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4. All’udir questo, il bimbo subito gli sorrise e disse: «Poiché rettamente hai parlato e rettamente hai reso testimonianza, a cagion tua anche quell’(altro) ch’è stato colpito, sarà risanato»1. E subito l’altro precettore fu risanato. E Giuseppe prese con sé il bimbo e se ne tornò a casa sua.

XVI.2

1. Giuseppe poi mandò il suo figliuolo Giacomo3 ad affastellar legna e portarle a casa, e anche il fanciullo Gesù lo seguiva4. E mentre Giacomo raccoglieva i sarmenti, una vipera morse la mano di Giacomo.

2. Ed essendo straziato e stando lì lì per morire, Gesù s’accostò e soffiò nella morsicatura, e subito cessò il dolore, e la vipera crepò, e Giacomo nell’istante rimase guarito.

XVII.

1. Dopo ciò, nel vicinato di Giuseppe, morì un bambino ammalato, e la sua mamma piangeva disperatamente. Gesù sentì che c’era un gran pianto e confusione, e corse in fretta, e trovato il bambino (già) morto, toccò il petto di lui e disse: «Dico a te, bambino, non morire, ma vivi e sta con la madre tua». E subito (il bambino) guardò e sorrise. E (Gesù) disse alla donna: «Piglialo e dagli il latte, e ricordati di me».

  1. Cfr. Ps.-Mt. XLI.
  2. Lat. propter te resurgere habet qui erat mortuus.
  3. Vedi la nota 1 alla pag. 77 (= Protovangelo VIII, 3).
  4. econdo lo Ps.-Mt. XLI Giacomo fu mandato in hortum olerum ut colligeret olera ad faciendum pulmentum, e Gesù lo segui all’insaputa de’ suoi genitori. Il vangelo arabo dell’Infanzia c. XLIII s’avvicina assai più al nostro testo (Tischend., p. 204; Peeters, p. 54).´