Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/449

Da Wikisource.
Rec — 407 — Red

non avesse trovato in Omero talem praeconem, sarebbe stato così noto nei secoli? Vieti argomenti, del resto, cui già accennava Sallustio nelle sue Storie. Certo l’audacia, la spudoratezza della réclame è cosa tipica della civiltà moderna, specie di quella che io chiamerei intellettuale.

Recluta e reclutare: «sono il fr. recrue e recruter sciupati. Pure entrarono, con altri termini della milizia, nella nostra lingua sino dal Seicento» Rigutini. Forma doppione con la parola coscritto, benchè recluta è propr. la cerna (voce antica, ricorrente ad es. ne Le memorie di un Ottuagenario del Nievo) e coscritto si dice anche in senso esteso per inesperto, semplice (lat. tiro, tironis). Reclutare e reclutamento sì per leva, levare, come estensivamente per raccogliere, trovare fautori, aderenti etc. spiace ai puristi, ma l’uso sancisce tali voci. La pronuncia buona è reclùta, ma nell’uso mi pare che prevalga l’altra di rècluta.

Reclutamento: fr. recrutement. V. Recluta.

Record: ingl., vale registro, documento, testimone. Questa voce passò nel gergo francese in senso di gara, concorso, specie nel linguaggio delle corse e dei giuochi; indi per estensione tenere un record, stabilire un record (détenir un record, établir un record) significò essere proclamato il più forte, il più abile, fare ciò che in un dato genere non fu ancora fatto. Un po’ sul serio, un po’ per lepidezza questa parola con le sue locuzioni si è fortemente radicata nell’uso italiano, ed in senso morale! La locuzione per così dire tecnica delle corse, sarebbe questa: «il signor X*** ha battuto il record dell’ora del chilometro, detenuto prima dal signor Y***», cioè ha percorso il chilometro nel minor tempo, ovvero ha fatto in un’ora il maggior numero di chilometri, il quale merito prima spettava al signor Y***. Bisogna convenire che come barbarie di parole e di locuzione è un record inusitato al tempo del Tommaseo e del Puoti.

Recordman: voce inglese, passata al francese moderno e che talora occorre nel nostro linguiiggio dello sport: colui che è vincitore di una gara.

Recto: V. Retto.

Reculade: voce francese. Per etimologia è la nostra parola rinculata o rinculo. (detto specialmente delle armi da fuoco). Figuratamente, per fuga, ritirata: come il solito, la voce francese pare più decorosa pur significando lo stesso.

Redatto: participio di redigere. V. questa parola, (compilato, steso, scritto).

Redde rationem: (dall’Evangelo) rendi il conto, e leggesi nella locuzione chiamare al redde rationem, cioè a render conto e ragione dell’opera propria: ha il senso di redarguire, punire.

Re del ferro, della Borsa, dell’acciaio, del petrolio, del cotone, delle carni salate, etc.: la grande civiltà industriale e democratica degli Stati Uniti ha creato per alcuni audaci e fortunati accentratori e sfruttatori di ricchezze, specie naturali, questo titolo: il quale fra i molti valori ha quello di spiegare la ragione storica del nome re. Era in antico re il più forte, colui cioè che più di ogni altro valeva a regere, o per amore o per forza, i suoi simili. NB. Nel modo stesso che una forza governa la materia e la dispone secondo certe leggi, così una ferrea legge sembra stratificare in determinato modo le classi sociali, secondo il loro potere.

Redigere, redazione, redattore e redattrice: sono voci neologiche, usate specialmente nel linguaggio giornalistico e provenuteci dal fr. rediger, rédaction, rédacteur, rédactrice (lat. redigere = ordinare). Anche i buoni scrittori non saprebbero fare a meno di queste parole: sono altresì voci della burocrazia per compilare, stendere, scrivere. «Tale brutto barbarismo è tra’ più schifosi», (Fanfani), ma proprio conviene accettarlo!

Redingote: nota specie di abito maschile da cerimonia, detto talora stiffelius, doppio petto, finanziera, prefettizia: è parola francese, tolta a sua volta dall’inglese riding coat, che in origine significò un giacchetto lungo, per cavalcare: i due solitari ed inutili bottoni alle reni ricordano una funzione che non è più, cioè di reggerci lo falde nell’atto del cavalcare. (V. Vestito).

Redo e redame: redo parola morta e