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integrali curvilinei e superficiali 437

§ 130. — Il teorema di Stokes.

Sia una superficie sghemba; e ne sia il contorno (a uno o più pezzi. Supponiamo che un osservatore posto nel semispazio , coi piedi sul piano e la faccia rivolta verso il semiasse positivo delle , abbia alla propria sinistra il semiasse positivo delle , Fissiamo ad arbitrio il senso positivo per una normale a , e con la legge di continuità per tutte le altre. Supponiamo che così il verso positivo di ogni normale sia determinato in modo univoco. Percorriamo poi ogni pezzo di in guisa che il triedro formato dalla tangente a 1 in un suo punto qualunque volta nel verso in cui si percorre , la normale a in posta nel piano tangente a in e volta verso l'interno dell'area , e la normale a in formino un triedro tale che un osservatore, coi piedi sul piano e con la testa dalla stessa parte di volto verso , abbia alla sua sinistra la direzione - Il triedro e siano cioè congrui (sovrapponibili). Siano funzioni finite e continue di insieme alle loro derivate in un campo rinchiudente all'interno. E supponiamo che sia definita da una equazione . Sia la proiezione di sul piano , e ne sia il contorno. Se la normale a fa con l'asse delle sempre un angolo acuto, mentre nel punto percorre nel verso sopra definito, la sua proiezione sul piano descrive in guisa che un osservatore posto nel semispazio , che cammini in avanti con , lascia alla sua sinistra . Eivdentemente:

                    2

                    

                    .

  1. Supponiamo dunque che esistano , che le loro dire<ioni variino con continuità.
  2. Supponiamo dunque che un piano , o in un numero finito di punti.