Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/81

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     84Mostransi adorne le viti novelle
D’abiti vari, e con diversa faccia,
Questa gonfiando fa crepar la pelle,
Questa racquista le perdute braccia,
Quella tessendo vaghe e liete ombrelle
Pur con pampinee fronde Apollo scaccia;
Quella ancor monca piange a capo chino;
Spargendo or acqua per versar poi vino.

     85Il chiuso e crespo Bosso al vento ondeggia,
E fa la piaggia di verdura adorna,
Il mirto, che sua Dea sempre vagheggia,
Di bianchi fiori i verdi capelli orna.
Ivi ogni fera per amor vaneggia:
L’un ver l’altro i montoni arman le corna:
L’un l’altro cozza, e l’un l’altro martella,
Davanti all’amorosa pecorella.

     86I mugghianti giovenchi appiè del colle
Fan via più cruda e dispietata guerra
Col collo e ’l petto insanguinato e molle
Spargendo al ciel co’ piè l’erbosa terra:
Pien di sanguigna schiuma il Cinghial bolle,
Le larghe zanne arruota, e ’l grifo serra,
E rugge e raspa, e per armar sue forze
Frega il calloso cuoio a dure scorze.