bene .... ed essere l’uno de l’altro scudo e defensione; e ai loro giuramenti invocano Dio, la Vergine intemerata e i Santi protettori della patria.

Questa è viva pittura dei tempi, e così schiette parole e così puri affetti commuovono anch’oggi dopo tre secoli. Altre fratellanze abbiam viste anche noi; ma senza Dio e senza Santi, più che a difesa sembran nate a ruina della libertà. Ringraziamo l’editore d’averci riportato ad altri tempi ed a più degni entusiasmi.

M. T

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