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suo tempo, e perciò degna che fosse tramandato il suo nome alla posterità dichiarando Tribù Sabate tutti quei Popoli che le furono soggetti e tuttavia abitavano nelle terre del suo dominio. Riguardo poi al Territorio di Trevignano, che si estende circa a 1000 Rubbia Romane, il terreno è fertilissimo tanto in genere di grani distinti e ricercati in Roma, quanto di legumi d’ogni sorta, e gli uni e gli altri si aumenteranno, se la popolazione in oggi pur troppo avvilita per deficenza de’ mezzi possa applicarsi all’agricoltura incoraggita sempre più dalla prodiga istessa mano, che tante beneficenze ha sparse per sollevarla. Famosi oliveti, vigne ubertose, pesca di pesce regina, tinche famose ed anche storioni benchè di rado ( 1 ), ottime anguille talvolta di 15. e 20. libbre, ed il così detto Lattarino piccolo bensì, ma di squisita bontà, e preferibile a quello del lago di Bol-` sena oltre altre qualità di pesce di minor considerazione, grande industria di bachi da seta, paglie da sedia, ortaglia d’ogni genere, che provengono dal fertilissimo piano delle così dette pantane, potrebbero anche in oggi porgere agli abitanti mezzi copiosi di sussistenza, qualora animati verranno dallo studio di maggiormente occuparsi al travaglio ed alla fatica. Quindici anni sono era la popolazione divisa in due cure, l’una affidata ad un Arciprete, l’altra ad un Rettore, ricche ambedue di fondi rustici oltre le corrisposte delle Seste di ogni genere, di Canoni, Censi ed incerti della Stola, ma in oggi essendo riunite l’intera popolazione è soggetta alla sola cura Arcipretale. Prima della loro riunione, e prima altresì che gravitassero sulle possidenze rurali le tasse così dette reali e camerali, ognuno dei due parrochi, oltre l’avere di che onoratamente vivere, erano pure di più decoro al paese, e questo tanto maggiore in quanto che altri ecclesiastici possedevano le non poche prebende che esistono, delle quali però parte sono in oggi vacanti, parte canonicamente occupate, e parte impetrate da stranieri soggetti con detrimento non piccolo di questa terra. Quanto sarebbe lodevole e giusto che le medesime alle prime vacanze fossero conferite ai figli dei Trevignanesi animando così la tenera gioventù ad istradarsi pel Santuario per essere un giorno più utili alla patria, di decoro a se stessi, e di ajuto al Parroco nella buona coltura della vigna evangelica. Possano almeno queste scarse, ma troppo ragionevoli vedute inspirare nel cuore della patria sentimenti eguali

(1 ) Nel 1812 ne fu preso uno in poca distanza da Trevignano del peso di 220 libbre, quale fu presentato in dono al Sig. de Tournon allora Prefetto di Roma, che gradi il presente, ma ne consigliò la vendita a beneficio del comune medesimo.