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126 P. II. AR. IX. OSSERVAZIONI FATTE COL BAROMETRO.

viene riflettere col Sig. d’Alembert ( De Gen. causa Vent. ), che la ragione dell’equilibrio non esige altro, se non che ogni particella d’aria elastica venga spinta da forze uguali in parti opposte; non gia che tutte le particelle dell’aria, in tutti i luoghi della superficie terrestre fieno bilanciate da uguali forze; altrimenti non vi farebbe mai differenza d’altezza nei Barometri tra luoghi anche rimoti, come fi diceva . A questo equilibrio generale osta l’inerzia, è forse una specie di coesione e di tenacità nell’ acia, che resiste ai moti pronti, e ritiene i precedenti, fino ad un segno, sopra i quali s’accumulano i susseguenti producendo quelle apparenti itregolarità che fi sono rimarcate .‘ Non so s’io debba rispondere a un miserabile obbietto, che pure viene fatto seriamente. Sì dice: la Luna scemando il peso dell’aria deve scemare nello steslo tempo il peso del Mercurio net Barometro» € però questo non può dare verun indicio . Dirò col Newton ( Princ. Lib. III. p. 37.), che la forza della Luna essendo a quella della gravità come rx a 2,871,400, ella è troppo tenue per farsi sentire in corpi piccoli, distaccati, ponderofiMimi, quale è il Mercurio nel Barometro. La Luna agisce sull’acque dell’Oceano perchè sono amplissime e libere; non agisceè sui piccoli mari distaccati, o almeno la sua azione non fi può vedere; così nè pure sul Mercurio del Barometro . I nostri mari sono soggetti alla marea , non tanto per l’azione diretta della Luna, ch’è forse troppo obliqua e rimota per essi, quanto per la comunicazione che tengono col vasto

Oceano e coll’acque della Zona Torrida . E così è della marea dell’Atmosfera
essa succede più per consenso comunicando coll’aria della Zona Torrida, che per l’azione diretta della Lunz, sebbene lz grande
altezza dell’Atmosfera lo permetta un poco: ma niente di ciò puossi dite del Mercurio del Barometro. Altro è dell impressione ed alterazione fisica, che devono soffrire i corpi spezialmente animali dall’azione: della. Luna, di cui s’è parlato sopra ( P. I. Ar: ult. y 2

Sopra queste Tavole una sola coia rimarcherò ancora, ed È questa: che tanto le altezze medie annuali, quanto le irregolarità fi veggono ritornare di 8 in g anni, odi 4 in 5: ciò dipende dal sito dell’Apogeo: Lunare, che di 8. in 9 anni compie il suo periodo nel Zodiaco, e di 4 in 4 a 5, passa da un Equinozio all’altro, da un Solstizio .all’altro: e in 2 anni circa: da un Solstizio ad un Equinozio, o da questo a quello . Si tenga questio a mente, che ci servirà dopo per fissare un certo periodo di stagioni. Poichè se la Luna modifica col Barometro il peso dell’Atmosfera, deve altresì influire sulle stagioni, e sulle annate.


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