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III. LO PSEUDO MATTEO

Comincia il libro sulla nascita della beata
Maria e sull’infanzia del Salvatore
.

Scritto in ebraico dal beato evangelista Matteo e tradotto in latino dal beato Girolamo prete1.

A.

Al dilettissimo lor fratello Girolamo, prete, i vescovi Cromazio ed Eliodoro2, salute nel Signore.

La nascita di Maria Vergine e la natività e l’infanzia del Signor Gesù Cristo le leggiamo ne’ libri apocrifi. Ma notando in questi molti passi contrari alla nostra fede, stimiamo di dover rigettare ogni cosa per non dare, con l’occasione di Cristo, una gioia all’anticristo. Or mentre facevano tali considerazioni, i santi uomini Parmenio e Virino3 son sorti a dire che la santità tua aveva trovato il volume ebraico scritto dalla mano del beatissimo evangelista Matteo, nel quale era descritta la nascita della vergine e madre e l’infanzia del nostro salvatore. E però, facendo appello alla tua carità in nome dello stesso Signor nostro Gesù Cristo, ti preghiamo di voler tradurre quel volume4 dall’ebraico in lingua latina, non tanto per conoscere gl’insigni fatti di Cristo, quanto per eliminare l’astuzia degli eretici, i quali a stabilire una perversa dottrina han mescolato le loro menzogne alla santa natività di Cristo, cercando di nasconder con la dolcezza della (sua) vita l’amarezza della

  1. Il testo del Tischendorf, senza indicare, se non in qualche raro caso, le varie lezioni de’ manoscritti.
  2. Cromazio era vescovo di Aquileia, ed Eliodoro di Altino, città veneta vicina ad Aquileia. Erano amici e corrispondenti di San Girolamo, che dedicò loro parecchie delle sue versioni dell’A. Testamento e (a Cromazio) il commentario su Habacuc. C’è pervenuta anche un’«epistola Chromatii et Heliodori ad Hieronymum de opere Martyrologii colligendo huiusque ad illos responsoria quam utramque Baronius in disputatione Martyrologio Romano praemissa p. XI sgg. descripsit et spuriam esse demonstravit», (Thilo).
  3. Storicamente ignoti.
  4. Il lat. eum dovrebbe spiegarsi «quell’autore» cioè Matteo; salvo che non debba sottintendersi librum, sostituito mentalmente al sinonimo volumen usato sopra.