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rhythm, and may start a rhythm in hearts that are quiescent from exhaustion. These effects are produced only in case the nerve-cord is intact. After extirpation of the ganglion, neither hydrostatic pressure in the heart cavity, nor mechanical tension on the heart walls, produces contractions».

Finalmente, tutte le sostanze chimiche, dal cloruro sodico agli alcoloidi e ai glucosidi, ai così detti «veleni del cuore», producono i loro ben noti effetti agendo non sulla muscolatura ma sul ganglio.

Dunque, alla teoria miogena è stato dato scacco sotto ogni aspetto; nè voce si leva a difenderla da cotali assalti. Gaskell ed Engelmann tacciono; solo qualche discepolo del secondo rompe ancòra qualche lancia, e forse più in omaggio del glorioso Maestro, che della Verità, che sembra esser passata dall’altra parte.

Rimane, unico rifugio dei miogenisti, il cuore embrionale, che pulsa senza gangli. Mai ahimè, assai diverse sono, nell’embrione e nell’adulto, sia le condizioni funzionali, che i rapporti istologici fra elementi nervosi e muscolari.

L’assenza di cellule gangliari dal cuore embrionale non è stata finora dimostrata con quei delicatissimi metodi recenti, che valgono a scoprire elementi nervosi dove prima non se ne sospettava nemmeno la presenza. Chi sa, se in quello stato sinciziale che caratterizza i tessuti embrionali, anche il cuore non possegga i suoi abbozzi gangliari, che niuno finora ha potuto svelare.

Un’obiezione odo muovere dal campo dei miogenisti: possono applicarsi al cuore dei vertebrati le conclusioni tratte da indagini fatte sugli animali inferiori?

Ma i neurogenisti sono pronti a ribattere: e non applicavate voi i criterii desunti dallo studio del cuore embrionale alla funzione del cuore adulto?

Certo, le funzioni organiche non si esplicano su un identico piano, in tutte le classi dei viventi; ma ciò può dirsi solamente di certi caratteri accessorii, di certe proprietà secondarie; le proprietà fondamentali però non presentano differenze essenziali da classe a classe. Tutta la questione, di cui ci siamo occupati, si riassume in queste parole: gli elementi muscolari del cuore hanno la capacità di contrarsi spontaneamente, vale a dire senza essere stimolati dall’esterno? Pare di no, nel Limulus.

Ora è possibile ammettere che siffatta proprietà fondamentale sia posseduta dagli elementi muscolari del cuore di tutti gli altri, animali, e solo a quelli del Limulus faccia difetto?

Un’altra questione secondaria, ma di poca importanza, è la seguente:

Se la contrazione del cuore è di natura nervosa riflessa, qual’è lo stimolo normale che la provoca? Si noti che lo stimolo può agire continuamente o ritmicamente, perchè, data l’esistenza del