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del petrolio. Per darmene una prova, intinse il dito in quel petrolio di Tocco, denso come la pece, e recosselo bravamente in bocca, succhiandosi quel viscidume, come voi fate così piacevolmente col sugo di liquirizia». Gli uditori risero e guardarono Tonino, che aveva atteggiato la bocca ad un sorriso delizioso, nè fu in tempo a celare l’atto di chi inghiotte l’acquolina, corsagli spontaneamente alla bocca. E’ passa fra i nipoti come il più celebre dilettante di sugo di liquirizia.

4. «E codesti bagni di Salsomaggiore», domandò una delle mammine, a cui erano stati suggeriti dal medico, «si fanno forse con quelle acque salate?». «Non precisamente. Ai bagni servono piuttosto le acque-madri, quelle acque cioè, cariche di sali diversi, che restano nelle caldaje, quando il sale comune si è già posato e cristallizzato, e si spediscono anche lontano in cassette per chi voglia convertire l’acqua comune in acqua di Salsomaggiore. Ma affrettiamo un po’ il passo, perchè ci restano troppe cose a vedere.

» Io non m’arrestai che una volta a Salsomaggiore, e il dì seguente presi la via tra le gambe, e su pei monti, rimontando da prima il letto del torrente Chiaja; quindi, per erti sentieri, salendo le pendici del monte Canà, ove torreggia una bellissima rupe di serpentino verde cupo, che colà chiamano pietra nera. Viaggiavo allora in compagnia di un amico, venuto con me ad esplorare i luoghi petroleiferi con mire industriali. Contavamo di pernottare a Pellegrino, paesotto che sta a mezzodì del monte