Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/110

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prologo. 37

secondo l’ultima moda, e se ne andava, coi capelli svolazzanti per le spalle, con una semplice berretta in testa, mentre gli occhi gli luccicavano come quelli di una lepre. Sulla berretta aveva cucito una piccola immagine di Cristo, e si teneva davanti la sua sacca, piena zeppa d’indulgenze che venivano belle calde da Roma. Parlava con una vocina cosí curiosa, che pareva di sentir belare una capra. Era senza un pelo di barba, e ormai, credo, aveva perduto la speranza di averne: con quella faccia così pulita e liscia, sembrava sempre uscito dalla bottega del barbiere. Non mi ricordo bene se montava un cavallo o una cavalla.

Da Berwike a Ware non c’era un mercante d’indulgenze bravo come lui. In fondo alla sua sacca c’erano dei veri tesori: c’era una federa, che era fatta, niente di meno, col velo di Maria Vergine; c’era un pezzo della vela che portò S. Pietro pel mare, quando incontrò Gesú che lo raccolse e lo salvò. C’era una croce di metallo con pietre preziose, e degli ossi di porco dentro un bic-