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74 Luigi di San Giusto


Nel Capitolo mandato all’amante, a Bologna, ella si lagna mestamente dell’ambizione che lo induce a cercar in guerra onori, mentre avrebbe potuto rimanere con lei, e farla contenta.

Felice è quella donna, a cui gli dei
han dato amante meno illustre in sorte,
e men vago di spoglie e di trofei!

Ancora ella lo va richiamando notte e giorno; ancora egli è in cima di tutti i suoi pensieri. Anche stavolta egli ha promesso di scrivere presto, e anche stavolta l’ha dimenticato! Ella allora si rimprovera di non aver saputo impedire all’amante che partisse; o avrebbe dovuto partire con lui...

Oh, che vani lamenti! Nessuna preghiera più non farebbe che tornasse quel cuor ormai sazio di lei e pieno d’un’altra. Mentre ella si dispera e si sente morire di angoscia, Collaltino, in versi selvaticamente petrarcheschi, invoca l’amore di un’altra. Mentre Gaspara piange per lui, Collaltino piange, almeno in rima, per Elena, e la supplica di avere pietà del suo ardore. E per la sventurata Anassilla? Egli non ha più nemmeno un pensiero; o sono pensieri d’odio, di dispetto.

Certo egli parla di Gaspara nel Sonetto X, nel quale narra una sua visione, o un sogno. Gli par d’essere in amoroso e florido giardino, ove stanno le Grazie e gli Amori, ed egli è vi-