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sentito tal discorso, entrò in camera e si gettò sul letto quasi morta, e tutto il giorno e la notte rimase in gran tremore e in preghiera.

4. Poi chiamò a sé la sua ragazza e le disse: «Tu mi vedi delusa dalla vedovanza e stretta nell’angustia, e non hai neppur voluto venir da me?». E quella mormorando rispose così: «Se Dio ha chiuso il tuo seno e t’ha tolto via il tuo marito, che posso farti io?». E Anna sentendo questo piangeva ancor più.

III.1

1. In quel tempo medesimo apparve un giovane tra i monti, dove Gioacchino pasceva le gregge e gli disse: «Perché non ritorni dalla tua moglie?». E disse Gioacchino: «L’ho avuta per venti anni, e ora, perché Dio non ha voluto che avessi figliuoli da lei, me l’han rinfacciato e sono uscito con ignominia dal tempio di Dio. Perché tornerei da lei, rigettato già e disprezzato una volta? Starò qui con le mie mandre, fino che Dio vorrà concedermi la luce di questo mondo. Ma per mano de’ miei servi renderò volentieri ai poveri, alle vedove, agli orfani e ai timorati di Dio la parte loro».

2. E detto che ebbe questo, il giovane gli rispose: «Io sono un angelo del Signore, che sono apparso oggi alla tua moglie piangente e pregante, e l’ho consolata: sappi che dal tuo seme essa ha concepito una figliuola. Questa starà nel tempio del Signore, e lo Spirito Santo riposerà in lei; la sua beatitudine supererà (quella di) tutte le sante donne, sicché nessuno potrà dire che ci fu l’uguale prima di lei; ma anche dopo di lei non verrà mai la simile in questo mondo. Perciò scendi da’ monti e ritorna dalla tua consorte, e la troverai che ha (una crea-

  1. Cfr. Protev. IV, 2 seg.