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INFERNO. — Canto XX. Verso 64 a 78 347

Per mille fonti, credo, e più si bagna,
     Tra Garda e Val Camonica Pennino165
     Dell’acqua che nel detto lago stagna.
Luogo è nel mezzo là, dove il Trentino
     Pastore, e quel di Brescia, e il Veronese
     Segnar potrìa, se fesse quel cammino.
Siede Peschiera, bello e forte arnese 70
     Da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi,
     Ove la riva intorno più discese.
Ivi convien che tutto quanto caschi
     Ciò che in grembo a Benaco star non può,2
     E fassi fiume giù pei verdi paschi. 75
Tosto che l’acqua a correr mette cò,
     Non più Benaco, ma Mincio si chiama
     Fino a Governo, dove cade in Pò.


  1. V. 65. Il testo Vind. darebbe ragione all’Appenino di Witte e del Ronto, del Cavr. del Laur, XL, 7. del parmig. 1373 se il Commento e R. col suo Commento, e i Cod. che seguono quelli non avessero, come avere devono, Pennino; questi è dell’Alpi; quello è la catena che dall’Alpi si stacca e divide per lo lungo Italia. Sono tra i nuovi veduti retti BS BC, quel di Berlino, il Gaet. il Corton, i due parmig. 18 e.1, 104.
  2. V. 74 Accetterei il verso del Cod. Cortonese che ha a Benaco in grembo con assai miglior suono se fossi certo che non fosse del copista colle sue diligenze a fuggirne i cattivi cui ha messo in guardia di sè.


Conti di Tirallo. Il qual luogo da l’una parte è terminato dai ditti monti, l’altra da Garda, la terza da Valcamonica. Or si parte uno fiume dal detto lago, il quale è appellato Menzio, e corre verso ostro fino ad uno luogo, lo quale è appellato Peschiera, ed è uno fortissimo castello tra Verona e Brescia, ed è posto su le confine di Verona e di Brescia, sichè li vescovi de’detti luoghi e quel di Trento, come in loro giurisdizione puonno segnare in uno luogo che è in mezzo del ditto lago, lo quale luogo è sulla diocesi di questi tre vescovadi, cioè di Trento, di Verona e di Brescia. Poscia da Peschiera si parte venendo per luoghi che sono campi e prati fino a uno luogo che è appellato Governo1, ed in quel luogo entra lo detto Menzio in uno fiume che è appellato Po.

Or dal cominciamento nel ditto Menzio infino a quelli luoghi che sono prati e campi, non è molto spazio in lo quale per una valle che v’è si fa un lago che è appellato oggi lago di Mantoa. Si che la ditta donna vedendo questo lago estratto delli altri e vedendo nel ditto lago un pantano scoperto, pensò di fare su quel pantano sua abitazione, e infortillo con edificii, e per sè era forte, cioè che era circuito d’acque, tutto simile di Vinegia. Or dice che di state lo ditto pantano corrompe si l’aire, che fa vivere li abitanti grami, cioè infermi.

  1. Governolo, R. ed è giusto quello che si pronunzia anche al nostri giorni.