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a bordo colla calma 191


«Bada, Riccardo! Ci son delle cose che splendono anche di notte».

«Le stelle! già s’intende».

«E il mare», risposi io. «Di che vi parlai l’ultima sera?».

«Di quella tempesta di mare», risposero in coro i fanciulli.

«Ebbene voi mi porgete l’occasione stasera di parlarvi della calma».

2. «Eh! che ci può esser di bello nella calma, quando il mare è come addormentato?» prese a dire Giovannino. «Dev’essere una noja».

«Che dici? Se non ci fosse altro bene, sarebbe certo una gran bella cosa lo schivare quel brutto mal di mare. La poesia della tempesta la si gusta, più che altro, sui libri: ma il piacer della calma.... questo si che si gode davvero! Trovarsi sovra un bel legno, che fende il mare come una saetta, e va via dritto, tracciando un largo solco, i cui cigli spumeggianti ricadono dietro la poppa, e si dilatano, formando quasi uno stradone ondoso, biancheggiante, che si dilaga e svanisce lontano, lontano, confondendosi col piano del mare; vedere sull’estremo orizzonte quelle nubi variopinte; godere di quelle due immensità, che si fondono in una, il mare e il cielo, formanti quasi una sfera che non ha limiti.... Poi v’hanno piaceri più umili, se volete, ma pure gustosi; sedere a una mensa, imbandita sulle onde, in mezzo a gente gaja, che la solitudine del mare trasforma in una brigata di amici; vedere i bambini che svolazzano sul ponte come sul prato; udire da’ marinai il racconto delle loro avventure; trovarsi in una sala di conversazione, ove un capitano, dal viso marziale, cortese, istrutto, fa gli onori di casa in modo da disgradarne qualunque più gentile signora. Poi vi sono degli spettacoli, che non si godono se non a mare tranquillo. Vedeste i delfini, animali così pesanti; come guizzano veloci sfiorando l’onde, come spiccano salti e carole, come scherzano fra loro, inseguendosi a vicenda come grossi fanciulloni.... Ma ciò che rende sopratutto deliziosa la calma sono appunto, come vi diceva, gli splendori del mare, cioè lo stupendo fenomeno notturno della fosforescenza marina».

3. «La fosforescenza marina? Non mi accadde mai di sentirne parlare»; interruppe la Giuseppina; nè parve che gli altri ne fossero meglio informati.

«Vedete che anche la calma ha il suo bello. Ah! è un grande spettacolo la fosforescenza del mare! Essa soltanto ci può dare