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490 la divina commedia


IX. Cunizza da Romano, Folco di Marsiglia e Raab. Rampogna di Folco a papi e cardinali, immemori di Terra Santa |||
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X. Magistero della creazione. Ascensione nel Sole (4° cielo). Corona di dodici lumi di sapienti. S. Tommaso nomina sé e i compagni |||
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XI. Lodi di S. Francesco e rimproveri ai degeneri domenicani per bocca di S. Tommaso |||
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XII. Seconda corona di sapienti. S. Bonaventura. Elogio di S. Domenico; rampogne ai degeneri francescani e nomi degli spiriti della seconda corona |||
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XIII. S. Tommaso parla della sapienza di Cristo, di Adamo e di Salomone. Cautela necessaria nel giudicar di materie oscure |||
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XIV. Come i beati saran fasciati di luce anche dopo riavuta la carne. Terza corona di spiriti. Volo rapidissimo in Marte (5° cielo). Una croce biancheggiante costellata di lumi. Estasi di Dante |||
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XV. Colloquio di Dante col trisavolo Cacciaguida. Questi parla di Firenze antica, della sua vita e della sua famiglia |||
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XVI. Della nobiltá terrena. Cacciaguida dá altre notizie di sé, de’ suoi antenati, della popolazione fiorentina e delle famiglie piú cospicue nell’etá sua |||
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XVII. Cacciaguida predice a Dante l'esilio e lo incoraggia a manifestare fermamente ciò che ha veduto e udito nel suo viaggio |||
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XVIII. Gli spiriti compagni di Cacciaguida (campioni della fede). Ascensione in Giove (6° cielo). Lumi di spiriti giusti e pii che si dispongono in figure di lettere. Una M che si trasforma in aquila. Invocazione di Dante contro l’avarizia papale |||
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XIX. L’aquila parla. Della giustizia divina le ragioni sono imperscrutabili. Cristiani che, nel giudizio finale, saranno men prossimi a Cristo che gl’infedeli |||
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XX. Canto di quei beati. L’aquila nomina gli spiriti che formano il suo occhio. Come due di essi sieno stati pagani (Rifeo e Traiano). Della predestinazione |||
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XXI. Ascensione in Saturno (7° cielo). Spiriti di contemplanti che appaiono lungo una scala altissima e fulgidissima. Pier Damiano. Rampogne al fasto dei moderni pastori |||
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