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484 | Chi l’ha detto? | [1430-1434] |
1430. Maximus in minimis Deus.1
che può credersi un rifacimento in senso cristiano della sentenza di Plinio il vecchio (Hist. Nat., XI, 1): Quum rerum natura nusquam magis, quam in minimis, tota sit. Trovasi anche in questa forma: Natura maxime miranda in minimis.
1431. Obedire oportet Deo magis quam hominibus.2
1432. .... Quel che vuole Iddio e noi volemo.
e perciò vano è l’opporsi ai voleri divini, e chi ad essi si appoggia, non ha da temere di niente:
1433. Si Deus pro nobis, quis contra nos?3
(S. Bibbia, S. Pauli Epist. ad Romanos, cap. VIII, v. 31).
Per cui, in tempi di maggior fede, non soltanto gl’individui, ma le nazioni invocavano la protezione divina, anche nelle cose più profane:
1434. Dieu protège la France.4
è il motto che si leggeva sul taglio delle monete francesi d’oro da 20 franchi e d’argento da 5: dico si leggeva, perchè dopo l’abolizione del Concordato un decreto presidenziale del 5 gennaio 1907 vi sostituiva le parole Liberté Egalité Fraternité (v. n. 801). La primitiva iscrizione era stata introdotta dall’Impero con decreto 28 marzo 1803, cambiata dalla Restaurazione con l’altra formula che era in uso nella vecchia monarchia, Domine salvum fac regem (v. n. 1353), ristabilita dalla seconda Repubblica e rispettata anche dalla Comune, che nel 1871 fece una nuova emissione di scudi, per la quale non ebbe il tempo di cambiare i conii.