Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/22

Da Wikisource.
6 P. I.  ART. I. PREMESSA GENERALE:

moto un macellajo vide nel suo macello tutte le carni lucenti, spezialmente le parti grasse, e presso le ossa: il chiaro che mandavano, faceva distinguere le persone: e ciò che è notabile, queste carni diventavano meno fosforiche a misura, che si corrompevano, sicchè quando furono da gittar via non lucevano più. Dunque non è propriamente la corruzione quella, che rende le carni, i pesci, e i legni fosforici. Come poi queste carni contraessero tal luce con quella leggiera scossa di terremoto, se acquistando le parti una vibrazione, o pure una spezie d’alito, ed effluvio elettrico, o per altro modo, non è facile a decidere; quanto è chiaro il nostro principio generale, che piccoli moti fanno effetti maravigliosi. Simile è l’effetto de’ tuoni, degli spari de’ mortaj, e molto più dei fulmini, che fanno perdere il magnetismo agli aghi, e più frequentemente guastano i vini nelle cantine, come fa pure il tremore delle carrozze che passano: cosa curiosa, mentre il vino condotto su’ carri a molte miglia per vie sassose, riceve più tosto benefizio, che danno: tanto è determinato il grado, e la spezie de’ moti, onde la natura produce i suoi effetti.

Generalmente la natura esige tempo, successione, e dispensazione di moto: la quale economia chi sapesse imitare, imitarebbe le opere più grandi della natura. S’è ciò ottenuto nel far nascere i polli senza l’incubazione della chioccia, ne’ forni: arte da antico tempo, e casualmente posseduta dagli Egizj, ma ragionatamente scoperta, e stabilita dal celebre Sig. Reaumur; il quale considerando, che il calore della Gallina non poteva esser altro, che quello dell’animale, ritrovato costante di 33 gradi nella scala del suo Termometro, applicando un tal grado di calore per 21 giorni alle uova, ottenne finalmente il bramato effetto, in vano prima più volte tentato in Italia, ed in Vienna nel secolo passato, di veder nascere felicemente i polli. Ma conviene leggere il suo libro per vedere l’estreme difficoltà, e le infinite prove occorse, prima d’incontrare il preciso grado, e qualità del caldo, avendo adoprato or letame, or carbone, or legna, e nella materia, e forma dei forni stessi, e nel mantenere costante il grado del calore, (poichè un piccolo colpo di caldo più acuto uccideva tosto i teneri feti,) e nell’allontanare gli effluvj nocivi, e nel rinovar l’aria, e in mille altri riguardi, che tutti provano la misurata, delicata, e precisa operazione della natura. Questa è quella, che impedisce ai grossolani organi nostri la produzione artifiziale di animali più perfetti


vi-

    loro case, spezialmente di notte, che si avvicina un temporale, onde possano prender le loro misure, per portar al coperto della roba che fosse esposta, meglio chiudere le fineste, munirsi in fatti contro i danni della sorpresa. 3. Tanto rumore di campane smorza in parte lo strepito, e toglie al senso il tumulto del temporale. 4. Porta qualche parte di coraggio, e di conforto con una spezie di compagnia, facendo tacitamente conoscere, che vi sono persone in moto, e pronte al soccorso; ed în oltre il rimbombo stordisce gli animi, come le trombe, i corni i tamburi, ed altri stromenti militari ne’ giorni delle battaglie scemano la trepidazione de’ poveri soldati.

    Se poi il suono delle campane attirasse nel campanile tutte quelle saette che fossero per cadere nelle case della contrada, e del vicinato, questo sarebbe un altro reale vantaggio; ma il fatto è, che quest’uso uccide ogni anno molti suonatori di campane. Per evitare il pericolo si deve praticare il rimedio suggerito dalla Providenza, di applicare ai Campanili un Conduttore Elettrico
    .